capitolo 6

11 1 0
                                    

Taeyong continuava a fissare Haechan con fare sospetto; aveva notato gli sguardi tra lui e la sua "piccola" sorellina e sicuramente non gli era sfuggito il rossore sulle guance del amico.
Come mai improvvisamente Hyuck si comportava in questo modo?
Non l aveva di certo perdonato per quanto dolore aveva afflitto alla sorella, ma sapeva che era piccolo e non capiva il peso delle sue parole e dei suoi gesti; ma ora era tutto troppo diverso.
La mattina neanche si erano rivolti la parola ed ora si scambiavano sguardi ed il suo amico arrossiva.
«Taeyong ti vedo pensieroso, tutto ok?» chiese Haechan sentendo lo sguardo del maggiore su di lui.
«si mi sono perso nei miei pensieri scusate» disse velocemente «Di cosa stavamo parlando?»
«Del fatto che sei diventato da poco maggiorenne e ancora non hai deciso di prendere la patente... sappiamo i motivi per cui nè tu nè Corinne volete averla, ma non vi renderebbe la vita più facile? Praticamente ogni mattina Corinne va con Mark, ma so che non si parlando da settimane quindi non so come faranno a settembre. Jisoo prende l autubus. Avere la patente vi renderebbe più autonomi» ammise Chenle guardando l amico tristemente.
«concordo pienamente» aggiunse Jisung mentre Hyuck si limitò ad annuire leggermente.
«Lo so, lo so, ma non ho la forza nè di guidare nè di entrare in una macchina... lo sapete bene. Corinne almeno riesce ad entrare in quel inferno, ma non le chiederei mai di prenderla sapendo...» al ragazzo morirono le parole in gola.
Prese dei respiri profondi, non avrebbe pianto lì facendo solo preoccupare i suoi amici; era più forte di un paio di lacrime.
«ehi ehi tranquillo lo sappiamo. Non preoccuparti finchè possiamo vi daremo una mano» disse Jisung avvicinandosi il più possibile al amico.
«grazie» rispose quasi in un sussurro Taeyong.
Di certo prendere la patente non era nei suoi piani, ma non poteva negare il fatto che i suoi amici avessero dannatamente ragione.
Non lo avrebbe mai chiesto a nessuna delle sue sorelline, lo avrebbe fatto lui se fosse stato necessario.... certo prima doveva sconfiggere la sua paura per quell' affare che tanto tedestava.
«Ragazzi» disse dopo un pò «facciamo un giro in macchina» continuò alzando la testa incontrando gli sguardi sconvolti e allo stesso tempo felici dei suoi amici.
I quattro si incamminarono al esterno.
«Guido io, tu mettiti davanti. Se vuoi fermarti basta che me lo dici ed io mi fermerò. Anche 10 volte di seguito se ne hai il bisogno» disse Chenle entrando in macchina seguito a ruota dagli amici; tranne da Taeyong che guardava lo sportello con riluttanza.
"Lo sto facendo per voi" pensò girandosi verso la sua casa.
Aprì lo sportello lentamente mentre il suo cuore usciva dalla gabbia toracica, si sedette e allacciò la cintura prima di richiudere lo sportello e guardare fisso davanti a lui.
Chenle lo guardava preoccupato, ma con ammirazione; stava facendo tutto questo, stava rivivendo il suo incubo peggiore, solo per le sue sorelle.
«possiamo partire?» chiese poi guardando nuovamente la strada.
Taeyong annuì leggermente ed il rosso accese il motore per poi togliere il freno a mano e partire.
Tutte le immagini che il maggiore cercava di dimenticare stavano piano piano riaffiorando.
Il suo respiro si fece più veloce ad ogni casa che superavano ed il suo cuore stava per esplodere.
Haechan gli poggiò una mano sulla spalla facendolo sussultare leggermente, ma riportandolo alla realtà.
"Non è quella sera" si ripeteva mentre cercava di tranquillizzarsi.
«Taeyong se vuoi ci fermiamo» disse con tono preoccupato Jisung, vedendo lo stato del amico.
«posso resistere ancora. Devo farlo» rispose, ma il suo respiro era di nuovo irregolare ed il cuore perse un battito quando Chenle frenò.
«Non continuo finchè non ti sarai calmato del tutto. Stavi per avere un attacco di panico» disse Chenle guardando serio il maggiorenne.
«hai ragione» disse Taeyong sentendo la testa pesante.
«dai scendi, hai fatto tanto per oggi. Noi torniamo a piedi» disse Haechan prima di scendere ed aiutare l amico.
Jisung annuì prima che Chenle ripartisse.
La casa non distava molto da dove si erano fermati, ma per il maggiore sembrò un eternità.
Ancora tutte quelle scene, che lo tormentavano già da anni, giravano nella sua testa.
«va leggermente meglio?» chiese cautamente Hyuck guardando l amico che però teneva lo sguardo basso e che continuava a giocare nervosamente con le sue dita.
«non proprio, speravo andasse meglio»
«È ancora la tua prima volta, ci vuole del tempo è normale, vedrai, sempre se cuoi ancora, che più ci provi meglio andrà»
«Devo farlo per loro. Gli sono rimasto solo io, non posso semplicemente farmi prendere da un attacco di panico per uno stupido viaggio in macchina di soli 5 minuti» disse Taeyong con rabbia.
In quel momento si sentiva inutile; come poteva aiutare le sorelle se non riusciva nemmeno ad entrare in un auto senza farsi prendere dal panico?
«Amico hai fatto tantissimo fidati, non penso che io al posto tuo ci sarei riuscito. Non devi rimproverare te stesso, vedrai che la prossima volta riuscirai a fare 5 minuti senza attacchi di panico... e la prossima ancora 10 minuti. Devi solo avere pazienza e fiducia in te stesso. Ciò che ti spinge a superare le tue paure è la cosa più importante per te, giusto?» chiese Haechan girandosi verso l amico che annuí semplicemente.
«allora vedrai che riuscirai a superarle, lo fai per loro dopotutto»
Taeyong si chiese quando Hyuck fosse diventato così saggio e lo ringraziò mentalmente per avergli aperto la mente prima di sorridere leggermente.
"Lo faccio per loro" pensò ed il suo sorriso aumentò



Spazio autrice
Questo capitolo non mi piace tantissimo, lo trovo un pò sconnesso, ma dettagli.
Detto questo vi lascio Ye✌

I'll Be Your HomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora