Tanto tempo fa...
Il sole dono alla terra una goccia della sua luce, e da questa goccia nacque un fiore. Questo era bellissimo ed aveva il potere di curare e ringiovanire chiunque. Un giorno una vecchia di nome Era (ricordatevi bene di lei) trovò questo fiore e ne scoprì i suoi poteri, però invece di condividerlo con gli altri se lo tenne avidamente.
Ad un paio di remate dal luogo dove si trovava il fiore nacque un bellissimo regno. Il re, Zeus, e la regina, Leto, avrebbero avuto un bellissimo figlio...ma la regina un giorno si ammalò, e sia la sua vita che quella del figlio erano in pericolo.
Allora il re mandò tutte le guardie del regno a cercare il fiore, così appena lo trovarono lo portarono al castello. Il fiore salvò la regina, e il loro figlio nacque: aveva dei bellissimi capelli lunghi e oro, gli occhi verde smeraldo. In occasione del suo compleanno, in tutto il regno quella seria fecero volare delle lanterne. La sera stessa però...Era venne al palazzo nel cuore della notte, nella stanza del bambino, sapendo che la magia del fiore si era riposta in lui. Provò a tagliargli una ciocca dei capelli dorati, ma questi diventarono subito scuri. Allora la stessa notte Era rapì il bambinoApollo «Mamma?»
Era «Si, fiorellino?~»
Apollo «perché non posso uscire dalla torre?»
Era sospirò, sorrise e continuò a pettinargli i capelli, che ormai gli arrivavano al ginocchio.
Era «perché fuori il mondo è pieno di persone cattive ed egoiste, che vogliono solo usare i tuoi capelli per i loro scopi~»
Il ragazzino si incupì un po', ma questo non gli tolse la curiosità di voler vedere il mondo fuori dalla torre. Lui e la matrigna allora cominciarono a cantare
"Fiore dammi ascolto,
Se risplenderai
Con i tuoi poteri
Tu mi proteggerai"
I capelli del ragazzo cominciarono a splendere, diventando luminosi a partire dalla radice.
"Con la tua magia
Tu mi aiuterai,
E non dirmi che
Per me è tardi ormai~"
Così Madre Era si sentì di nuovo giovane e in vigoreGli anni passarono, Apollo rimaneva chiuso nella torre e intanto il suo diciottesimo compleanno si avvicinava.
Non stava più nella pelle. Ogni anno proprio il giorno del suo compleanno nel cielo di vedevano tante piccole luci fluttuanti, e lui non faceva che pensare che avessero a che fare con lui. Così per il suo diciottesimo avrebbe chiesto a Madre Era il permesso di uscire dalla torre per andarle a vedere di persona. Aspettava impaziente la madre mentre cercava di tenersi impegnato disegnando o leggendo.Era «Apollo~ sciogli i tuoi capelli!» (parte tanto aspettata da LaCantascorie haha n.d.a)
Allora il ragazzo sciolse i suoi capelli che ormai arrivavano fino ai piedi della torre o più per far salire Era.
Appena entrò nella torre il ragazzo le girava attorno tutto pimpanteEra «cos'è tutto questo entusiasmo?~»
Apollo «è che...domani è il mio compleanno e...»
Era «Apollo...ti ho sempre detto che non mi piacciono i borbottii!»
Apollo «volevo parlarti del regalo che volevo per il mio compleanno...~»
Era «scusami tesoro ma la mamma è stanca...possiamo parlarne dopo?»
Il ragazzo, leggermente nervoso, portò la madre al piano di sotto e la fece sedere su una sedia, mentre lui si sedette sullo sgabello e cominciò a cantare velocemente mentre le diede una spazzola per pettinargli i capelli.Era «A-Apollo, calmati! Su dimmi, cosa c'è?»
Apollo « è che...dato che domani è il mio compleanno...volevo andare a vedere le luci fluttuanti di persona»
Era «Fiorellino....ti ho sempre detto che là fuori ci sono molte persone cattive...»
Apollo «oh andiamo, madre! Faccio sempre quello che mi chiedi, in 18 anni non sono mai uscito dalla torre!»
Era «Apollo...»
Apollo «per favore madre! Una sola notte, poi tornerò!»
Era: «Apollo, basta!»