W come W i Piedi per Terra

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Tempo fa ho sentito dire: mente fresca, cuore caldo. E come capita quando le orecchie odono e anche il sistema si rende partecipe è stato un bel momento di soddisfazione. Quattro parole che a seconda di chi ascolta hanno il significato che hanno. Quattro elementi e già addosso e ovunque, in quei suoi spazi pieni e vuoti, l'essere umano si sente per come si sente. Vibra per come vibra. Immagini, uniche, le sue. Questo scenario si muove dentro chi ascolta. Sono cose i pensieri che circolano nella testa di chi ascolta e si presta a porre attenzione a quel che osserva. E queste cose si conformano e plasmano a seconda di quelle caratteristiche che lo compongono a tutto raggio.

Quattro parole che parlan di tutto e anche no. Se sei sintonizzato il canale lo ricevi e sennò pace. Ti disponi a captarne un altro.

Ecco la mente fresca ha la fragranza di un ghiacciolo in quei pomeriggi estivi giù in cortile e tu che, con i pattini a rotelle ai piedi, appaghi la tua voglia di giocare e vincere tutti insieme e sorridere che quello è il pezzetto di infinito al quale appartieni, il tuo meraviglioso infinito in cui stai bene. Apri il cancello, attraversi la strada e il bar ha quel che serve. Cento Lire in tasca ed è tuo e le labbra assumono i tratti della felicità che sai di contenere. Ne sei certo. Ognuno col suo gusto e il colore preferito e si ritorna dentro, al di là del cancello. La mente concede a prenderla per quello che è, una cara aiutante, un ghiacciolo che fa da compagno quando è il momento. E di momenti quanti ce ne sono?

Dipende.

Ognuno ha i suoi momenti.

A fare e interagire ci si scalda.

Il ghiacciolo è perfetto.

Costa poco, concede frescura, coccola anche e mi sento di aver scelto con fiduciosa leggerezza.

Ah.

E che dire se mi dico che è meglio di no?

Perché?

Bè, perché non si fa e non è meglio aspettare e non ti sai render conto della situazione e... la testa e i suoi dubbi e pensieri assomiglia al temporale quando rimbrotta da lontano... tra un po' piove.

Quindi niente ghiacciolo?

No.

Ehm, un sorbetto?

Ti pare?

Un sorso d'acqua?

Va va, muoviti.

La mente diviene il mio inquisitore a lasciarmene governare e come fare?

Ghiacciolo:)

Ah.

W i piedi per terra e se rispondono ... ma dove vivi?

Si può sempre fare un sorriso ed entrare al calduccio del cuore, nel reale bisogno di amare se stessi e gli altri in modo sincero.

Argomentare... Bah!

A che vale!

Con la testa calda si ha ragione da vendere.

Con il cuore caldo quello che si ha lo si condivide, si sorride e ci si sente uniti con i piedi per Terra.

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                                                                                    Colpi

A furia di colpi, sì è un poco svegliata.

Lei, che, se dorme, neanche le cannonate la distolgono dalla sua azione preferita, il sognare.

Lei che, poco ci manca che non c'è rimasta secca.

Lei, che qualche colpo di fortuna ce l'ha qua, ora, attorno a sé, nel quotidiano andirivieni.

Un circondario vario, ampio, come quello di tutti del resto, con cui crescere e amare persone speciali.

Lei che si confonde.

Tanti, tanti colpi ha incamerato, Lei che scambia i cosiddetti fischi per fiaschi.

Lei che si da le colpe, in fondo sempre colpi sono, botte da orbi interiori, altro che se sono colpi.

Lei che tanti ne annovera, così che non le è facile distinguerli.

Lei che fa di tutta l'erba un fascio.

Lei che a proposito di erba, dacché fa le prove di mamma e le pare di esserlo ancora di primo pelo, si incolpa di essere stata troppo impegnata a pulire fuori, mentre un bel colpo di scopa interiore sarebbe stato più efficace. E forse partendo da dentro ciò le avrebbe dato la forza di scopare via anche quella maleodorante erba di fuori. Si sa che sui se e sui ma...

E' quello che è.

A colpi di accetta, Lei che si ritrova ora più leggera ed è andata come è andata.

Lei a tirar l'acqua e farla scorrere per mandar via odore e non solo.

I colpi di testa hanno dato buoni frutti.

Accogliersi, evitando di prendersi a colpi di martello per aver fatto questo o quello.

Lei che annovera strategie.

Questa, una tra le più rinvigorenti.

Quindi un bel colpo di spugna.

Il cuore e i suoi suggerimenti.

Ora.

Lei che da quando in testa ha fatto le pulizie, lo riesce ad ascoltare.

-I pensieri, mollali!

Lei che lo ascolta.

Lei che ci arriva ora.

-Difendersi a colpi di frusta è roba di altri tempi, o no?

Lei che rimane a bocca aperta.

-Lascia andare, è questo che si usa fare ora.

Lei che fa un po' di confusione ancora.

-La mente ti dice che non vai bene?

Lei che ascolta i segnali e a volte va in tilt.

-Bene, tu lasciala andare. Dille grazia cara, ti abbraccio, torna all'ovile, insomma torna al tuo posto.

Lei che non sa se crederci o no... è proprio il cuore?

-Mollali! Con fiducia fai ciò che ti piace. Godiamoci la vita...

Lei che lo prende alla lettera.

Lei che vorrebbe vestirsi di musica.

Cinque minuti, dieci, anche se è poco, un po' per volta, Lei che si toglie la voglia.

Lei, che, bum tam tapum, ora, a colpi di bacchette e ritmo e gioia lo intrattiene.

Lei che tutto sommato un po' di tempo se lo deve.

Il tempo a bordo letto e il tempo l'indomani per...

Ora che insieme al tempo sopraggiunge la voglia di abbassare la cler e entrare, lì, e dove e boh?, le scivola incontro un sorriso, il viso risponde con quel muoversi di muscoli e solchi e curve.

Roma si è fatta in un sol giorno?


STORIE A CAVALLO-UN VIAGGIO NELL'ESSERE DONNA = Pagina del giovedìDove le storie prendono vita. Scoprilo ora