Raccolta di One-Shot per contest di vario genere.
E mettiamoci pure una poesia qua e là... grazie alle fuori di testa della Libreria
Vero @magicartist2018?
Dopo essermi bevuta un ben strano caffè, rimpiangendo i bignè soffiatimi dalla Regina rossa, ho ripreso il mio cammino solitario alla ricerca di Thesmo e son giunta, or ora, alla base di un osservatorio dove un arciere che si auto-dichiara "Sagittario", in questo periodo le autocertificazioni si sprecano, mi mostra le stelle.
Che figata, un cielo stupendo e terso è l'ideale per osservare il firmamento; così bene, da casa mia e con le luci della città a creare inquinamento luminoso, non l'avevo mai visto.
Lassù ecco le Pleiadi, poi la Via Lattea, Orione –la costellazione più studiata dagli archeologi–, le due Orse e lei, il faro, la Stella Polare.
Quante volte leggendo storie di avventure da bambina, sognavo di solcare i mari avendo come unica guida la stella più brillante che indica il Nord.
Invece ora mi trovo a navigare, nel buio totale della mia ignoranza in materia, tra endecasillabi, settenari e rime varie.
Tuttavia ammetto che questa prova mi piace un sacco. Non solo perché la traccia è dedicata a un saltuario abitante della Libreria particolarmente affabile e simpatico, in cui ho recentemente scoperto un lato molto romantico.
No, non vi dico come l'ho scoperto, così v'imparate a cacciarmi in queste situazioni tragicomiche.
La traccia mi piace molto perché amo il firmamento. Non ne conosco nulla, precisiamo, a malapena riesco a distinguere Venere dalla Stella Polare (e solo perché Venere brilla di più), ma mi affascinano gli strani legami tra l'osservazione astronomica e l'archeologia.
Lo sapete, ad esempio, che ci sono teorie dell'allineamento tra le piramidi di Giza e la costellazione di Orione?
O che alcuni studi ipotizzano che i dinosauri vissero su un lato della galassia diverso rispetto quello in cui sono nati gli esseri umani? Secondo questa teoria, simulata da una ricercatrice, quando i grandi rettili dominavano la Terra, il Sistema Solare, nella sua rotazione intorno al centro della Via Lattea, si trovava in una posizione diversa da quella attuale.
So che cosa state pensando "questa è proprio andata fuori di testa, finisce che estrae dal cilindro la teoria di Alieni atterrati nella Preistoria".
Ni. In primis il cilindro sarebbe quello del Cappellaio, e non mi sogno di prenderlo in prestito poiché è l'unico capo di abbigliamento che ancora indossa, in secundis "Astronavi sulla Preistoria" è un ben noto libro di un altro ben noto, quanto discusso, autore che risponde al nome di Peter Kolosimo. Confesso che l'ho letto e non solo quello, ma sono scettica su tutto, figuriamoci sulla teoria degli Alieni come progenitori dell'Homo Sapiens.
Tuttavia... alcune stranezze ci sono e sono davvero affascinanti, la più celebre è lo strano fenomeno che riguarda le Piramidi di Giza, su cui G. Hancock scrive, nel 1998 «[...] abbiamo dimostrato con prove sostanziali che la mappa stellare che è replicata sulla piana di Giza nella disposizione delle Piramidi e della Sfinge rappresenti le costellazioni di Orione e del Leone osservate all'alba dell'equinozio di primavera durante l'era era astronomica del Leone (ovvero l'epoca in cui il Sole si trovava all'interno della costellazione del Leone durante l'equinozio di primavera). Come tutte le epoche precessionali, si trattò di un periodo di 2 160 anni. Viene generalmente calcolato che cada tra il 10 970 e l'8 810 a.C. del calendario gregoriano.»
Capite, ora, perché ne sono così affascinata? Non per la bellezza di ciò che vedo, né per i desideri che una stella cadente potrebbe soddisfare, ma perché nel firmamento vedo, in qualche modo, una spiegazione a tanti misteri che ancora circondano il passato dell'umanità.
Archeologia collegata all'astronomia, a sua volta connessa con l'astrofisica e alle teorie della nascita dell'Universo. Non lo trovate magnifico?
Ho capito sto divagando come mio solito, ma trovo che le tracce dei livelli della sfida della Libreria forniscano un ottimo spunto per consentirmi di divagare, e perfino un poco vaneggiare, su temi che mi interessano da tempo immemore. L'avevo mai rivelato, ad esempio che a dodici anni decisi che sarei diventata archeologa? No? Beh, comunque il sogno è sfumato quando mi hanno detto che avrei dovuto studiare il greco (cosa che pare, invece, riuscire naturale al collega AchilleSelba -uno che si chiama Achille che altro può studiare se non greco o matematica?...).
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Come disse una volta il Poeta pensando al firmamento.... Alla fin fine la forza unica dell'universo è una sola, «l'Amor che move il sole e l'altre stelle.»
Quindi il tema della mia poesia, in questo quarto livello alla ricerca di Thesmo (mi pare di essere Celestino alla ricerca delle chiavi...), è l'Amore che muove mondo e universo intero, associato alla vita a sua volta segnata da eventi casuali interconnessi, cosmici o terreni che siano. Io sono Amore e sono al contempo parte essenziale dell'Universo. Un po' pretenzioso da parte mia, ma sapete che ho l'autostima piuttosto alta no?
Inoltre questa volta per la gioia, spero, di Thesmo, ho rimeggiato conteggiando le sillabe con sinalefe. Ancora non ho capito cosa serva esattamente, ma se è utile alla causa.... Facciamolo.
Battito di farfalla l'amor un po' traballa. Scoppia una supernova e a me, sicur, non giova. Ma, infin, lui mi trova.