3

114 12 1
                                    

"Tutto bene?"
Era Mattia, ma cosa ci faceva qua?
"Abiti qui?" mi girai a guardarlo
"Si, ma stavo andando da Alejandro" mi guardò confuso.
Avevo le lacrime che mi rigavano il viso, ero appoggiata ad un'albero in un parchetto pubblico in mezzo alla strada, aveva tutti i motivi per guardami con quell'aria.
"Non va per niente bene, ma lascia stare"
"Ti sei fatta controllare?"
"No, ho avuto dei problemi" dissi alzandomi
"Vuoi una mano per tornare a casa?"
"No grazie ci riesco sola, devo andare" me ne andai senza salutarlo, non si meritava un trattamento di quel genere soprattutto dopo oggi, ma non avevo tempo per lui

"Cos'è successo?" mi raggiunse Alice appena chiusi la porta
"Ho parlato con Adelaide e mi ha detto che ci penserà lei quindi di stare tranquilla, poi ho parlato con lui solo che non mi va di parlarne almeno per ora"
"Ti capisco tranquilla, vuoi qualcosa da mangiare?"
"Pizza?" mi si illuminarono gli occhi
"Assolutamente si, la ordino"
"Perfetto io vado a farmi la doccia e scendo"dissi salendo le scale

Che giornata infernale, sono venuta qui apposta eppure ancora nulla è cambiato.
Fortunatamente domani è sabato e posso divertirmi alla festa.
Sono tutti simpatici qui e ho avuto tanta fortuna a fare amicizia in così poco tempo, quasi non sembra reale.
Mi asciugo i capelli, li lego disordinatamente e mi butto sul letto.
"Bi è arrivata la pizza" urla Alice appena mi ero coricata
"Sto scendendo" urlai a mia volta

Finito di mangiare mi misi a letto, finí di scrivere degli schemi sull'ipad e chiamai Adelaide.
"Ma secondo te cosa dovrei mettermi domani?" chiesi appena rispose
"Non saprei fammi vedere cosa hai a disposizione"
Accesi la videochiamata e iniziammo a scartare tutto, finché non vidimo un vestito con le bretelle sottili e attillato.
Non sono per niente un tipo così femminile, ma ogni tanto mi piaceva vestirmi così in modo da trovarmi carina.
Continuammo a parlare finché non si fece tardi e decisi di andare a letto.

Erano le 10.30 del mattino quando mi arrivò una chiamata, ero ancora incomata, ma risposi lo stesso
"Buongiorno" non capivo ancora chi fosse
"Pronto? Eh si buongiorno" dissi con la voce ancora impastata
"Oggi ci sei alla festa?"
"Mh si certo, ma non ho capito dov'è"
"Mattia e Kairi cazzo state zitti" urlò Alejandro, ora mi era tutto più chiaro "Scusa sono come due bambini, comunque è a casa di Kairi"
"Ah, ma non so dove abita"
"Vicino casa mia, ti passiamo a prendere noi, Mattia ieri mi ha detto che abiti qui vicino"
"Si, abito difronte al parchetto"
"Perfetto io accanto al parchetto"
"Allora a dopo vicino di casa" ridemmo insieme e poi chiusi

Mi alzai dal letto e scesi a fare colazione
"Buongiorno Ali"
"Buongiorno Bi" mi stampò un bacio in fronte
"Allora cosa fai oggi?" mi chiese successivamente
"Ho una festa qui vicino a quanto mi hanno detto"
"Non sai dov'è di preciso?" mi guardò confusa
"No, mi hanno detto che mi passano a prendere"
"Uuuh e chi?" mi guardò in modo malizioso
"Dei miei nuovi amici, Alejandro e Mattia penso"
"Mi raccomando preparati bene" ridemmo insieme e poi mi preparai una tazza di cereali col latte.
Ci sedemmo entrambe sul divano e ascoltammo un po' di musica insieme.
Feci una storia dove si vedeva cantare a squarciagola Alice la canzone "Uno squillo" di Capo Plaza.
Tutti risposero che ci assomigliavamo un sacco mentre Alejandro mandò un video di lui e Mattia che cantano la stessa canzone.
Non sapevo che Alejandro sapesse parlare italiano così gli chiesi come la conoscesse, mi rispose che Mattia si portava così tanto la testa con sta canzone che l'aveva imparata pure lui, parlammo un po' e poi mi disse di farmi trovare pronta per le 19.30 perché sarebbero passati un po' prima per dare una mano a Kairi.

Mi resi conto che erano le 18.40 quando mi videochiamò Adelaide per dirmi di prepararmi insieme a lei.
Mi alzai dal letto e andai in bagno, mi sistemai i capelli facendoli un po' mossi, piegai le ciglia e misi un filo di correttore.
Andai in camera e mi misi quel vestito, infine infilai le scarpe e il giacchetto di jeans.
Chiusi con Adelaide e ormai erano già le 19.30 così mi misi in salotto ad aspettare Alejandro.
"Sei pronta?" mi alzai e mi feci vedere da Alice
"Sei bellissima" disse successivamente
"Grazie Ali" gli sorrisi e subito dopo suonò il campanello
"Io vado, non so quando torno" dissi dirigendomi verso la porta
"Ok, stai attenta"
"Si mamma" urlai ridendo
Chiusi la porta e salutai i due ragazzi, Alejandro e Mattia.
"Sei vestita bene" disse Mattia, gli sorrisi e salì in auto.
Sono stati carini a venirmi a prendere in auto per non farmi camminare troppo date le condizioni della caviglia.
Il tragitto fu veramente breve, 5 minuti di strada ed eravamo davanti ad una villetta classica americana.
Scendemmo dalla macchina e ci accolse subito Kairi.
Dopo le varie presentazioni con sua mamma e sua sorella iniziammo a sistemare le cose per la festa.
Sono veramente simpatici, soprattutto Mattia mi fa troppo ridere, mi trovo molto bene con loro e ne sono felice.
Iniziarono ad arrivare più persone e iniziò la festa.
Vidi Charlotte in lontananza e la raggiunsi, iniziammo a ballare e insieme a noi pure gli altri ragazzi.
Iniziai a bere forse qualche bicchiere di troppo e poi non ricordai più nulla, solo ricordi sfocati.

Mi ritrovai nel letto di Kairi con Charlotte accanto e i 3 ragazzi a terra che dormivano, senza fare rumore cercai il telefono.
Fortunatamente avevo scritto ad Alice che dormivo fuori, non so con quale lucidità.
Controllai tutti i vari social e risi appena visti le storie di ieri sera, ero messa veramente male.
Aspettai che almeno qualcuno si svegliasse prima di muovermi.
Dopo mezz'ora si svegliò Mattia che sottovoce mi disse:"Buongiorno" con ancora la voce impastata dal sonno.
"Buongiorno, cos'è successo ieri?"
"Non sai quante cose, lasciamoli dormire un po' andiamo di la noi"
Ci alzammo e andammo in cucina, stranamente sembrava tutto tranquillo e non c'era l'ombra di nessuno.
"Allora?" chiesi curiosa
"Eri ubriaca persa, un sacco di ragazzi c'hanno provato e se non fosse per noi ti avrebbero stuprata"
"Addirittura" ridemmo insieme e lo incitai a continuare

resti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora