4

67 15 6
                                    

"Ti abbiamo difeso, ma cazzo collaboravi poco" rise
"Come collaboravo poco?"
"Ti dimenavi e andavi a cercarne un altro" disse bevendo il caffè
"Grazie allora dovevo essere veramente ubriaca" sorrisi e feci come per uscire dalla cucina, ma mi bloccò
"Noah" mi guardò
"Cosa?" chiesi curiosa
"Ti piace?"
"Lo conosco veramente poco, mi sembra eccessiva come cosa" risi nervosamente e confusa
"Scopati uno a caso, ma non lui" disse uscendo dalla cucina
Cosa voleva intendere con quella frase? L'avrei dovuto scoprire, ma ero già impegnata con altro.
Salutai gli altri che nel frattempo si svegliarono e me ne andai.
Charlotte insistì per accompagnarmi a casa, ma rifiutai e me ne andai a piedi.
La caviglia si era sgonfiata, faceva ancora male solo che rispetto a prima si ci poteva camminare senza sentire troppo dolore.
Il tragitto era breve quindi ci misi poco a tornare a casa.
Svegliai Alice e mi stesi accanto a lei nel letto, parlammo un po' e decidemmo cosa fare durante la giornata.
Ero felice di starei qui con lei e di essere fuggita per farmi una nuova vita, della vecchia vita mi manca solo la bellezza di quella città.
Roma oltre ad essere la mia casa è pure la mia città preferita.
Ci sarei rimasta tutta la vita se non fosse per quei stramaledetti Santagati, hanno rovinato la mia vita in generazioni e pure ad Alice.
Non gli permetterò che accada pure a Martina, l'unica delle 3 cugine che rimase a Roma.

Passammo tutto il pomeriggio al centro commerciale a sperperare un po' di soldi in vestiti e decorazioni varie per casa.
Mangiammo da Kfc e tornammo a casa.
Sul gruppo con gli altri ragazzi nel frattempo chiesero se volessimo fare qualcosa la sera, io accettai e Alejandro mi propose di far venire pure Alice.
Ci preparammo, misi un top a fascia bordeaux e un paio di jeans levi's a vita alta, le air force 1, una felpa grigia con la zip oversize.
Alice indosso un vestitilo con le bretelle sottili nero e corto fino a metà coscia e delle converse basse.
Uscimmo di casa e ci dirigemmo verso casa di Mattia, ci eravamo riuniti lì per vedere un film e alcuni sarebbero rimasti a dormire.
In macchina mettemmo un po' di musica tra un mix di lingue e generi.
Cantando a squarciagola parcheggiamo davanti casa ed escono Kairi e Lucas cantando la canzone, ridiamo tutti ed entriamo continuando la canzone.
Eravamo circa una decina su un gruppo di circa 20 persone, ancora alcuni dovevano riprendersi da ieri.
C'era Noah con noi e guardandolo pensavo a ciò che mi disse Mattia quella mattina, quel ragazzo aveva qualcosa che non mi convinceva.

Durante il film mi alzai e andai in cucina a bere, mentre mi versavo l'acqua qualcuno entrò, mi voltai ed era Alejandro.
"Ale posso chiederti una cosa?"
"Dimmi" sorrise, quel sorriso era meraviglioso con quelle fossette
"Mattia sta mattina mi ha detto di stare attenta a Noah, sai dirmi perché?" chiuse la porta della cucina e si avvicinò a me
"Noah dopo la morte della sua ex ragazza, l'unica ragazza che abbia mai amato, ha perso un po' la testa. Ha fatto bene Mattia a dirtelo, dopo che sei venuta qui per una vita diversa pure io ti consiglierei di non fare casini proprio con lui"
"Starò attenta" sorrisi e mi abbracciò
Tornammo di là come se nulla fosse, ma Matthew e Noah mi guardavano in modo strano.

Erano ormai le 2.30 così decidemmo di tornare a casa, salutammo tutti e uscimmo.
Era stata una serata particolare e con un aria strana, ma tutto sommato non facendoci caso mi trovai bene e Alice era felice di essere venuta.
Tornate a casa mi addormentai nel letto con Alice.

Mi svegliò la sveglia alle 7.00, dopo un po' di lamenti mi alzai, andai in bagno per sistemarmi e lavarmi e poi mi vestì.
Un paio di jeans, una felpa molto larga e via.
Ero davvero stanca, ma un caffè avrebbe attutito la situazione.
Presi zaino e chiavi di casa e uscì.
Iniziai a camminare fino a scuola pensando un po' e ascoltando la musica.
La mia vita era così strana, ma ero finalmente felice.
Mi bastava questo.
"Hey" mi girai
"Buongiorno big boy Mattia" risi imitandolo
"Sisi ora finiscila" mi spinse delicatamente
"Come va?" chiesi tornando seria
"Sembra tutto apposto, tu? La caviglia?"
"Tutto bene, sembra essersi ripresa, grazie"
"Figurati" sorrise, pure lui come Ale aveva un bel sorriso
Stammi un po' di secondi a guardarci e a sorridere, poi ritornai alla realtà
"Ho parlato con Ale per la questione di ieri mattina"
"Di Noah?"
"Si, mi ha detto il perché e che anche lui me l'avrebbe detto"
"Ecco vedi, stai attenta"
"Certo big boy Mattia" ridemmo

Finite le lezioni mi recai in mensa, presi il cibo e me ne andai fuori al campo a mangiare.
Sola con la musica nelle cuffiette a palla.
Finito di mangiare andai a riportare il vassoio, ma avendo ancora la musica volume alto non sentì una persona che mi chiamava fin quando non si cambiò canzone.
Matthew mi era venuto a cercare perché mancavo a pranzo, ma c'era qualcosa che mi puzzava in questa storia, infondo Matthew era quello che mi sarei aspettava meno mi venisse a cercare.
"Matthew perché mi sei venuto a cercare proprio tu?" dissi confusa
"Ti devo portare in un posto" come immaginavo, chissà che vorrà
"Andiamo, veloce però" dissi un po' stizzita
Andammo dietro di spogliatoi del campo, dove c'era una stanza per i giocatori della scuola che usavano per rilassarsi prima degli allenamenti.
"Noah?" chiesi perplessa
"Matthew grazie ora vai" lui uscì chiudendo la porta
"Quindi?" lo intimai a spiegare
"Sai io sono un po' fuori dal quel gruppo se non fosse per Lucas" mi si avvicinò e mi alzò il viso "Vuoi sapere perché?" annuii "Mattia e Ale potevano stare zitti e invece hanno preferito buttarmi merda addosso" pensai che fosse ubriaco, ma mi stesi zitta
"Il mio primo amore è morto e dopo di esso iniziai a farmi tutte per cercare di dimenticarla solo che non funzionò" alzava la voce
"Quindi che vuoi da me" domandai

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 14, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

resti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora