Sabato 8 marzo 2020...
"No, non resisterò a lungo dentro a questo involucro di tessuti!" Ero davanti allo specchio di camera mia, intenta a trovare una posizione che rendesse 'carina' una Lea con addosso un vestito quasi completamente di raso. Riuscivo a scorgere lo sguardo annoiato di mia madre dal riflesso dello specchio, appoggiata allo stipite della porta a braccia conserte, aspettando, molto probabilmente, che si avverasse qualche miracolo, magari che mi auto-complimentassi con la me dello specchio. Nah, impossibile. Ma dovevo per forza andarci al diciottesimo?!
Facciamo che, per evitare di farvi sorbire le mie lamentele pre-party ed i commenti di mia madre, vi racconto in breve di come siano andate le ultime due settimane.
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Allora...è successo che, alla fine della settimana che andava da lunedì 24 febbraio fino a domenica 1 marzo, noi esaltatissimi studenti, siamo stati messi al corrente del fatto che, per almeno due ulteriori settimane, saremmo dovuti rimanere a casa. All'apparenza poteva essere una sorta di 'figata': ti svegliavi alle 4 di pomeriggio riuscendo, di rado, a raggiungere la finestra di camera tua senza inciampare in un qualche libro sparso sulle mattonelle; mangiavi come se l'ora di andare in letargo fosse alle porte; uscivi quando ti pareva con le tue amiche se non fosse stato per il fatto che, i prof., avevano comunque trovato il modo di incombere su di noi come dei nuvoloni carichi d'acqua (sì, l'acqua sarebbe la marea di compiti che ci era stata assegnata durante quelle settimane) sarebbe potuto assomigliare ad un sogno.
Io e il mio gruppo di amiche-oche, avevamo passato due intere settimane ad entrare ed uscire dalla biblioteca. Che poi chiamarla biblioteca è da coraggiosi: per noi, quelle quattro mura, sono fonte di ispirazione per le più grandi ignorantate della storia. Non è tutto: pensate che persino la bibliotecaria, certe volte, si dava alla pazza gioia ed entrava allegramente all'interno di uno dei nostri discorsi, con tanto di consigli per alcuni dei dubbi delle mie amiche. Assurdo, ma quando vi dico che sono un qualcosa di fantastico, è anche perché sono in grado di far sentire chiunque a proprio agio in loro presenza. Federica un giorno, parlando della sua nuova fiamma che, al momento, sembrava neanche essere al corrente di quella povera disgraziata che lo sognava tutte le notti, era riuscita ad attirare l'attenzione della bibliotecaria, Maria per essere precisi, che si era subito cimentata nella ricerca di un volume che illustrasse 'come conquistare un ragazzo che manco sa che tu esista'. Scherzo, l'ultima parte l'ho inventata io, ma auguro tutta la fortuna del mondo a Fede che, intanto, era riuscita a ricavare solo qualche stimolo e qualche incoraggiamento, da parte di Maria, nello scrivere a crush. Non che noi ragazze non la aiutassimo già abbastanza eh, ma diciamo che ogni volta, quel tipo di discorso, finiva sempre con una delle solite frasi del tipo 'ma dai, tu hai noi!!!' e 'se non ti considera vuol dire che non ti merita' e tutte felici e contente come prima.
Ah, comunque non avevo ancora scoperto chi fosse stato a lasciare i soldi nella macchinetta. Sono una Sherlock Holmes un po' arrugginita, devo ammetterlo. I ragazzi della biblioteca continuavano ad esserci. Continuavano, inoltre, a fare più trambusto di noi e a prendersi gioco di quelle povere otto ragazze impacciate e scombinate che dovevano fare i conti con le loro risatine ed i loro sguardi ogni volta che si scendeva nell'atrio per uno spuntino. Eravamo proprio una specie di intrattenimento per certa gente: forse per il fatto che ci sfottevamo a vicenda o forse perché, durante uno dei nostri soggiorni nel Resort Bibliothèque, Teresa aveva fatto letteralmente ruzzolare giù per le scale la povera e sempre torturata Kadija. Fossi stata in lei e, se non mi fossi rotta una gamba durante 'l'incidente' (così si era giustificata Teresa), mi sarei rialzata e le sarei andata incontro con l'intenzione di sfondarla a mo' di ariete. Comunque sia, si erano guadagnate una risata da parte dei ragazzi ed un coro di applausi scroscianti degni di una prima alla Scala di Milano. Kadija e Teresa prossimamente etichettate come i due giullari di corte.
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Quindi, tu ci stai?
RandomPrima che tu inizi a leggere questo piccolo sprazzo di vita di una normalissima 17enne, voglio che tu rifletta su alcuni punti... Secondo te, quanto può essere difficile mantenere una relazione soprattutto nel momento che noi tutti stiamo passando? ...