WENDY.
Quando Bella ed Edward annunciarono che la prima era in dolce attesa,festeggiammo tutti quanti,un piccolo vampiro si sarebbe aggiunto alla famiglia.
"Ti diverti?".
Mi chiese Lee portandomi un bicchiere di vino rosso,"Si,tu?".
Annuì,"Ti avviso,non vedo di buon occhio i cani",sbuffai,"Me ne sono accorta",me ne andai da Alice,mi sedetti sul divano accanto a lei,Edward e gli altri stavano intorno al piano forte,mentre il ragazzo suonava,"Non lo sopporto",dissi alla ragazza appoggiando la testa sulla sua spalla,"Lee? È solo un po' rognoso,ma è simpatico e dolce. E poi sarete amici",la guardai,era tutta allegra e sorridente,Alice è sempre Alice,"Visione?".
"Visione",rispose rubandomi il bicchiere e lasciandomi sola sul divano.Era ormai ora di tornare a casa,"Cara ma vai da sola?".
Mi chiese Esme,"Si tranquilla",le risposi stiracchiandomi,"Eh invece no! Zio Lee ti accompagna!".
Disse Alice spingendo l'uomo verso di me,"Ma io-", cercò di replicare,"Divertitevi lungo il tragitto!".
Urlò Rosalie chiudendo la porta di casa,"Okay...allora andiamo",disse Lee facendomi strada,"Tranquillo,cammino dietro di te. Così non senti la puzza di lupo!".
Si incamminò davanti a me,con le mani in tasca,lungo la strada nessuno dei due parlò,ad un tratto andai a sbattere contro la sua schiena,"Che c'è?".
Chiesi guardandomi attorno,eppure non avevo percepito nulla di strano,"Ci tieni tanto alla famiglia di mio fratello?".
"Perché?".
"Rispondi".
"Si! Ci tengo ai Cullen,non solo perché mia cugina è sposata con Edward".
Si girò,i suoi occhi rossi si illuminarono con la luce della Luna,
"Perché non riesco a leggerti nella mente?".
Sorrisi divertita,
"Scudo protettivo".
Questa volta sorrise lui,"Il dono raro, complimenti lupa".
"Ora te la faccio io una domanda".
Si sedette su una roccia là accanto,"Perché ci odi?".
"Sei troppo piccola per saperlo".
Mi incazzai,"Torno a casa sola".
"Wendy",lo guardai e mi trasformai,corsi via verso casa non lo sopportavo...
STAI LEGGENDO
Il ranger lupo e il dottore vampiro.
Fanfikce"Non farò finta di nulla! Quindi vedi di non starmi fra i piedi!". "Ti sbagli...Sei tu che deve starmi alla larga!". Ci guardammo in cagnesco. Lui non sopportava me io non sopportavo lui, semplice. Eppure dovevamo collaborare...