Il primo contatto

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Ecco, qui viene la parte più difficile. Ebbene, ti assicuro che io la prima volta non ci sono riuscita, soprattutto perché mi sapeva di uno di quegli stupidissimi riti per evocare gli spiriti. Ma non preoccuparti, non è nulla di tutto ciò.
Allora, per contattare il tuo daimon devi essere in una stanza da solo. Potresti essere anche con altre persone, ma è più semplice da fare se sei totalmente solo, perché in fin dei conti devi comunicare con te stesso/a.Non preoccuparti, non devi sbattere fuori i tuoi genitori da casa, basta solo la tua camera. Poi, c'è chi chiude gli occhi e chi non lo fa. Io l'ho fatto, perciò consiglio anche a te di provarci, ma fai come ti trovi meglio. Calcola che comunque un daimon è parte di te, quindi questa fase è strettamente personale. Se ti trovi a dover apportare modifiche a quello che leggi qui, non preoccuparti: è normale. Siediti o sdraiati per far rallentare il battito cardiaco: devi essere rilassato/a. Io mi sono sdraiata sul letto, ma va bene anche una sedia, un divano, una poltrona. Basta che tu stia comodo/a e ti senta tranquillo/a. Passiamo alla parte effettiva. Hai mai avuto un'attacco di panico? Se sì, devi fare esattamente quello che fai quando ti capita in quei momenti. Inspira lentamente col naso ed espira con la bocca, e distaccati dal battito del cuore. Oddei, detto così sembra chissà che, ma devi solo restare così in silenzio da sentire il tuo battito cardiaco e poi eliminarlo dai tuoi pensieri. Non pensarci. La tua mente deve essere pulita e vuota, ma aperta e ricettiva, con tutti i sensi all'erta. Se anche una piccolissima parte di te non è pienamente convinta di ciò che state facendo e dubita della veridicità di questa cosa, mi dispiace, ma non puoi riuscirci. Devi convincere te stesso/a che è tutto vero. Dopo di che, devi mantenere la mente in uno stato di aspettativa. Devi essere convinto/a che sentirai una vocina. Poi pensa una domanda semplice, ad esempio "Ci sei?". Per molti, inclusa me, è iniziato tutto con un semplice "ciao".
Ricorda che:
-Quasi sicuramente non ci riuscirai la prima volta, ma non demoralizzarti. Potrebbero volertici ore, come potrebbero volertici giorni, come potrebbero volertici settimane. E ti parla la persona con la minor pazienza del mondo, ma devi fare proprio questo: essere paziente;
-Non sentirai mai la voce di un daimon netta e distinta, come se stessi parlando con una persona;
-Probabilmente il tono di voce è molto simile al tuo o a quello che usi nei tuoi pensieri;
-All'inizio può sembrarti di parlare da solo/a, ma piano piano ti accorgerai che non è così;
-A volte capita che tu non abbia ancora espresso una domanda e il daimon ti risponda, oppure che lui non abbia ancora risposto ma che tu capti la risposta prima che lui la pronunci;
-Potresti parlare con lui o lei anche attraverso emozioni, sentimenti, immagini. Capita che io sia impegnata a fare qualcosa, ma se Dorèas deve per forza ricordarmi qualcosa mi manda un'immagine. Ad esempio, potrei stare disegnando mentre dovrei fare i compiti. Lui potrebbe mandarmi l'immagine del diario scolastico o della professoressa arrabbiata, oppure un senso d'ansia. Così io mi ricorderei di fare i compiti.  Sta anche a voi scoprire altri mezzi per comunicare. Potreste usare musica, colori, sentimenti. È personale ed è davvero stupendo scoprirlo insieme al tuo daimon.
Ora, ho scritto parecchio ed è parecchio tardi, quindi io e Dorèas che ne andiamo a dormire. Buonanotte, e buona fortuna!
Nel prossimo capitolo: La forma del daimon

Come trovare il proprio daimonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora