CAPITOLO 2

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Passarono due mesi da quando la incontrai per la prima volta, le sedute a cui era obbligata a partecipare erano terminate, tre settimane fa ma lei veniva comunque due volte la settimana per parlare con me.

Ovviamente in questo periodo di tempo sono riuscito a conoscerla meglio, non è come tutti la descrivono,   è bella sia fuori che dentro, è gentile e pure simpatica.

Mentre ci stavo pensando si aprí di colpo la porta per poi risbatterla alle spalle della ragazza.

"Non ce la faccio piú"

La guardai. Nel viso aveva una espressione che non era solita ad usare. Apatica, questa era la parola giusta.

"Non ce la faccio a restare qua" disse gettando la borsa e sedendosi avanti a me.

"Ho come l'impressione che anche se scappassi non importerebbe a nessuno"

"Spiega"

"Le amiche a cui tengo di piú se ne fregano altamente di me e gli altri" fece una pausa per poi ricominciare "gli altri parlano con me solo per cortesia"

Tentai di aprire bocca ma lei ricominció subito a parlare: "e sí, ho cercato di essere piú gentile ma è stato tutto inutile"

"Porta pazienza ancora per pochi mesi, quando avrai il tuo diploma non li rivedrai mai piú"

"Pochi mesi che sembrano un'eternitá...scappiamo?"

"Ripeti?!"

"Hai capito bene, scappiamo, andiamocene da tutto e tutti. Stiamo bene insieme, io non voglio piú stare qua."

"Mi sembra una mossa un pó azzardata."

"Lo sapevo che non avresti approvato"

Si alzó e si diresse verso la porta.

"Aspetta"

Probabilmente quella parole era tutto quello che aspettava. Non potevo lasciarla andare da sola.

"E i soldi, la casa,..."

"Non ti preoccupare, faccio io"

Wave after waveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora