"Non sei felice di vedermi?"
"Vattene"
"Ho qualcosa da farti vedere" disse scostandosi verso sinistra mostrando un bambino "ti presento tuo figlio"
Bam. Un pugno in faccia avrebbe fatto meno male.
"No, non puó essere vero. Perchè me lo dici solo ora?"
"È la vita"
Entró spingendomi in parte, io la inseguii fino a quando non vide Julie.
"O e lei chi è la tua troietta?" Julie alzó lo sguardo, da come la conoscevo mancava veramente poco a che le mettese le mani addosso.
"Non parlare cosí di lei mai piú"
Julie prese parola squadrandola "Zayn non sapevo avessi chiamato un clown"
Maya la squadró.
"Vattene via"
"Non è finita qua" disse girandosi e sbattendo la porta.
Julie era rimasta ancora a bocca aperta a fissarmi, era sorpresa quanto lo ero io.
"Chi...perchè?"
Mi misi a sedere. Appogiai i gomiti alle ginocchia e con le mani mi coprii il viso.
"Lei è la mia ex, ci siamo lasciati circa quattro anni fa e oggi si è presentata alla porta di casa mia con un bambino che lei afferma essere mio figlio"
"No dai"
"Io non lo so se piangere o riderne sopra"
"Io non...scusa"
Corse verso il bagno. Nonostante non l'avessi seguita sapevo che stava piangendo, non sapevo il perchè di quella reazione. Ci rimase dentro per dieciinuti prima che la raggiungessi, era seduta sulla tavola del water.
"Tutto ok?" Dissi mettendole una mano sulla spalla
"Sí" si asciugó le lacrime che le stavano scendendo, era bellissima nonostante avesse il naso rosso e il mascara colato.
"Perchè stai piangendo?"
"Non lo so, ho nello stomaco mille emozioni che mi tormentano"
"Sei gelosa?" Dissi in tono scherzoso
"Io? Sí"
A quelle parole rimasi immobile, sentivo le famose farfallo allo stomaco, senza pensarci le presi il viso e la baciai, non un bacio passionale, un semplice bacio a stampo, come un sigillo.
"Questa volta ne sono sicura"
Non abbiamo mai pensato che dovessi chiederle ufficialmente di stare insieme, noi sapevamo che eravamo una coppia, abbiamo tenuto la data dell'anniversario il giorno del nostro primo bacio.
"È tutto cosí strano"
Le presi le mani e la guidai fuori dal bagno, era come se l'apparizione di Maya non fosse mai successa, mi bastava guardarla negli occhi per rilassare ogni mio muscolo.
"Se solo riuscissi a vedere la metá di quello che provo per te"
"Era come se non mi accorgessi di niente, il bacio di quella sera, anche se mi ricordo ben poco, non era falso, vivevo al momento e anche se non pensavo fosse giusto l'ho fatto, perchè mi ero stancata di basare le mie scelte sempre per gli altri"
Alla sera andammo a dormire, per la prima volta non eravamo schiena contro schiena, l'abbracciavo come se avessi paura che qualcuno me l'avrebbe portata via proprio ora che era diventata mia e lentamente chiusi gli occhi, lasciandomi andare.
Passarono due giorni e quell'altra si fece rivedere.
Julie era in piedi davanti al letto con l'attenzione rivolta all'armadio, si stava vestendo per scendere al piano di sotto.
"Torna a letto"
"Vado a preparare la colazione" disse girandosi e sorrindendomi
"Dai c'è ancora del tempo vieni qui"
Aprii le braccia, lei sembró pensarci sú un pó ma poi cedette e si mise vicino a me.
Come al solito siamo stati interrotti dal suono del campanello.
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Wave after wave
أدب الهواة“Anche sapendo che amarti era un peccato mortale l’ho continuato a fare, anche sapendo che il nostro amore era impossibile ho messo sempre la tua felicità prima della mia.”