Six

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Oscilli da un palazzo all'altro con le lacrime che cadono, come un fiume, dagli occhi. Non solo ti senti sbagliato, stupido, rifiutato, ma sei stato anche schernito da un uomo che aveva dimostrato palesemente disinteresse nei tuoi confronti.
Sei scappato dalla struttura appartenente a Stark, dopo essere stato messo fuori dalla stanza. Hai deciso: avresti evitato ogni contatto umano con lui e con il mondo.
Ora sai di aver avuto sempre ragione, di essere nato con qualche atomo diverso rispetto alla media della popolazione. Tu, quello sfigato, inadeguato e volutamente invisibile agli occhi degli altri. Raggiungi una selva agli estremi della città e abbandoni i suoi sentimenti in una litania devastante. I singhiozzi diventano sempre più acuti, fin quando non chiudi violentemente gli occhi e ti abbandoni al suolo.

Parrallelamente al tuo disagio emotivo, gli schermi della grande New York annunciavano un periodo difficile per tutta l'umanità, un'urgenza di rimanere nelle case, per un problema nell'atmosfera. Il cronista del telegiornale diceva che sulle tracce di questa catastrofe vi era la linea luminosa di Captain Marvel e che, almeno per questa volta, non si trattava di nessuna azione premeditata da parte dell'uomo. Piuttosto, anni e anni di inquinamento ambientale e devastazione ecologica.

Non avevi avuto modo di ascoltare nessun tipo di messaggio, fin quando Ned non ha iniziato a rimpirela schermata della vostra chat con articoli di giornali online e dichiarazioni da parte dei politici. Anche Stark era intervenuto, come capo degli Avengers e della sicurezza di protocollo, quello stesso uomo che ha distrutto tutto all'interno del tuo essere.

Liquidi Ned privandolo di una risposta, noti che anche May o Happy hanno provato a cercarti ma non avresti risposto a nessuno.
Escludendo la scuola e le lezioni, sospese per il caos presente in città, era un buon momento per sparire un po'. Figurarsi se Spider-man non fosse riuscito a stare per conto suo e a sopravvivere. La fame non sarebbe sopraggiunta, inoltre possedevi qualche spicciolo in tasca.

Liberi te stesso dai panni di Spider-man tanto non puoi far nulla e prendi il primo autobus che trovi in stazione. Decidi di optare per Buffalo. Il viaggio è abbastanza estenuante, soprattutto per la mole di fake news che i tuoi vicini di posto ascoltano. È pesante emotivamente anche la scusa che hai affibbiato a May, abbandonandola, tramite telefono per un po'. Arrivi a una piccola stazione degli autobus, a metà strada, ma l'autobus si ferma per un controllo. Non capisci perché siano voltati verso di te fin quando non vedi apparire Tony Stark nel parcheggio che ti indica, parlando con un agente di polizia e l'autista dell'autobus. Capolinea - pensi, dispiaciuto.
"Non pensavo fossi così immaturo sai?, " afferma emettendo una risata nervosa per non far sentire a tutti ciò che ha da dirti. Ti preleva per il collo della felpa e costringe te a scendere dall'autobus.
"Lei non ha alcun diritto di presentarsi qui e di decidere per me."
"Tua zia stava impazzendo, non capendo cosa potesse esserti successo
. "
"Ho scritto a mia zia, non era necessario che mandasse lei a prendermi."
"Non era? Non era necessario! Ma sentitelo il ragazzino, bimbo, che scappa. Non si va in vacanza senza il permesso degli adulti, viaggio concluso"  afferma, autoritario, mentre ti trascina verso la Mercedes che ha parcheggiato a qualche metro dal bus.
"Oh no," dici tu, "no no io non vengo con lei." Liberi il braccio dalla presa.
"Ah Dio! " esclama lui esasperato.
"Sei un ragazzino! Ecco perché ho ragione su di te. Dovresti crescere, invece tu pensi a fare l'eroe del cazzo e scappi come una lepre."
"Sta dicendo che sono una frana in tutto, che faccio schifo?" tiri su col naso, aggiungendo dolore su dolore. Credi anche tu a ciò che hai appena detto.
"Sto dicendo che agisci in modo sconsiderato e da bambino."
A quelle parole non resisti, avverti la rabbia ribollire nelle membra e stai per scoppiare, "l'adulto sarebbe lei? Lo stesso che mi ha baciato per poi tirarsi indietro? "  Desidero lei , Signor Stark. Ha deluso le mie aspettative è lei che voglio. Ma perché non le vado bene? Vorresti aggiungere, ma taci.
La risata malvagia di Stark ti fa trasalire e getta benzina sul fuoco
"Allora si tratta di questo!" prosegue, "per un piccolo bacetto siamo qui, a diversi km da New York, per un paio di labbra che si sfiorano. Hai davvero bisogno di crescere, spiderbimbo, perché se vai in tilt per un paio di bacetti la vedo male".
Soffochi dal dolore, deve accorgersene pure lui perché vi guardate e percepisci uno sguardo compassionevole. Non proferisci parola è lui a continuare il discorso
"Non ci sarà mai nulla tra me e te. Ma davvero ne stiamo parlando? Io ho quarantacinque anni, tu sedici. Oddio, ma sul serio? Non è possibile! Peter no: dimentica. Io non amo le relazioni serie, non mi piacciono, figurati se mi metto a frequentare un bambino. Perché è ciò che sei io adulto, tu bambino" disegna, in senso figurativo, una sorta di tabella sospesa in aria per spiegare l'impossibilità della cosa.
"Non posso" ribatti, Tony sgrana gli occhi stufo di spiegare e giustificarsi.
"Io... a me, lei... ecco io."
"No." Posa un dito sulle tue labbra
"non lo dire" dice inorridito da ciò che avrebbe potuto sentire di lì a poco.
"Ora andiamo a casa, perché io ho da fare con il presidente, tu dimentica questa storia. Ecco cosa farai: torni da tua zia e rimani lì. Revoco il tuo tirocinio alla Stark e anche la tua attività di Spider-man è sospesa." Stark si avvicina all'auto e apre lo sportello, tu seguiti.
"Che razza di eroe vorresti essere? Uno che in quarantena scappa per un bacetto?"  A quelle parole scoppi a piangere ininterrottamente, comprendo il viso con il cappuccio della felpa. Anche Tony sembra contrarre i muscoli del viso in dolore.
"Non è un bacio!
È stato molto di più."
È l'ultima cosa che dici durante il viaggio.

Arrivi sotto il portico di casa tua e May sembra essere contenta di vederti. La abbracci con tutta la forza che hai in corpo, mentre singhiozzi e chiedi scusa.
"Mi dispiace," lei scuote la testa e rimani stretta a lui per un po'.
Abbozza un grazie silenzioso al Signor Stark, che scompare pochi minuti dopo. Riprendi possesso della tua stanza e ti stendi sul letto sconfortato. Tua zia percepisce il momento particolare e non chiede spiegazioni, come al solito.

✾✾✾
Passano diverse settimane, momenti nei quali la situazione si complica sempre di più, destando  preoccupazioni in città. Passi le tue giornate tra videochiamate su Skype, compiti, libri, film e ovviamente pensieri rivolti al Signor Stark che non hai più visto dal quel giorno.

Non vedere Tony per settimane ha affievolito i sentimenti nei suoi confronti? No. Neppure dopo tutte quelle parole rancorose, o per come sei stato trattato. L'amore per Stark non diminuirà mai, anzi diventerà fonte rinnovabile.

Mentre controlli le notifiche sul tuo smartphone, apri la chat di Tony e digiti per poi cancellare, ancora e ancora all'infinito, un messaggio per lui. Alla fine ti decidi a farlo, convinto che non avrebbe risposto. Infatti passano diverse ore prima di ricevere un misero  ciao di risposta.

Durante la notte avverti un rumore strano alla finestra e ti affacci per vedere cosa sta accadendo lì sotto. Non vedi nessuno al primo piano, ma avverti la presenza di Iron Man sulla finestra. Decide di entrare nella stanza.
" J. A. R. V. I. S. processo di decontaminazione,"  ordina lui all'assistente dell'armatura, poi si rivolge a te. "Ora non c'è pericolo."
esce dall'armatura e la posiziona di fianco  al muro.
"Salve, Signor Stark," bisbigli come se avessi appena commesso un crimine. Il suo sguardo vaga sulla tua interezza e si posa poi sugli occhi lucidi che decifrano le tue emozioni.
"Peter, io ho esagerato" l'ultima parola la deglutisce, quasi a voler dire odio scusarmi ma devo.
"No, ha ragione sono un idiota."
"Mai più," sussurra "mai più voglio sentire queste parole da te. Sei un bravo ragazzo, ma hai posato gli occhi sul peggiore uomo che potessi incontrare nella tua vita."
"Lei non è il peggior uomo.'
"Lo vedi lui?" indica l'armatura di Iron Man a riposo mentre rivolgi lo sguardo nella direzione in cui sta puntando
"Sì, lo vedo" gli occhi brillano per l'emozione di averlo lì nella camera, con la paura di essere scoperto da May.
"È solo una delle cose buone che ho saputo fare. Ma io, come uomo, ho fatto del male a tante persone."
"Non importa" dici con convinzione, sempre con voce molto flebile, mentre ti avvicini a lui
"Non puoi, Peter, devi desistere."
"Non posso smettere," abbandoni la testa sulla sua spalla. È la prima volta che annusai l'acqua di colonia di Tony da una vicinanza così ridicola. Strofini il volto sul suo collo. Lui accarezza la tua nuca con delicatezza e quando alzi il viso per guardarlo, da così vicino, decidi di posare le tue labbra sulle sue. Questa volta la sua bocca lascia aperta una minima fessura in cui decidi di inserire la lingua. Tony seguita; le vostre lingue danzano, ti aggrappo a lui con disperazione, e gemi per l'intensità del bacio.
Le mani di Tony scorrono fino alla schiena, durante il quale il tuo corpo muta in un fremito continuo. Cerchi di cristallizzare il momento sperando che non se ne penta.
"Sei un sogno ragazzino. Anzi un demone, mi stai risucchiando... che cosa mi fai?"  Dice con adorazione, staccandosi per un attimo. Indugia fra i tuoi capelli, li spettina.
"È sbagliato, lo sai?" Fa scoccare la lingua tra le labbra mentre ti guarda con languore tra gli occhi. Anche tu hai fame di me, Tony?
Riprende a baciarti, questa volta con delicatezza disarmante. Avvolge il tuo corpo in un abbraccio con il tuo volto in fiamme per la passione. Dopo qualche minuto sussulta
"Basta ora ci fermiamo, sai che non possiamo. È sbagliato..."svuoti la testa, ridendo, stampi un ennesimo bacio impacciato che lo zittisce.

Siete distesi sul tuo letto, tu avvolto nelle sue braccia. Coccolati dal tepore del copripiumino invernale a parlare con semplicità e in intimità pur non avendo consumato alcun atto fisico che beh non guasterebbe.
"Questa stanza dice molto di te."
"Cosa dice?"
"Che studi un sacco."
" E la tua com'era?"
"Incredibilmente triste,"  dice con malinconia.
"Signor Stark? "
"Sì, Peter?"
"Davvero vuole che io non le parli più?" domanda con una dolcezza da spaccare i cuori.
"Ci siamo baciati come potrei non parlarti? " Afferma e ammette, questa volta.
"Sono vecchio, sempre un figo, ma vecchio. Un vecchio figo" aggrotti la fronte, non capendo una minima parola.
"L'età è numero inventato."
"Non cambia nulla, però, sono io l'adulto." Certo, certo. Come se in amore esistessero pure gli adulti. Abbandoni il mondo per entrare in quello dei sogni. Con Stark che osserva te dormire. Sgaiattola via solo quando è convinto che tu stia dormendo davvero.

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