Sono nel letto e sto guardando da minuti, credo, il soffitto della mia camera. La sveglia inizia a suonare e mi rendo conto che sono stata troppo tempo a guardare il nulla. Corro sotto la doccia e quando esco mi liscio i capelli che per natura ho mossi. Per la fretta, e anche perché sono un po' tanto sbadata, mi scordo della felpa presa in prestito ieri da mio fratello e prendo velocemente qualcosa dal mio armadio. Non fa freddo quindi opto per un pantaloncino corto di jeans e una maglietta a maniche corte. Siccome non voglio essere notata, come accessori scelgo un occhiale da sole e un braccialetto. Per quanto riguarda il trucco metto un rossetto fucsia e il mascara.
Per non stravolgere il tutto mi porto uno zainetto nero della Michael Kors, in cui metto un quaderno e l'astuccio.
Scendo le scale e siccome sono in ritardo prendo una fetta di pane tostato e me la mangio mentre esco di casa. "Non stai dimenticando nulla?" mi sono scordata di salutare mamma "sto arrivando!" vado in cucina e le schiocco un bacio sulla guancia "buon primo giorno" la adoro quando fa così "grazie mamy" esco e mi ritrovo davanti una 500 mini bianca con il tettuccio nero opaco. "Ti muovi a salire?!" mentre Alex sbraita noto che alla guida c'è Matt che mi fa l'occhiolino appena i nostri sguardi s'incontrano "se vuoi andare con la tua moto fai pure" gli avevo detto della moto, astuto "ogni tanto fa bene risparmiare la benzina" salgo in macchina nella parte posteriore e Matt sfreccia verso scuola. Appena la macchina si ferma scendono entrambi in modo sincronizzato.
* Ma stanno facendo una sfilata per caso?! *
Se avrei saputo prima che saremmo andati ad un red carpet mi sarei vestita meglio.
* Sinceramente potevi vestirti meglio anche senza red carpet *
Sei proprio spiritosa!
Scendo anche io dalla macchina e mi sento osservata, bel modo di non attirare attenzione. Non sapendo che fare li seguo. Stanno andando verso un gruppo di ragazzi. Mi sentirò a disagio tra 3, 2, 1.... "ehi chi è questa fanciulla? Matt non si fanno più le presentazioni?" chiede uno corvino "chi sei?" mi chiede uno moro "sono Ginevra, sua sorella" dico indicando Alex al mio fianco. L'unico che non ha parlato è un ragazzo roscio che non smette di squadrarmi "siccome non sono un contrabbandiere, potresti evitare di farmi i raggi x?" alza le sopracciglia sorpreso mentre Matt mi guarda male per ciò che ho detto "mi piace la ragazza" enuncia infine il roscio.
* come se ti interessasse di andargli a genio *
È una bella cosa sentirselo dire, quindi...
* quindi apprezzi e fai finta di nulla, astuta come tattica devo ammetterlo *
Che giorno memorabile!
* ora cortesemente non te la tirare, grazie. *
Suona la campanella e senza aspettarli vado in segreteria a chiedere il mio orario, in quanto nuova. In prima ora ho chimica, iniziamo bene! Faccio schifo in chimica. Entro nel laboratorio e mi siedo in un banco vuoto. Penso di restare sola, quando mi si mette vicino una ragazza dai capelli lisci e dagli occhi verdi. "Piacere Chloe" le stringo la mano "Ginevra" inizia la lezione e per mia fortuna c'è Chloe che riesce ad alleggerire quest'ora. Abbiamo le stesse ore oggi, quindi ci spostiamo insieme. Arriva l'ora di pranzo e andiamo in mensa. Io occupo il tavolo e lei prende il pranzo. Quando si siede iniziamo a parlare per conoscerci meglio ma veniamo interrotte dall'entrata in mensa di Matt, mio fratello e i loro amici. Quando passano mi salutano e Chloe mi guarda sbalordita "che mi sono persa?! Tu li conosci?" la guardo e lei mi guarda "si, uno tra loro è mio fratello" le si illuminano gli occhi "ho fatto amicizia co-" la blocco "non dire famosa o cose simili perché non è così, li ho conosciuti oggi" diventa seria e posso giurare che sembra me davanti ad un problema di matematica "tutto ok?!" le scuoto la mano davanti gli occhi "quindi, ti conoscono da poche ore e già ti salutano" cerco di capire dove vuole arrivare ma aspetto che continui "hai fatto colpo!" inizio a ridere "tu si che sei spiritosa" mi guarda male ed io non riesco a trattenermi dal ridere ancora più forte. Si unisce anche lei. Finito di pranzare andiamo a cercare la classe di italiano. Dopo averla trovata ci accomodiamo. Il tempo passa, manca sempre meno all'uscita di scuola. Il professore parla ma penso ad altro. Chloe non dice nulla, è intenta ad ascoltare la lezione dato che per quanto ho potuto capire è la sua materia preferita. La campanella suona e io istintivamente mi alzo dalla sedia. "Ci vediamo domani?" Chloe aspetta una mia risposta "certo! Alle 8.00 davanti scuola, ok?" le compare un sorriso sul volto "va benissimo!" ci salutiamo ed esco. Fuori scuola ci sono gruppi di ragazzi in ogni dove, cerco di intravedere Alex ma niente da fare, sembra esser sparito nel nulla. Mi incammino verso casa. Per mia fortuna il marciapiede dove cammino è stracolmo di gente e non c'è nessuna possibilità di uno stupro.
* Negativa al cento per cento *
Direi anche mille per mille.
* E ora dovrei ridere? *
Fai come ti pare.
Mi squilla il telefono: è Alex. Decido di non rispondere, la prossima volta ci penserà due volte a non avvisarmi. Imposto il telefono in modalità aereo, almeno così non scasserà più di tanto. Metto le cuffiette e mi guardo intorno. Ho perso la cognizione del tempo, ho perso la mia meta. Non sto andando verso casa. Cammino e basta. Il terreno diventa morbido e fresco. Mi levo le scarpe ed i calzini, e li tengo in mano. I miei occhi si perdono. Si perdono in delle onde impetuose che si schiantano contro gli scogli. Un senso di pace pervade il mio corpo, e finalmente mi sento bene. "Ginevra! Ginevra!" una voce in lontananza destabilizza questo equilibrio. Non mi volto, ho capito a chi appartiene quella voce. Non rispondo. Inizio a levarmi i vestiti di dosso lasciandoli cadere a terra e corro. Corro verso il mare, non la voce. Il mare mi ha sempre attratto, sin da piccola, anche se mi porta in mente troppi ricordi. L'acqua fredda che mi sfiora la pelle come ad accarezzarmi. Mi tuffo e rimango sotto finché non mi manca il fiato e sono costretta a risalire. Delle mani a me note mi avvolgono la vita. "Quando ti chiamo sei pregata di rispondere" sorrido "intendi a proposito del telefono o di poco fa?" mi abbraccia "entrambi. Non ignorarmi, non lo sopporterei" mi giro e ricambio l'abbraccio "non lo farei mai, anche se è successo già due volte solo oggi" mi guarda negli occhi e mi porge il mignolo "giurin giurello?" stringo il mio mignolo al suo "giurin giurello fratellone!" mi da un bacio sulla fronte e mi spinge verso la riva "muoviti che Matt ci sta aspettando in macchina" mi fermo di botto e mi giro verso di lui a rallentatore "perché ci sta aspettando?" mi guarda sorpreso "perché ci riporta a casa, e poi secondo te come avrei fatto ad arrivare qua da scuola? a piedi?" lo sbeffeggio "male non ti avrebbe fatto" esce dall'acqua e o mio dio quanto è permaloso!
* Da che pulpito arriva la predica! *
Io non ho mai detto di non esserlo, ma non fino a questi livelli.
* Infatti lui è nel massimo livello, immagino *
Vedo che inizi a capire.
Siccome non so che strada dovrei prendere per tornare a casa, decido di uscire e di seguirlo fino alla macchina di Matt. Raccolgo le scarpe e i miei panni dalla sabbia ma non li indosso perché li bagnerei. I granelli iniziano ad appiccicarsi ai miei piedi senza avere l'intenzione di staccarsi. Guardo Alex che è nelle mie stesse condizioni "secondo te ci farà salire in macchina?" non mi degna di uno sguardo il bambinone "mi terrai il muso per il resto della giornata vero?" per lo meno si degna di annuire. Arriviamo al parcheggio e come non riconoscerlo. Merda! Con lui c'è suo fratello, ma anche quelli di stamattina! "Perché non mi hai avvisato della loro presenza? Mi sarei rivestita!" si gira di scatto "rivestiti ora" alzo gli occhi al cielo ma faccio come dice. Finalmente siamo in macchina e Matt non ha fatto storie sul fatto che fossimo bagnati. Dopo pochi minuti torniamo a casa. Saluto ed esco velocemente dalla macchina. Salgo di corsa le scale e m'infilo nella doccia. Relax. Dopo circa mezz'ora mi asciugo nel mio grande asciugamano blu. Faccio per uscire dal bagno quando...Pubblicato il 5 marzo alle 21:32 ✔️