«Harry, lui é Louis, il figlio di Johannah!»
Johannah è la migliore amica di mia madre sin da sempre. Sono cresciute insieme e non si sono separate mai.
Mi presentarono Louis, il figlio, quando avevo un anno, anche se non ricordo un cazzo, i miei mi hanno sempre raccontato che la prima volta che lo vidi gli feci un sorriso che non avevo mai fatto a nessuno e un mese dopo sapevo già pronunciare il suo nome, anche se non alla perfezione.
Giocavamo spesso insieme e mi stava simpatico, è stato il mio primo amico, maggiore di due anni.
Con lui ho passato ogni momento della mia vita. Mi é sempre stato fedele.
Un freddo giorno di febbraio io avevo quattro anni e Louis sei. Mi stava imparando a giocare a calcio. Lanciò la palla lontano e io corsi a prenderla, eravamo nell'immenso giardino di casa sua e mi persi.
«Harry, dai sbrigati!» urlava lui.
«Lou, mi sono perso!» dissi piangendo, dopo qualche minuto mi venne a cercare e mi trovò.
«stai bene?»chiese.
«adesso che sei arrivato tu sì.»
Sorrise e poi disse «eppure la conosci così bene casa mia...»
«ho quattro anni lou» dissi dolcemente «sei il mio migliore amico.» lo abbracciai.
Adesso ricordo che quando ero piccolo mi venivano quegli stupidi attacchi di dolcezza, proprio da far schifo.
«tu il mio.»
«noi due saremo migliori amici per sempre, vero?»
«per sempre.» sussurrò.«croce sul cuore?»
«croce sul cuore.» ed entrambe segnammo sul nostro petto una croce, segno che la nostra amicizia sarebbe durata per sempre.
Una grandissima cazzata.
Quando aveva tredici anni e io undici, cambiò tutto, soprattutto per le amicizie che si era fatto e che lo avevano contagiato.
Gli avevo confessato di aver sempre avuto attrazione per i maschi. Che avevo sempre preferito le bambole alle macchinine, che avevo sempre preferito il colore rosa al colore blu. Avevo più amiche femmine che maschi.
Da quando glielo dissi, lo venne a sapere tutta la scuola.
«frocio.» era la parola che tutti quanti osavano dirmi ogni volta che mi vedevano.
Le voci arrivarono a mia madre così mi chiese cosa stava succedendo:
«Harry, mi é giunta voce che ti chiamano frocio perché, insomma... sei piccolo, non puoi capire certe cose, perché pensi di provare attrazione per i maschi? Hai solo undici anni.» le parole di """conforto""" di mia madre furono queste. Avrebbe dovuto consolarmi, fare qualcosa di utile, ma non ci riuscì.
Da quel giorno non rivolsi più uno sguardo a Louis, nonostante la cotta procuratasi.
Ogni giorno a scuola sopportavo la gente che mi urlava "frocio" e lo fanno tutt'ora, ma tralasciamo.
Louis non mi dice frocio da un mese e non ho la minima idea di cosa gli stia capitando. Non mi picchia più da tantissimo tempo.
Quando con la sua famiglia vengono a cenare da me non gli do conto, o almeno ci provo. Come si può essere indifferenti davanti a quegli occhi? Come si può essere indifferenti davanti a quel sorriso? Come si può essere indifferenti davanti alla persona che ami? Non si può. Ma io ci provo, me ne sto per i fatti miei a messaggiare con i miei unici tre veri amici: Liam, Niall e Zayn, quest'ultimo é anche il migliore amico di Louis.
Dunque. Ho una cotta per Louis da cinque anni ma lui non ha mai ricambiato, ovvio. L'unica cosa che ha fatto in questi anni è stata prendermi per il culo e menarmi insieme a tutti i suoi amici.
Mi ha sempre odiato e io l'ho percepito, così inziai a odiarlo anche io, anche se quell'odio era la manifestazione dell'amore che non potevo dimostrargli.
Come si può amare una persona che ti picchia e ti discrimina? Io l'ho fatto,lo faccio, non saprei come dire. Ma sono piuttosto felice del fatto che adesso non mi picchia più, forse sta finalmente diventando maturo, lo spero per lui, ha diciotto anni, sarebbe l'ora di diventare maturi.
Ci incontriamo spesso in corridoio ma siamo sempre indifferenti, o meglio, lui lo è, io no, come sempre.
Louis é fidanzato con Eleanor Calder, la ragazza più popolare della scuola che lo ha fatto diventare di conseguenza popolare e capo della squadra di calcio.
Ogni giorno all'entrata li vedo baciarsi e fa male sapere che vorresti essere al posto di lei, ma non puoi.
Convivo da cinque anni con la consapevolezza di non essere accettato da nessuno all'infuori dei miei migliori amici e di mia sorella. Della mia famiglia lo sa soltanto Gemma, le ho sempre raccontato tutto, e adesso che si trova al college mi manca parlarle dei miei problemi.
Zayn non sa che ho una cotta per Louis. Lo sanno solo Liam e Niall. Nonostante mi fido ciecamente di lui ho deciso di non dirglielo perché é pur sempre il migliore amico del ragazzo che amo.
Dunque, questo é un breve sunto della mia vita di merda.
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IMPORTANTE:
eccomi qui. E' ormai da tempo che ho intenzione di scrivere una fanfiction e finalmente mi sono fatta coraggio ahah. Mi piace molto scrivere e quando ho ispirazione diciamo che ne esce fuori qualcosa di decente, credo.
Volevo solo dirvi che i primi capitoli non saranno molto lunghi, ma spero che dal quinto lo saranno. Questo, il primo, è come se fosse un introduzione. Comunque la maggior parte di capitoli sono già scritti quindi devo solo postarli e dato che sono corti metterò i primi tre. Mi scuso per eventuali errori grammaticali.
Continuerò ad aggiornare solo se vedrò che i lettori aumenteranno. Un bacio.
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Betrayed Trust.-Larry Stylinson.
Fanfiction"Ci accorgiamo troppo tardi degli sbagli che commettiamo, quando non possiamo più rimediare. Siamo degli imbecilli. Permettiamo al nostro carattere di merda di portarci via le persone a cui teniamo di più, o forse siamo noi, coglioni, che facciamo d...