AVVISO
Ho alcuni capitoli scritti da un anno, che non ho mai pubblicato, e che ho intenzione di pubblicare. Quindi, ecco il quarto capitolo.
Mi scuso per gli eventuali errori grammaticali, non l'ho riletta, non lo faccio da mesi, lol.
Sto scrivendo un'altra ff che penso sia più bella di questa, magari un giorno la pubblicherò.
Un abbraccio, Gianni. xxxx«Ma quando la smetterete?» disse Louis. «avete diciotto anni e ancora vi comportate in questo modo? Ridicoli.» sbuffò.
Mi aveva appena difeso, non riuscivo a realizzare.
«adesso lo difendi, Tomlinson?» disse Michael ridendo. Anche lui mi aveva lasciato da solo e aveva preferito seguire la massa e trattarmi male.
Louis non risponde, prende il cellulare e ci gioca. Eleanor é seduta vicino a lui ma non ha detto nulla su quello che era appena accaduto. Forse lo ama talmente tanto che inizia ad accettare le sue scelte. Lo capirò solo in questi giorni, se non mi chiamerà più "frocio".
«ti ha difeso!» sussurrò Niall sbalordito.
«già, ma dovrebbe capire che non mi interessa nulla di lui. É inutile che tenta di farmi uscire da questo "incubo" perché lui lo ha fatto iniziare.» dissi con un sorriso malinconico, trattenendo le lacrime nel migliore dei modi.
Non mi accorsi di Louis che si girò non appena finii di dire quelle parole.
Non sapevo che si trovava davanti a me.
Mi guardò con uno sguardo che conoscevo bene.
Lo sguardo di chi sta combattendo per una battaglia.
Lo sguardo di chi non ha intenzione di arrendersi.
Lo sguardo di chi ha appena sentito delle parole che lo hanno ferito profondamente.
Lo sguardo di chi é sull'orlo del pianto. Ma non piange, perché si autoconvince di essere forte, anche se in realtà non lo é.
Restai bloccato vedendolo.
Aveva sentito tutto.
«Harry?» disse Niall passandomi una mano davanti alla faccia.
«ha sentito tutto.»
«c-cosa?»
«sì.»Rimase bloccato a guardarmi e mi persi nel nulla.
Quelle parole non volevo dirle. Tengo a lui. Sono felice del fatto che mi stava difendendo, ma cerco sempre di convincermi del fatto che a lui non interessa nulla di me. Devo dimenticarlo, ma é impossibile proprio adesso che sta cambiando.
«siamo arrivati» disse Niall alzandosi.Mi alzai anche io, salutai Niall e mi diressi in classe.
*tre ore dopo*
è appena suonata la campanella della ricreazione.
Esco velocemente dalla classe e mi dirigo in bagno. Ho bisogno di piangere.
Entrai e sentii qualcuno singhiozzare. Quel pianto lo conoscevo già. E' lo stesso pianto che sentii il giorno della morte del padre di Louis. Quelle lacrime sono le sue.
Aprii la porta da dove provenivano i singhiozzii e feci cadere Louis per terra.
«H-harold..» disse asciugandosi velocemente le lacrime con la manica della sua felpa verde.
Non risposi, lo guardai semplicemente con odio. Non riuscivo ad avere compassione perché lui non l'aveva mai avuta per me. Non si meritava nulla da parte mia, se non odio. E' difficile per me pensare tutto questo, perché vorrei urlargli in faccia che lo amo ma mi distruggerebbe ancora di più.
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Betrayed Trust.-Larry Stylinson.
Fanfiction"Ci accorgiamo troppo tardi degli sbagli che commettiamo, quando non possiamo più rimediare. Siamo degli imbecilli. Permettiamo al nostro carattere di merda di portarci via le persone a cui teniamo di più, o forse siamo noi, coglioni, che facciamo d...