The daughter of Newt Scamander

Il compleanno

La sveglià iniziò a suonare incessantemente. Erano le nove del mattino. Mi svegliai, non dopo aver maledetto la sveglia, e solo dopo ricordai... che era il mio compleanno! Mi fiondai di sotto in pigiama e trovai mia mamma che cucinava e mio padre che portava i regali per me vicino al tavolo.

<Buongiorno, amore! Buon compleanno! Non capita mica tutti i giorni che una ragazzina come te compia quindici anni!> mi disse mamma, dandomi un bacio sulla guancia e abbracciandomi. Lo stesso fece papà. Poi scese anche Andrew, mezzo assonnato e con gli occhiali storti sul naso.

<Auguri, sorellona!> disse, abbracciandomi. Io ricambiai l'abbraccio e lo strinsi forte.

Mamma finì di preparare la colazione e mise sul tavolo pancake, sciroppo d'acero e poi bacon e uova. Tutti ci mettemmo a sedere intorno al tavolo. Mangiai una montagna di pancake con lo sciroppo d'acero, e poi, quando tutti finimmo, Andrew mi si avvicinò e mi porse un pacchetto.

<Ecco sorellona, questo è il mio regalo per te>

<Amore, non ci voleva, grazie!> dissi io, abbracciandolo, e aprendo il pacchetto. Al suo interno c'era un biglietto con su scritto "Auguri sorellona, ti voglio bene", e il bambino ci aveva disegnato un ippogrifo, uno snaso e un asticello, i miei animali preferiti. Sentii che c'era un rigonfiamento, quindi aprii il biglietto e ci trovai una collana con un ciondolo-ippogrifo che volava. La indossai subito e andai ad abbracciare mio fratello, ringraziandolo, mentre mamma e papà ci guardavano sorridenti mano nella mano. In altri regali c'erano caramelle, soldi, vestiti e libri. Mancava un pacchetto, che era da parte dei miei nonni paterni. Lo aprii. C'era una sciarpa con su scritto 'Fantastic Beasts' ed era nera, ma mia nonna, una donna sulla settantina, con capelli grigi ed occhi celesti, bassa e leggermente sovrappeso, aveva scritto in un biglietto che sarebbe diventata del colore della casata in cui sarei stata smistata. Ma il regalo più grande, oltre a quello di mio fratello e quello dei miei nonni, o almeno così pensai, venne dopo. Arrivò anche il gufo di famiglia, Browny. Portava una lettera con il sigillo di ceralacca di Hogwarts, con la lista per i libri. Felice, andai a lavarmi e vestirmi: quel giorno saremmo dovuti andare a Diagon Alley a comprare il necessario per Hogwarts. Trovai mamma e papà che mi aspettavano sotto, vicino alle scale.

<Ehm... non ce ne siamo scordati, ma forse tu si> disse papà, sorridendo. <Questo è il nostro regalo speciale che aspettavi da tempo. Scartalo.>

Feci come aveva detto. Era... una valigia? Ma... era anche rotta! Infatti la levetta si aprì all'improvviso.

<Su, aprila!> La aprii. Era una semplice valigia con una copia del libro di mio padre.

<E' uno scherzo?> chiesi. <Cioè è bellissimo, finalmente questo libro è tutto mio, ma...> Mio padre si mise le mani in testa e rise.

<C'è una rotella. Nascosta, vicino al manico. Sembra la combinazione, ma non lo è. Girala.>

La girai e... ne uscì un cucciolo di snaso! Era nero con delle sfumature bianche sulla testa. Iniziai a sorridere e mentre abbracciavo stretto lo snaso, andai a ringraziare i miei genitori.

<Adesso... entraci!> disse papà. Io lo guardai stupefatta, come se avesse detto che un babbano era riuscito ad entrare ad Hogwarts e scoprire il mondo magico. <Su> mi incitò.

A quel punto capii. Era una valigia come quella di papà! Entrai e mi ritrovai in una casetta, dove c'erano un sacco di ingredienti, pozioni, libri, un tavolo e un divanetto, ma si affacciavano anche altre due stanze. Per non fare tardi, portai il cucciolo nel suo habitat, una specie di nido in mezzo a una radura, ma quando presi Greeny e lo misi sul suo albero, restò attaccato alla mia manica ed io decisi di portarlo con me. Ma tutti gli asticelli hanno problemi di attaccamento? Decisi di chiamare il mio snaso Coal. Uscii dalla valigia e la presi, girando la rotella, e apparve solo il libro.