Mi chiamo Pietro Maximoff. Ho 23 anni. Sono nato a Sokovia, in Europa. Oh e beh, sono un fottuto Avenger. Sono in grado di correre più veloce di un qualsiasi essere umano, e la mia gemella, Wanda, ha dei poteri magici (o qualcosa del genere). Fino a questo punto della storia, in realtà, non so bene quali siano i suoi veri poteri.
Io e gli altri Avengers avevamo appena combattuto Ultron, un robot che sembrava più uno scienziato malvagio (o qualcosa del genere). Aveva distrutto la mia città natale e mi aveva anche scaricato addosso una serie di proiettili, ma grazie ai miei poteri di guarigione, e alle cure della dottoressa Helen Cho, ero tornato come nuovo. Beh, a parte una serie di cicatrici che erano comparse sulla mia schiena, ma non è questo il punto.
Dopo quello che era accaduto a Sokovia, io e mia sorella eravamo entrati negli Avengers e vivevamo nella Avengers Tower a New York City. Non avevo mai neanche pensato di venire nella Grande Mela, e invece ero finito per viverci! Mi diedero una camera abbastanza carina, molto accogliente e grande, mentre mia sorella dormiva nella stanza accanto alla mia. La notte aveva molti incubi, e in quel modo potevo correre da lei semplicemente attraversando il corridoio.
Sono molto protettivo nei suoi confronti, e allo stesso modo lei lo è con me. Le voglio tanto bene e non vorrei mai vederla ferita, non dopo tutto quello che abbiamo passato. Ma hey! Quello ormai per me era il passato; era finito il tempo del dolore e della sofferenza. Come ho detto prima, eravamo ormai dei fottuti Avengers! (non sarò mai stanco di ripeterlo) Avevo passato le ultime settimane rallentando un po' e esplorando la città. Non potevo ancora credere al fatto che gli americani tenessero una gigantesca donna di metallo lì, nel bel mezzo del fiume! Mia sorella qualche tempo prima mi aveva detto che voleva provare qualcosa chiamato 'pizza'. Non ero sicuro di aver capito cosa fosse, ma ero sicuro di volerla provare.
"Pietro, sbrigati! Stai monopolizzando il bagno!" urlò Wanda dall'altro lato della porta.
"Esco tra un secondo!" mi passai velocemente una mano tra i capelli, mi spruzzai addosso l'acqua di colonia e corsi alla porta.
"Alleluia! Da quando ci metti un'ora a fare qualcosa?"
"Hanno dei bagni di lusso qui, insomma dovrò pur godermeli!"
"Certo, Pietro. Ora togliti." Wanda usò i suoi poteri per spostarmi dalla sua strada.
"Sai vero che puoi semplicemente dire 'permesso'?" Urlai mentre lei chiudeva la porta, poi sorrisi. "Ci vediamo nella sala comune!" Corsi in camera mia, presi trenta dollari e mi fiondai nell'ascensore.
Quell'edificio era una specie di labirinto; probabilmente c'erano certe camere che non avevo mai neanche visto. Era enorme, ma con la super velocità capisci in fretta da che parte andare. Attraverso il vetro dell'ascensore vidi Clint e Natasha allenarsi nella palestra. Scendendo, vidi invece il dottor Banner e Stark nel laboratorio. Non vedrai mai quei due fuori da lì. Letteralmente.
***
"Pietro?" mi scosse Wanda.
"Cosa?" tornai alla realtà.
Stavamo camminando lungo uno degli enormi marciapiedi di Manhattan per raggiungere una di quelle pizzerie a Times Sqaure. Le avevo proposto di farsi portare da me, ma lei aveva rifiutato: preferiva godersi la vista di tutti quei palazzoni alti.
"Sai vero che potevamo già starci godendo questa 'pizza', vero?" le diedi una spintarella alla spalla e sorrisi.
"Oh fratellino, devi imparare a fare lo cose con calma! Devi goderti tutto della vita, e in questo momento dovresti goderti questa città." Mi spinse anche lei ridacchiando.
STAI LEGGENDO
Like a bullet [Pietro Maximoff] / traduzione
FanfictionL'amore è come un proiettile, e Pietro Maximoff vuole essere colpito. Dopo essere sopravvissuto all'incidente in Sokovia, Pietro non si è più sentito lo stesso. La sua vita è cambiata quando ha incontrato Laurel. Lui è un Avenger, lei lavora in una...