Capitolo 3

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Quando andavamo in missione io ero troppo veloce perchè qualche telecamera riuscisse ad inquadrarmi; questo era il motivo per cui nessuno mi riconoscesse per le strade. Era bello essere normale, ma era bello anche essere un Avenger: potevo prendere il meglio da entrambi i mondi.

"Maximoff, hai una missione. Ci sono delle persone tenute in ostaggio alla Grand Central Station. Devi portare tutti i fuori e mettere fuori gioco gli aggressori." Disse Maria Hill senza togliere gli occhi dallo schermo del suo computer.

"Facile, lo farò in un secondo" le risposi strizzandole l'occhio, poi corsi all'armeria per indossare il mio costume. In quel momento ero Quicksilver. Il mio nuovo costume era abbastanza simile al vecchio, gli unici cambiamenti erano un rinforzamento della parte del torace e degli occhiali protettivi. Potevo anche mettermi un cappuccio sulla testa; lo indossai e mi precipitai fuori dalla torre. Quando arrivai sul posto l'area brulicava di forza dell'ordine newyorkesi. La mia missione era per prima cosa salvare gli ostaggi, e in secondo luogo vedermela con gli assalitori. 

"Buongiorno, signor ufficiale. Sono quicksilver." Indossavo il cappuccio e gli occhiali, così che fosse difficile per l'uomo indovinare i miei lineamenti.

"Sei un Avenger, vero? Benissimo. Ci sono cinque ostaggi là dentro, e i criminali vogliono 50 milioni e un aeroplano, e non possiamo in alcun modo lasciare che ciò accada." mi comunicò l'ufficiale Owen. 

"Lasci fare a me" Girai intorno all'area per cercare un'entrata. Se fossi stato troppo lenti i criminali avrebbero ucciso gli ostaggi; se fossi stato troppo veloce uno degli uomini avrebbe potuto notare i residui della mia celerità. Dovevo trovare un punto vantaggioso in cui pensare ad un piano. 

Salii sulle lampade della stazione e guardai in basso: contai otto uomini, tutti con il volto coperto. Sembrava una normale azione criminale finchè non notai il simbolo dell'HYDRA sulle uniformi degli assalitori. Capii all'istante perchè Maria mi avesse assegnato quella missione. Avevano tutti delle pistole, ma dopotutto io ero più veloce di tutti loro messi insieme. Così corsi. Afferrai tutte le loro armi prima che potessero capire cosa li avesse colpiti. Aprii la porta schiantandomici addosso, poi portai fuori gli ostaggi. A quel punto arrivava la parte divertente. Gli otto uomini si strinsero gli uni agli altri assumendo la poszione d'attacco. Pensavano di avere una possibilità. Divertente. Attaccai. Colpii le loro teste e calciai sullo stomaco. Cap mi aveva insegnato come utilizzare la mia velocità in battaglia. Ero riuscito a metterne fuori gioco tre quando fui colpito da un pugno in faccia. Il ragazzo tirava forte, e ciò mi fece pensare che quegli uomini forse non erano del tutto normali. Forse avevano dei poteri sovrannaturali. Nessuno sapeva di cosa fosse realmente capace l'HYDRA. Voglio dire, pensate anche solo a me e Wanda. Mi difesi dai suoi attacchi per alcuni secondi, poi il ragazzo fu sbalzato via da una luce rossa. Wanda. 

"Hai bisogno di aiuto, Quicksilver?" chiese lanciandomi un sorrisetto.

"Ho tutto sotto controllo, Scarlet Witch." Continuai ad attaccare gli altri uomini, mentre lei usava la sua telecinesi per lanciare di qua e di là quel ragazzo enorme. Misi fuori gioco altri tre di loro, poi ne portai uno fin sopra le luci della stazione; lo lasciai andare, ma Wanda lo prese prima che potesse sfracellarsi al suolo. Ora che avevamo sconfitto tutti e sette gli uomini non ci restava che interrogare il ragazzo grosso.

"Perchè siete qui?" Chies Wanda, mentre gli occhi le brillavano di un'intensa luce rossa. 

"Non vi dirò nulla" mormorò il ragazzo.

"Benissimo ,penso che dovremo portarlo alla torre... sicuramente la Vedova Nera saprà prendersi cura di te." dissi ridacchiando.

"Non cantate vittoria. L'HYDRA è ancora in vita, e vi vogliono indietro, gemelli Maximoff." Afferrò all'improvviso il suo coltello e con un gesto secco si tagliò la gola, affogando nel suo stesso sangue. 

Like a bullet [Pietro Maximoff] / traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora