Capitolo 3

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Quella sera non riuscii a smettere di fissare quel volantino, sembrava come se il mio unico pensiero fosse quello ed effettivamente forse lo era. Se mi fossi iscritto avrei potuto illudermi di farcela, ma se non mi fossi iscritto avrei potuto perdere forse la mia sola occasione.

Andai in bagno, mi bagnai il mio viso per rinfrescarmi ed alleviare la tensione. Mi guardai allo specchio, i miei capelli castani erano ancora un po' scompigliati dal vento anche se il ciuffo aveva resistito. I miei occhi verdi invece sembravano spenti, a causa dell'agitazione che stavo provando in quel momento.

Decisi di andare a dormire, sperando potesse aiutarmi a prendere la decisione giusta , del resto la notte porta consiglio, così dicono perlomeno. Una volta indossato il pigiama mi misi sotto le lenzuola, cercando di liberare la mente da ogni dubbio.

Il giorno seguente non appena mi svegliai, tutte le agitazioni e i dubbi che avevo la sera prima sembravano svanite. Perciò decisi di scendere in cucina a fare colazione.
L'orologio segnava le 09.30 quindi non era neanche tardi, considerando che quel giorno la scuola era chiusa.

Come ogni mattina, mio padre era già a lavoro, ma mia madre invece in cucina da circa mezz'ora.

«Buongiorno tesoro» mi salutò mia madre baciandomi sulla fronte. «Buongiorno mamma» risposi mentre addentavo il mio bagel.
«Dormito bene?» chiese mentre sorseggiava il caffè.
«Sì grazie, ho dormito come un sasso!» le dissi mentre mi riempivo il bicchiere con del succo d'arancia.
«Ah, senti mamma questo pomeriggio possono venire Travis, Hayley e Scott a casa?» le chiesi mentre finivo la mia colazione.
«Certo, lo sai che per loro la porta di casa è sempre aperta!» rispose sorridendo.

Le feci un cenno di approvazione, poi salii in camera e iniziai subito a riordinarla, prima di iniziare a lavorare alla nuova canzone che avevo spedito a Ryan.
Infatti Ryan era riuscito a creare una melodia col pianoforte, poche ore dopo aver letto quel messaggio.
Quella canzone parlava di un'amore forte di un ragazzo, verso una ragazza che solo alla fine riuscirà a trionfare. La melodia era chiara, soave e talmente dolce da poter incantare chiunque.

Chiamai subito Ryan per complimentarmi con lui per la sua melodia, lui fu soddisfatto tanto quanto me e decidemmo poi di aggiornarci, per poter lavorare al meglio sul brano nei giorni seguenti.

Subito dopo decisi di continuare la serie tv che avevo iniziato la notte precedente, stava iniziando a piacermi, era molto interessante.

Dopo aver visto qualche episodio e aver pranzato, ritornai in camera ed iniziai a leggere i messaggi sul telefono.

Ad un certo punto sentii un "DRIIIN" provenire dalla porta di sotto, scesi le scale e vidi che era Travis.

«Ciao amico, tutto apposto?» disse Travis dandomi il cinque.
«Ciao Travis, tutto ok. Gli altri quando arrivano?» chiesi invitandolo ad entrare.
«Mi hanno detto che arriveranno fra pochi minuti» rispose mentre appendeva il giubbotto nell'attaccapanni.

Dissi a Travis di aspettare sul divano in salotto e dopo cinque minuti arrivarono anche Hayley e Scott, tutti infreddoliti.
Li salutai e feci accomodare anche loro sul divano.

«Volete una cioccolata?» chiesi ai ragazzi, loro risposero con un sonoro «Sì!» pronunciato in coro.
Così iniziai a preparare la cioccolata per tutti, me compreso e dopo qualche minuto erano già pronte!

Le misi in un vassoio e le portai ai ragazzi, poggiandole sul tavolino posto vicino al divano.

«Jake, quindi tu verrai venerdì alla festa di Alyson?» chiese Scott mentre beveva la sua cioccolata.
«Sì, penso di sì» risposi perplesso. «Come PENSI?» Tuonò Hayley, «Jake ne stiamo parlando da una settimana, non puoi darci buca.» aggiunse. «Hayley lo so, ma...» dissi cercando qualcosa in cucina.
«Ma...cosa? Dai su, vieni con noi ti divertirai!» disse Travis esortandomi ad andare insieme a loro.
«Va bene, ci sarò!» dissi dopo averci pensato un po' su.
I ragazzi furono molto felici di questa risposta, ma io ero preoccupato, non ero mai andato ad una festa di quel tipo, non sapevo come comportarmi, però promisi a me stesso che ci sarei comunque andato, senza esitare.

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