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Prov's Alice
Ore 8.30

Lele:piccola?

Sento una mano sui miei fianchi.
Mi girai e mi coprii.
Sentii una presenza su di me.
Aprì un occhio e vidi Lele

Lele:buongiorno

Sorrisi

Io:ciao...

Dissi richiudendo l'occhio.

Lele:vieni a fare colazione?

Scossi la testa.
Lo presi dal polso appena si alzò.

Io:coccolami

Si stese vicino a me.
Mi accoccolai al suo petto.
Mi iniziò a lasciare bacini sulla testa.
Sorrisi
Alzai la testa e incatenai i miei occhi ai suoi.
Si mise a giocare con il piercing.
Mi morsi il labbro.
Amo il piercing alla lingua.
Mi avvicinai piano a lui.
Mi prese dai fianchi e me li strinse.
Si avvicinò.
Mi baciò.
Iniziammo a baciarci finché non sentimmo dei sussurri.
Ci girammo e vidimo le ragazze.
Lele sorrise e si appoggiò alla mia fronte.

Lele:credo che ti dovrò coccolare più tardi

Annui con il broncio.
Me lo baciò.
Arrossì.
Ci alzammo dal letto.
Mi diede una sul pantaloncino.
Lo misi.
Uscimmo dalla camera e andammo in cucina a fare colazione.
Iniziammo a parlare finché io e Lele uscimmo dal discorso.
Noi avevamo già finito di fare colazioni così mi misi più vicino a lui e iniziò a lasciarmi bacini a stampo e sulla guancia.
Mi strinse a lui.
Appena mi baciò a stampo sentimmo:

Gian:Alice?

Ci girammo e vidi mio fratello guardarmi male.
Ops...

Gian:Alice ti posso parlare?

Annui.
Mi alzai e seguii mio fratello.
Ci appartammo e mi disse:

Gian:che cos'era quello?!
Io:cosa Gian?
Gian:Alice non mi prendere per il culo! Lo sai che mi incazzo! Perché tu e Lele vi stavate baciando?
Io:Gian...
Gian:Gian un cazzi Okey?! Lo sai cosa ne penso! Ti avevo già detto che non ci dovevi provare con nessuno dei miei amici!
Io:Si Okey! Ma non è colpa mia se mi piace lel...

Mi fermai.
No,si incazzerebbe di più.

Gian:ti piace chi?!
Io:nessuno

Appena stetti per ritornare in soggiorno Gianmarco mi disse:

Gian:Sappi che se vedo cose che non mi piacciono. Poi dovrai parlarne con papá!
Io:no Gian...papà mi sgriderebbe! Perfavore non dirgli niente
Gian:Okey,allora cerca di non fare puttanate e lui non saprà niente

Annui.
Ritornammo in soggiorno.
Mi andai a sedere.
Lele mise un braccio dietro le mie spalle e mi disse mentre gli altri continuavano a parlare

Lele:tutto bene piccola?

Annui abbassando lo sguardo.
Mi prese il mento e mi fece girare verso di lui.

Lele:hai litigato con Gian,vero?

Annui.

Lele:ne vuoi parlare?

Scossi la testa.
Annui.
Mi appoggiai al suo petto e chiusi un attimo gli occhi.
Appena li aprì mi scese una lacrima.

Il migliore amico di Mio fratello. Lele Giaccari Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora