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18 aprile 2024, Tokyo

Third person's pov

Mentre il giovane Yuu entra nello studio, osserva la figura del dottore.
Un uomo normale, alto e robusto, dalla pelle olivastra e un sorriso rassicurante.
Yuu ora è un giovane uomo di vent'anni, con un'ottima carriera.
Allora perché si sente così vuoto?

《La ringrazio per essere venuto fin qui dall'America per curarmi, dottore.》

《Caro ragazzo, non mi pare che tu abbia problemi. Forse c'è qualcosa su cui non hai mai avuto modo di sfogarti. Si tratta forse di quando il tuo vecchio gruppo si è sciolto?》

《No, anzi, sapevamo tutti che prima o poi sarebbe accaduto. D'altronde Kakeru sta per diventare presidente della compagnia Juuouin.- nel dirlo, il ragazzo non si rende conto di chiamare il suo amico con quello che ormai è un soprannome- Ma anche se il gruppo si è sciolto, siamo comunque in buoni rapporti e ci raduniamo tutti insieme a bere ogni tanto.》

《Beh, è una bella cosa. Quindi cos'è che ti turba?》

Yuu sorride e volge un nostalgico sguardo verso la finestra.

《Sa, ne ho già parlato con i miei amici ma non ho mai potuto lasciarmi andare completamente al riguardo. È una storia lunga, vuole ascoltarla comunque?》

Il dottore annuisce.

《Mi pagano per questo.》

Yuu si lascia scappare una risata per poi prendere un respiro profondo ed iniziare a parlare.

Yuu's pov

3 ottobre 2017
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《Suzuno, per quanto altro tempo hai intenzione di posticipare il nostro incontro per il progetto di inglese?》riconobbi la voce di Kurumada Hinako, ovvero la rappresentante della mia classe.

L'insegnante di inglese ci mise in coppia per una ricerca sull'alimentazione in Europa, cosa di cui non mi importava minimamente.

《Mi ricordi quando è la scadenza?》

《Domani.》

Per poco non mi prese un colpo.

《COSA?》

《Hai capito benissimo.》

《Allora che ne dici se vieni a pranzo dalla mia parte di dormitorio e studiamo là?》

《D'accordo.-rispose lei composta- Basta che non mi dai buca all'ultimo come hai fatto da cinque giorni a questa parte.》

《Senti, ho una vita piena di impegni, okay?!》

《Posso immaginare.》

Preso dal panico mi dimenticai che non potevo invitare nessuno dei miei compagni né a pranzo né a studiare nella mia stanza. Soprattutto quando si è famosi.

"Vabbè, ma lei è una ragazza calma e composta. Uno strappo alla regola con lei non si potrebbe neanche definire tale. Cosa mai potrebbe andare storto?"

Però mi vennero i brividi al pensiero del custode Yamada che mi rincorre con una ciabatta in mano gridando "VIENI QUA CHE NON TI FACCIO NIENTE!"

Avevo già avvisato Minato che ci sarebbe stata lei a pranzo con noi e almeno lui la prese bene.

Mi ha fatto solo un discorsetto di dieci minuti buoni finendo con un "Ne riparliamo a fine giornata.", cosa che non prometteva nulla di buono.

Insomma, alla fine delle lezioni ci ritrovammo a camminare allontanandoci dalla struttura di Aoyama.

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