Chiarimenti pt.2

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—oddio— Jimin sentiva le gambe tremare, mentre raggiungeva la porta. Guardò dallo spioncino e per poco non si accasciò sul legno lucido, nel vedere i capelli blu del ragazzo brillare sotto la luce del sole. —è davvero qui... Non sto sognando vero? — chiese più a sé stesso che a Taehyung, ma il suo amico rispose lo stesso. —sì e io devo andare a studiare in biblioteca, quindi muoviti ad aprirgli, se non lo faccio io! — lo spronò e con esitazione il rosa aprì la grossa porta in legno.

—hei, sono un po' in anticipo— Yoongi sfoggio un piccolo sorriso imbarazzato, non notando il biondo alle spalle di Jimin. Il minore si perse ad osservare il maglioncino a collo alto che indossava e che gli delineava perfettamente il fisico asciutto, ma terribilmente proporzionato. Sembrava una delicata bambola di porcellana, ma il rosa aveva provato sulla sua pelle la forza incredibile che nascondeva, dietro a quella finta aurea di fragilità. —tranquillo, tanto ero già pronto— sorrise il rosa arrossendo, per poi allungarsi a prendere il portafoglio e le chiavi che aveva lasciato sul mobiletto all'ingresso. Non si era mai sentito così in imbarazzo con nessuna delle sue cotte, ragazzi o ragazze, era sempre stato molto alla mano e trovava sempre il modo di conversare con facilità. Con Yoongi invece era completamente diverso, aveva il costante terrore di fare una mossa sbagliata che di allontanarlo, gli mancava l'aria ad ogni sguardo e pian piano si sentiva annegare in quella distanza che era obbligato a mantenere.

Taehyung si schiarì la voce sorpassando i due —io vado, trattamelo bene— salutò, lanciando una delle sue solite occhiate glaciali a Yoongi, per poi entrare nella sua auto e sfrecciare via, lasciandosi dietro un terribile silenzio imbarazzante. Jimin chiuse velocemente casa e poi si fermò ad osservare Yoongi che dondolava davanti a lui, osservando lo di sottecchi. 

—bene— —bene— dissero insieme, ma fu il maggiore a continuare, incamminandosi verso la sua auto — andiamo? — chiese poi, aprendo la portiera per far salire Jimin. —andiamo! — esclamò lui sorridendo, per poi fondarsi nella piccola "tana" che era stata l'inizio di tutto.

Appena Yoongi mise in moto, il rosa si perse ad osservarlo; "è troppo bello per questo mondo" pensò, mangiandolo con gli occhi come se fosse il miglior dolce del mondo. Inoltre, l'espressione concentrata lo rendeva ancora più attraente, gli piacevano terribilmente il suo nasino e le sue guance paffute così tenere, era davvero stupendo. —la scuola come va? — si voltò leggermente Yoongi, accorgendosi dello sguardo insistente del minore, che si insultò per la sua mancanza di pudore. —beh, tutto bene, diciamo che non è la mia priorità— rispose in modo vago, abbassando lo sguardo e giocando con l'orlo della felpa. —preferisci concentrarti sulla danza vero?— ridacchiò Yoongi, passandosi una mano tra le ciocche blu; Gesto che fece fremere Jimin sul posto.   

—già, ho appena cambiato gruppo e devo impegnarmi il doppio per stare al passo!— esclamò con convinzione, facendo ridere ancora di più il maggiore. —hei! guarda che sono serio!— constatò Jimin guardandolo storto e per un momento gli sembrò di aver sciolto, almeno in superficie, la corazza che circondava il cuore di Yoongi— proprio per quello mi diverte, mi ricordi me qualche hanno fa, la musica prima di ogni cosa— spiegò tornando serio ed il minore sorrise a quelle parole — beh ora studi quello che ami, non sei contento?— chiese curioso, sedendosi più composto. —si, ma ho dovuto sacrificare molto per questa borsa di studio... non è stato facile—

Sing for Me // YOONMINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora