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Era stata una giornata pesante per Jimin, tra scuola, studio e corso di ballo, non aveva per niente voglia di uscire con i suoi compagni di classe. Tra l'altro non gli andavano molto a genio, aveva sempre preferito passare il tempo con i ragazzi più grandi e soprattutto più maturi.
Forse la colpa di questo era del suo migliore amico Taehyung, aveva cinque anni più di lui e se lo era trascinato dietro fin dall'asilo, essendo i loro padri vecchi conoscenti. Poi Tae gli aveva presentato Hoseok, ragazzo spumeggiante dai capelli di un rosso fiammante che voleva diventare stilista e che il suo migliore amico aveva conosciuto dopo avergli fatto da modello per dei crediti extra.
Hobi, nonostante la differenza di età, lo aveva subito preso in simpatia e ogni volta che aveva un nuovo progetto preparava un abito sia per lui che per Taehyung, dicendo che le loro corporature differenti lo aiutavano a fare pratica.Rise pensando ai suoi amici, mentre frugava nel suo armadio, mucchio di vestiti, per trovare qualcosa da mettere. Alla fine, optò per una maglietta bianca con la scritta Channel, ovviamente fake, dei jeans e una giacca del medesimo tessuto.
Svogliato si vestì e scese per ricevere le solite raccomandazioni dai suoi genitori, che, essendo figlio unico, erano sempre alleati contro di lui. Nonostante questo, però non poteva lamentarsi, era stato molto fortunato, entrambi erano molto tranquilli e non pretendevano che lui fosse il tipico figlio modello. —Tesoro sei bellissimo— esclamò sua madre quando lo vide entrare nel salotto. Si alzò in piedi e gli lisciò la maglietta e Jimin capì che era giunto quel momento —non bere troppo e se conosci una persona interessante buttati— rise scompigliandoli i capelli, che aveva pettinato poco prima. —ma non troppo, sei ancora minorenne ricordatelo— concluse suo padre entrando nella stanza con le chiavi della macchina in mano.—papà ho quasi diciassette anni, non sono più un bambino— sbuffò allora, per poi seguirlo nel garage. —quando vivrai da solo e potrai pagarti da vivere allora sarai grande— lo prese in giro l'uomo, invitandolo a salire in auto e mettendo in moto.
Il locale era abbastanza lontano da casa sua, lui viveva in periferia e doveva passare un'ora sul bus per andare a scuola. Si pentiva ancora di aver scelto lingue, non che le odiasse, ma le sue aspirazioni erano decisamente altre; Prima di tutte diventare un bravissimo ballerino, studiava danza contemporanea, ma se la cavava anche in altri generi, come l'hip-hop che si divertiva a ballare insieme a Hobi; Poi c'era il canto, anche se la sua timidezza non gli aveva mai dato la spinta per allenare la sua voce e, ancor meno, di provare ad esibirsi su un palco. Solo Taehyung lo aveva sentito cantare e ogni volta che usciva il discorso il suo migliore amico lo spingeva ad iniziare a prendere lezioni come aveva fatto lui alla sua età. Al contrario di Jimin però Tae era fatto per il palcoscenico e per essere guardato, d'altronde studiava teatro ed era un modello.
Quando suo padre finalmente trovò parcheggio, Jimin aprì velocemente la portiera, venendo però fermato dal suo "autista personale" — non so se servirà a te o ad altri, ma per sicurezza— gli disse, passandogli un preservativo, che il ragazzo, rosso come un peperone, nascose velocemente nella giacca, senza rispondere scappò via e lo salutò solo con un cenno della mano. Non avrebbe dovuto rivelare ai suoi genitori che provava interesse anche per i ragazzi, lo avevano accettato subito, ma ogni momento era buono per fare battutine sulla cosa.
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Sing for Me // YOONMIN
FanficQuesta è la storia della Yoonmin di Drow Me, NON è UN SEQUEL: la ff è ambientata in contemporanea con l'evoluzione della turbolenta relazione della nostra amata Taekook. Consiglio però di leggere prima Drow me per evitare spoiler e comprendere meg...