Capitolo 4
All'alba del trentatreesimo giorno del mese delle nevi tutti i ragazzi del regno del Westshire erano pronti. Avevano tutti un'età compresa dai sedici ai ventuno anni e ardevano dal desiderio di dimostrare le proprie capacità. Tutti i partecipanti erano radunati davanti al Palazzo del Villaggio, in attesa che il re finisse il discorso di apertura. Alfredus e Timotus non erano riusciti a chiudere occhio quella notte, non facevano che pensare alla loro prima caccia. Nella folla di ragazzi Alfredus cercò di contare i partecipanti, ma non ci riuscì per questo ipotizzò che ne fossero duecento. Tutti erano vicino ai loro compagni di caccia ed erano armati secondo il regolamento, infatti disponevano di un arco, una faretra e una spada, esattamente come Alfredus e Timotus, che nel freddo si riscaldavano le mani nel pesante mantello di lana.
In realtà Alfredus avrebbe voluto usare l'arco del padre, ma lo zio non glielo aveva permesso, dicendogli che era ancora troppo giovane.
Poi colse le ultime parole del discorso del re <voi ragazzi del Westshire siete il futuro di questo regno, quindi dimostrate il vostro coraggio e la vostra forza in questa sacra caccia> a queste parole seguì un fragoroso applauso e tutti cominciarono ad urlare <sia lode al re Santonus, figlio di Perdinus !>. Poi fu il momento dell'apertura della caccia, tutti i duecento ragazzi dovevano recarsi nella Foresta dell'Oclum da soli, senza indicazioni.
Poco dopo tutti si avviarono ed uscirono dalla "Porta della magia bianca", in direzione della Foresta.
Così quando Alfredus e Timotus uscirono dal villaggio innevato, il primo prese una mappa di pergamena e la spiegò, mentre tutti gli altri ragazzi nei loro pesanti mantelli si dirigevano verso est.
Alfredus spiegò la mappa e disse <Alontville dista una settimana di cammino dall'inizio della Foresta, per questo incamminiamoci verso l'Antica Strada dei Regni, questa ci porterà nella Foresta, da qui non ci saranno più sentieri> Timotus lo ascoltava attentamente, poi disse <io proporrei di lasciare l'antica Strada dei Regni una volta raggiunta la Foresta per incamminarci al centro di essa, dove avremo più possibilità di trovare un Oclum> Alfredus era d'accordo, così si incamminarono nel freddo paesaggio invernale del Westshire.
Capitolo 4Camminavano da due ore, nonostante il sole fosse sorto già da un pezzo, Alfredus e Timotus erano rinchiusi nei loro mantelli, nel tentativo di rimanere al caldo. Entrambi portavano una sacca di pelle di vitello, contenete pezzi di carne essiccata, una pagnotta di pane e due salsicciotti di pecora, nonché una piuma d'oca e un calamai con dell'inchiostro all'interno.
Ai piedi portavano delle scarpe rinforzate di pura lana del Westshire, infatti il loro regno era famoso per esserne il maggiore esportatore. Inoltre ciascuno portava una borraccia di alluminio, contenente acqua.
Ad un certo punto Timotus si voltò indietro <sembra che quasi nessuno abbia scelto questa strada> poi Alfredus fece lo stesso e constatò che solo una coppia li seguiva, ma a lui non interessava.
Il paesaggio intorno a loro era straordinario ed incantevole, alte montagne innevate si susseguivano a sporadici laghi ghiacciati, nonché a piccole foreste innevate. L'antica Strada dei Regni era stata costruita dai migliori costruttori dei Regni di Adengate, Badook, Amalgar e Westshire, duemila anni prima, nella prima epoca, con il tentativo di aumentare il commercio e i contatti tra i quattro regni, tuttavia la strada venne distrutta tre volta a causa delle tre guerra tra regni, l'ultima volte venne ricostruita centocinquanta anni prima e da allora era sempre affollata da viandanti, mercanti ed avventurieri.
Alfredus era di pessimo umore perché nonostante fossero solo due ore che camminavano già si sentiva stanco ed infreddolito. Ma era determinato e con Timotus aveva deciso di arrivare al più vicino villaggio di Derville, entro le sei del pomeriggio. Ad un certo punto Alfredus pensò a Clara e si domandò quale strada avesse scelto insieme alla sua compagna di viaggio. Alzò lo sguardo dal terreno innevato e guardò ancora una volta il paesaggio, montagne a perdita d'occhio ai lati della strada che in quel momento diventava in pendenza.
Alfredus non era mai stato tanto lontano da casa, per questo ancora non riusciva a credere che si stesse dirigendo ad est, verso gli oclum, per catturarli...
In realtà Alfredus aveva mostrato una certa propensione alla caccia già da bambino, infatti a tre anni aveva aiutato lo zio a catturare un cinghiale delle montagne, a sei anni la sua prima preda, un cervo del sud, ma mai aveva ucciso una delle molteplici creature che abitavano i sei regni e le quattro foreste.
Così, Alfredus, mentre camminava in un piccolo boschetto silenzioso, chiese a Timotus <Tu credi che il Signore della Morte sia ancora vivo ?> Timotus sorrise <Non credo, altrimenti avrebbe già cercato di scatenare una guerra, a cosa pensi ?> Alfredus rise <mi piacerebbe moltissimo affrontarlo> Timotus scosse la testa, a volte sembrava più maturo dei suoi sedici anni.
All'improvviso un rumore. Passi.
Alfredus si voltò di scatto e guardò un corpo ricurvo, sorretto da un bastone coperto da un pesante mantello grigio. Doveva essere un vecchio viandante, ad Alontville li chiamavano "Soplus". Il vecchio li era dietro, senza farsi sentire, chissà da quanto tempo.
Poi parlò <Di cosa dicevate del Signore della Morte?>
Alfredus era terrorizzato, non voleva pensare né tantomeno parlare di un essere malvagio in quel luogo, ma rispose <ci chiedevamo se potesse essere ancora vivo> a quel punto il vecchio eresse il proprio corpo, lasciando intravedere la faccia, dominata da profonde rughe. Il vecchio cominciò a parlare <il Signore della Morte è vivo e vegeto, comanda un esercito, sempre più forte e numeroso, è venuto proprio qui nel Westshire, quando questo regno non esisteva ancora ed ha distrutto la mia famiglia> gli occhi del vecchio erano imperlati di lacrime, così continuò <state attenti>.
Alfredus e a Timotus erano terrorizzati, allora accelerarono il passo, allontanandosi dal vecchio, con la mano sull'elsa della spada.
Si fermarono dopo tre ore, dietro di loro non c'era nessun altro partecipante alla caccia, così erano soli sull'Antica Strada Dei Regni. Il luogo in cui fecero la sosta era splendido, situato su un altopiano dal quale si intravedevano le Cascate Magiche a nord, con il loro assordante rumore, si diceva che chi bevesse di quell'acqua dimenticava il dolore di un lutto. Mentre mangiavano un pezzo di carne essiccata, Timotus si bloccò di colpo, aveva sentito un rumore. Lo sentì anche Alfredus, così prese una freccia dalla faretra e caricò l'arco costruitogli dallo zio. Un altro rumore, lo riconobbero subito, erano passi sulla neve fresca, allora riposero il cibo nella sacca e si addentrarono silenziosamente nel bosco, forse era il vecchio che li seguiva, ma questo era assurdo. Timotus si allontanò dalla destra di Alfredus, il rumore continuò, a quel punto Alfredus si appiattì sulla neve, sprofondando in essa e a circa tre iarde lo vide.
Un piccolo cinghiale con il lungo muso nella neve, cercava da mangiare, Alfredus cercò di avvicinarsi silenziosamente, in modo da non essere sentito dall'animale, a due iarde di distanza gli puntò l'arco e scoccò la sua freccia, rapida ed inesorabile si dirigeva verso un punto vitale dell'animale. Infatti pochissimi istanti dopo, l'animale, trafitto al cuore, stramazzò sul terreno innevato sporcandolo di sangue. Allora Alfredus e Timotus si avvicinarono alla carcassa che non doveva aver sentito dolore, la guardarono, aveva la bocca aperta, il corpo peloso era piccolo, segno che doveva essere ancora un cucciolo, così dopo aver ripreso la freccia,tuttavia decisero di non farlo a pezzi e portarselo, perché avrebbero trovato una locanda quella notte.
Tre ore più tardi il sole raggiunse lo zenit, l'aria si fece più calda, ma il contatto con la fredda neve faceva rabbrividire i due ragazzi avvolti nei loro mantelli. Le alte montagne si stagliavano all'orizzonte del sud fiere e maestose, ad Alfredus dispiacque che l'itinerario non comprendesse le catene montuose del Westshire, avrebbe tanto voluto passare di lì, ma si accontentava perché il posto in cui avevano deciso di passare non era di certo da meno, con una miriade di pini innevati, la strada percorreva il tratto est del regno del Westshire.
Timotus si fermò, prese la sua mappa e la guardò <la strada che stiamo percorrendo è giusta, ma ancora lunga, mi stavo domandando se fosse possibile tagliare>.
Alfredus si grattò la testa dominata da una folta chioma di capelli scuri, poi chiese <quanto guadagneremmo?> Timotus scuoteva la testa <Non lo so, direi mezza giornata > Alfredus sorrise <tu vorresti tagliare per una mezza giornata di vantaggio?> Timotus non rispose, allora Alfredus continuò <la cosa migliore da fare è seguire l'Antica Strada dei Regni e allontanarci da essa solo quando questa entrerà nella Foresta > a quel punto Timotus annuì <sì, non possiamo che fare così, ma a quanto vedo siamo gli unici cacciatori che hanno scelto questo itinerario>. Ciò aveva insospettito anche Alfredus, ma si vedeva che gli altri cacciatori avevano deciso di arrivare alla Foresta seguendo i boschi del regno, completamente privi di sentieri.
Ricominciarono il cammino, quando videro una figura in lontananza, che camminava molto lentamente
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Alfredus-Il Cacciatore Prescelto
AventuraIn un luogo magico, distaccato dal tempo e dallo spazio incombe una minaccia: quella della Signore della Morte e dei suoi fedeli sicari. Dieci cacciatori decidono di intervenire, ma il loro destino è la morte, infatti ci sarà una flebile speranza so...