Un Futuro Insieme

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Era stato molto strano assistere alla Punizione Divina da semplice spettatore, Lucifero era certo che, come quando l'aveva sperimentato, anche quel ricordo gli sarebbe rimasto indelebilmente inciso nella mente. Non aveva capito nulla sin dal principio. Tutto quanto era accaduto lo innervosiva, Blake era stato costretto alle fiamme eterne a causa sua, solo per il fatto che suo padre necessitasse di qualcuno con cui sostituirlo. Ora lui era fra i beati mentre, colui grazie al quale era riuscito a raggiungere la felicità accanto ad Abele, era destinato alla corruzione. Inginocchiato davanti al punto in cui la Caduta aveva avuto inizio, osservando la propria mano, giunta troppo tardi per impedire l'inevitabile, l'Angelo Prediletto raccolse le ali e chiuse gli occhi. Ancora non se l'era sentita di allontanarsi da quel punto, nemmeno dopo diversi mesi, e comprendeva quanto fosse fortunato ad avere la comprensione di Abele. Giorno dopo giorno il suo amato non l'aveva mai giudicato o forzato, restandogli accanto fedelmente. Il suo abbraccio lo avvolgeva con dolcezza, senza parole, lasciandogli il tempo di elaborare l'accaduto. L'aveva fatto attendere più che abbastanza. Sentendosi pronto, Lucifero fu sul punto di dire qualcosa, ma si fermò di colpo, la voce strozzata. Una fitta, come una pugnalata, gli trafisse il petto obbligandolo a stendersi a terra sotto lo sguardo preoccupato di Abele. 

<< Lu! Lu, che succede? Che cos'hai? >>

<< N-non capisco >>

Il dolore si fece più intenso, poteva sentire i battiti del proprio cuore rimbombare contro il timpano. Non c'era motivo che il suo corpo reagisse in quel modo. L'unica spiegazione era che c'entrasse qualcosa il legame intrecciato con Blake, ma era impossibile, lo aveva dominato, era lui a possedere l'altro e non il contrario. Di colpo la situazione si fece ancora peggiore, infatti anche il suo addome iniziò a dolergli lasciandolo senza fiato. Sgranando gli occhi, il corpo percorso da fremiti, Lucifero lanciò un urlo di sofferenza, c'era un'unica spiegazione a ciò che gli stava capitando, ma era impossibile. Le braccia avvolte intorno al torso, il Portatore di Luce si accovacciò a terra ed iniziò a piangere mentre, intorno a lui, le nuvole celesti assumevano una tonalità scura, spingendo Abele ad indietreggiare spaventato. Alla vista di ciò che stava accadendo al proprio cospetto, il Creatore parve restare impassibile, ma solo in apparenza. Se nel Paradiso tutto manteneva la sua consueta calma, altrettanto non si poteva dire del resto dei suoi domini. Quello fu un segnale della sua furia che, qualcuno in particolare, rimasto in sua attesa con impazienza, accolse colmo di gioia. 

<< Finalmente... Avevo cominciato a perdere le speranze >>

Al centro del giardino di Cornelius, il nuovo Portatore del Buio se ne stava sdraiato guardando il soffitto della volta infernale, un ampio sorriso a solcargli il volto. Ogni giorno alla stessa ora, quando il Sole calava e la prima stella della sera iniziava a brillare, lui si portava in quel punto ed osservava il solo frammento di cielo visibile dal proprio regno. Era una posizione perfetta per attendere che, coloro che lo avevano condannato, ricevessero il suo ultimo, indimenticabile saluto. Il petto gli lanciò una nuova fitta che accolse amorevolmente, il battito divenne più forte rassicurandolo. Era andato tutto come aveva previsto, l'onniscenza era stato il più grande regalo che il Creatore avrebbe potuto fargli, l'unica variabile era il suo amato Prediletto, ma alla fine non era stato in grado di cambiare nulla. Intenzionato a rialzarsi, il suo nuovo corpo gli remò contro, ancora non si era totalmente ripreso dalla Caduta, ci sarebbe voluto ancora del tempo, ma era più che felice di attendere. Le cicatrici riportate avevano incarnato i sentimenti di quel momento nella sua anima corrotta, un monito per gli eventi che si sarebbero susseguiti in futuro legandolo a Lucifero per l'eternità.

<< Blake! Blake! Sta succedendo il pandemonio all'ingresso! Con tutti questi cataclismi, giungono dannati a schiere >>

<< Beh, Lilith, è comprensibile. L'ho fatto infuriare sul serio il mio caro suocero. Avrebbe dovuto aspettarsi qualche tiro mancino, almeno adesso sa con chi ha a che fare. Io non sono Lucifero... >>

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