POV'S EMILY
Dopo aver accettato l'invito di Ben, cominciarono le altre lezioni, che io non seguii minimamente perché avevo la testa intasata di immagini del ragazzo che mi aveva chiesto di uscire.
Quando anche l'ultima lezione della giornata terminò, mi vidi una mano sventolare davanti agli occhi.
Saltai sulla sedia per la paura, ma mi rilassai quando mi accorsi che ha farlo era stata la mia compagna di banco Julia, che mi osservava un'altra volta con quel suo dannato sorrisetto che cominciava ad essere inquietante.
Dopo avermi squadrata per bene con i suoi occhi marrone scuro scoppiò a ridere. Io le chiesi il perché e lei con le lacrime agli occhi e in modo ammiccante mi disse: "Beh sai stai sbavando come un bulldog... E mi stavo chiedendo il perché!".
Io arrossii ferocemente, la presi per un braccio e la trascinai fuori dalla classe, ma mentre stavamo per varcare la porta Ben mi afferrò per una spalla e mi disse: "Hey ci vediamo questa sera per le otto va bene?".
Io rimasi a guardarlo senza rispondere e Julia dovette darmi una botta sul braccio per farmi ridestare e rispondere al ragazzo affianco a noi.
Dopo questo io e lei ci incamminammo verso le nostre case.
Nonostante fossi felice di uscire con Ben, mi sentivo ansiosa. La mia migliore amica se ne accorse e guardandomi negli occhi mi disse convinta: "Verrò da te verso le sei, ti aiuterò a prepararti per farti sembrare una dannata gnocca e poi senza farmi vedere verrò anche io al cinema per controllare la situazione e salvarti se ci sono momenti critici, ok?".
In quel momento l'adorai, mi capiva perfettamente solo con uno sguardo, ma mentre stavo per risponderle analizzai mentalmente quello che aveva precedentemente detto e esclamai sbarrando gli occhi: "Cos-, in che senso mi seguirai al cin-!".
E non feci in tempo a finire la frase che con una mano mi tappò la bocca e mi spinse dentro casa per poi uscire urlando: "Ci vediamo alle sei Emy!!!"
E così facendo mi vidi sbattere davanti alla faccia la porta della mia stessa casa.
E così dopo aver passato il pomeriggio a studiare fisica arrivarono le sei.
Stavo per controllare il cellulare, quando sentii la porta di casa sbattere in modo violento e vedere Julia con letteralmente una montagna di vestiti, che si dirigeva verso di me salendo traballante le scale.
Io le andai in contro per aiutarla a portare i vestiti in camera mia per poi rimproverla dicendo: "I tuoi genitori non ti hanno insegnato che si bussa prima di entrare?"
Ma lei non si curò della mia domanda, anzi scosse la mando come se la volesse scacciare e poi constatò: "Sono già le sei e venti sbrighiamoci!"
Io le dissi che non era necessario tutto quell'ammasso di roba, ma lei senza sentire storie mi spinse verso il bagno e mi fece trucco e parrucco.
Mi fece prima una bella maschera viso per poi applicare il primer e il fondotinta e fare un bel contouring.
Mi mise dell'eye-liner e del gloss glitterato. Con un ferro mi arricciò i capelli biondi ed infine mi fece indossare un'attillata maglia rossa con uno scollo a barca, una gonna nera pieghettata e le mie adorate vans nere.Dopo essere passata una buona ora, uscimmo finalmente da quel bagno e Julia mi diede uno specchio.
Mi osservai e rimasi di stucco! Non ero mai stata truccata e vestita in quel modo, quasi non mi riconoscevo.
La mia amica dopo aver visto la mia faccia stupita sorrise e annuì tra se e se orgogliosa del suo lavoro.
Controllai l'orario e notai che erano le sette e mezza, perciò dopo aver indossato una giacca io e Julia uscimmo di casa e prendemmo il buss che ci avrebbe portato al cinema.
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Mi fai mancare il fiato
Storie d'amoreQuesta è la storia di Emily una semplice ragazza diciassettenne londinese che si innamorerà del suo migliore amico. Circondati da amici, divertimenti e ostacoli riusciranno a stare insieme?