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"Come sta?" Chiese Felix vedendo Hyunjin uscire dalla stanza di Y/N.

"Be', prendendo in considerazione che ha appena scoperto che il suo migliore amico è un assassino senza cuore, abbastanza bene" disse Hyunjin rispondendo alla domanda di Felix con una nota di giudizio nel suo tono di voce.

"Non sei meglio di me, Hyunjin" gli ricordò Felix, visto che il loro lavoro consisteva nell'uccidere e eliminare chiunque cercasse di ostacolarli.

Hyunjin lo derise, "Almeno io avrei detto alla mia cara migliore amica qualcosa del genere."

"Esattamente, peccato tu non hai amici" sogghignò Felix in un modo sarcastico prima di spingere Hyunjin per dirigersi nella camera della ragazza.

"Non vuole vederti."

"Neanche io voglio vederti. Ma non ho altra scelta, vero?" Ammise Felix entrando nella stanza di Y/N.

Quando i suoi occhi videro la ragazza in quelle condizioni iniziarono a perdere l'orgoglio per non averle detto subito la verità.

"Y/N?"

"Vai via" Y/N gridò silenziosamente contro il suo cuscino.

"Volevo soltanto parlare"

"Ti ho detto di andare via" Y/N gli urlò contro mentre le sue lacrime continuavano a cadere.

Felix sospirò e si giro, in direzione della porta.
"Y/N sei dentro la mafia, cosa ti saresti mai aspettata?"

Con quelle parole, Y/N, era rimasta sola nella stanza un'altra volta. Sapeva che Felix aveva ancora ragione, però il piccolo senso umano che le era rimasto glielo ricordava più e più volte.

Il numero delle persone uccise quel giorno era lo stesso numero degli studenti che frequentavano la scuola in cui loro andavano. Aveva visto tutti gli studenti in una stanza sola almeno una volta nella sua vita e adesso immaginare Felix uccidendo tutte quelle persone la riportarono alla realtà.

Anche se lei aveva la personalità di qualcuno a cui non importava un cazzo di qualunque cosa succedesse, era molto spaventata dal vedere cosa le riservasse il futuro. Visto che il suo migliore amico era l'uomo che le causò delle insicurezze su come potesse uscire da quel posto senza avere un attacco di panico devastante.
I problemi che aveva con se stessa fin'ora sembravano soltanto una perdita di tempo, sapendo che potrebbe morire in ogni momento.

Y/N si coprì con le coperte con la speranza di poter togliersele trovandosi di nuovo nella vecchia casa della signora Hong, ma questo desiderio svanì sentendo il rumore della porta della camera aprirsi.

"Y/N?" Era chiaro che a parlare fosse Chan, "Non dirò che mi dispiace per te perché non sono dispiaciuto, ma noi siamo qui come Felix e se non puoi accettarlo, allora dovrai lasciarci domani."

Y/N non rispose a cosa disse Chan o al suo improvviso confronto. Per lei era completamente sciocco avere questo comportamento da bambini piccoli, lei lo voleva, allora perché cazzo era così frustrata da qualcosa del genere?
Era il lavoro di Felix e lui non poteva farci niente, era chiaro che gli piaceva fare questo genere di mestiere, quindi in che mondo lui avrebbe dovuto soffrire dalla sua migliore amica che era completamente inutile, bambina indecisa?

"Sono curioso su qualcosa," Disse Chan appoggiandosi alla porta della stanza, "perché hai deciso così facilmente di entrare qui in primo piano? Quando ieri stavamo parlando sembravi confidente dalle tue abilità, ma adesso ti stai comportando nell'opposto modo?"

Y/N lo ignorò continuando a dormire sotto le coperte, sperando che Chan esca dalla stanza, lasciandola finalmente da sola.

Dopo un po' di tempo, Chan lasciò la stanza della ragazza, portando ella a lasciare un grido frustrato nel suo cuscino, pensando che i suoi comportamenti erano semplicemente ridicoli.

One for all, all for one  // ITA //Bang Chan Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora