CAPITOLO 17

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Valerio pov's
Arrivo all'aeroporto e dopo aver fatto il check-in e tutte quelle cose salgo sull'aereo.
Ascolto le canzoni di Ultimo e mi addormento.
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Vengo svegliato dalla voce metallica dell'aereo che avvisa che siamo arrivati.
Prendo le valigie e scendo.
Chiamo un taxi e torno a casa.
Poso le valigie e subito dopo prendo la macchina e vado all'ospedale.
Trovo seduti Edo e Ros che appena mi vedono sono sorpresi.
Edo: Vale? Che ci fai qui?
Ros: Non eri a Los Angeles con Marta?
Io: Si ma sono venuto per mia sorella.
Ros: E Marta? L'hai lasciata sola?
Io: Si. Starà sola per 4 giorni. Domenica torno da lei.
Ros: Ok.
Mi siedo accanto a loro e aspettiamo che esca un dottore.
Dopo 2 ore esce un dottore.
Dottore: Siete venuti per?
Io: La signorina Sofia Mazzei.
Dottore: Lei è?
Io: Il fratello.
Dottore: E loro?
Io: Loro sono gli amici di mia sorella.
Dottore: Ok.
Io: Possiamo vederla?
Dottore: Si ma uno alla volta.
Guardo Edo e Ros e mi fanno segno di andare io per primo e che loro ci vanno dopo.
Mi alzo dalla sedia ed entro nella stanza 130.
Appena entro trovo mia sorella che dorme con vari tubi attaccati nelle braccia.
Mi siedo nella sedia accanto a lei.
Faccio un respiro profondo e incomincio a parlargli.
Io: Cara Sofia, mi dispiace di essere partito per Los Angeles con Marta ed averti lasciato sola. Sicuramente se c'ero io qui con te non succedeva niente e tu non facevi nessun incidente. Mi dispiace tantissimo ma giuro che se lo sapevo rimanevo qui con te...Mi fa male vederti in queste condizioni perché tu sei una ragazza fantastica e non meriti di stare in questo posto. Meriti di essere fuori, a divertiti con i tuoi amici non qui. Sai...questa scena mi ricorda quando una volta a 6 anni sono venuto qui insieme a papà e in questo lettino c'era la mamma. Anche lei addormentata e con tantissimi tubi attaccati nelle braccia ma era in condizioni peggiori. Lei stava per morire... Io lo sapevo perché me l'aveva detto papà ma giuro che ogni volta che venivo qui solo piangevo e supplicavo alla mamma di restare con noi. Un giorno i dottori dissero a me e a papà che la mamma non ce l'aveva fatta e che era morta...papà faceva finta di stare bene ma in realtà voleva piangere invece io sono scoppiato a piangere e c'era papà con i dottori che cercano di consolarmi ma non ci riuscivano perché...
Scoppiai a piangere.
Io: P-perché ero troppo triste... La m-mamma prima che tu nascevi mi d-diceva sempre: "Tesoro se un giorno dovessi morire tu non piangere. Sii triste ma non farti vedere abbattuto da tutti. Sorridi e mostragli che sei forte dentro e fuori di te."
Io ci provavo ma era impossibile p-perchè io e l-lei avevamo un rapporto b-bellissimo. Ce l'avevo anche con papà ma l-lui era s-sempre al l-lavoro come ora. Con mamma passavo più tempo. Lei appena mi svegliavo mi faceva trovare tutto pronto e metteva la musica che piaceva a tutti e due. Beh...mi ricordo ancora come cantavamo a squarciagola le canzoni mentre mangiavamo i pancake fatti da lei. A pranzo cucinavamo i-insieme e poi lei mi diceva che se quello che cucinava era b-buono io dovevo dargli un bacio nella guancia... Il pomeriggio mi leggeva le storie dei supereroi, cantavamo, ballavamo mentre pulivamo la casa, cucinavamo, preparavamo frullati, e poi mi portava a fare passeggiate al p-parco. Poi alle 19:30 tornavamo a casa e lei cucinava la cena m-mentre io apparecchiavo la tavola cantando le no-nostre canzoni preferite. Poi arrivava papà che quando ci vedeva si metteva a ridere e cantava insieme a noi. Poi m-mangiavamo e la sera guardavamo tutti e tre i film sul divano...Poi lei mi pre-prendeva in braccio e m-mi portava in bagno dove i-insieme ci lavavano i denti e poi mi metteva sotto le coperte, mi raccontava una sua s-storia da b-bambina e alla fine mi dava un bacio nella f-fronte e mi diceva: "Buonanotte tesoro.". Spegneva la luce ed andava via. Io subito mi add-addormentavo e quando facevo un incubo andavo da lei che mi co-consolava e mi portava nel b-balcone dove mi raccontava com'erano lei e papà da fidanzati. Poi mi rimetteva al letto ed andava via. Io mi sentivo bene con lei...Era come una sorella perché capiva tutti i miei problemi e riusciva a farmi sorridere... Poi sei nata tu stellina e io quando lei u-usciva con papà mi prendevo cura di te... Sai tu piangevi molto ed eri sempre affamata e io ero disperato perché non sa-sapevo che fare ma poi pre-prendevo il tuo orsacchiotto Benny e tu ridevi e io pure pe-perché ero e sono contento di avere una sorellina come te.
Sei stupenda e giuro che per te ci sarò sempre. Ora vado perché devono entrare Edo e Ros. Guarisci presto. Ti voglio bene stellina!
Mi alzai dalla sedia e gli diedi un bacio nella fronte.
Uscii dalla stanza.
Edo: Com'è andata? Sta dormendo?
Io: È andata bene e si sta dormendo...
Edo: Ok. Ros vai tu.
Ros: Si.
Ros entrò nella stanza dove c'era mia sorella e io ed Edo ci misimo a parlare fuori nel balconcino dell'ospedale.
Edo: Beh sai mi piace Ros ma non so come dirglielo perché ho paura che non ricambi...
Io: Ros ricambia e beh è innamorata di te Edo.
Edo: E Laura? Quando saprà la verità su di noi farà di tutto per farci lasciare.
Io: A Laura ci penso io.
Edo: Non so quando dirglielo...
Io: Stasera alle 20 la inviti ad un appuntamento e poi quando vedi un momento opportuno gli dici i tuoi sentimenti.
Edo: Grazie bro!
Mi abbraccia.
Ricambio.
Edo: Non saprei cosa fare senza di te.
Io: Di niente fra.
Edo: Ti voglio bene.
Io: Anch'io.
Ci stacchiamo.
Dopo un po' esce Ros e va Edo.
Ros: Di che cosa stavate parlando?
Io: Oh niente di importante...
Ros: Ok. Come va con Marta? Avete chiarito?
Io: Si. Ieri abbiamo fatto pace e siamo tornati a Los Angeles.
Ros: Sono felice per voi. Vi shippo tantissimo!
Io: Grazie Rosky. Comunque non so se ricambia...
Ros: Io penso di sì.
Io: Non so Ros...
Ros: Tranquillo ricambia.
Io: Ok.
Ci mettiamo a parlare di altre cose e poi esce Edo.
Edo: Andiamo?
Io: Ok. Ma dove?
Edo: Al mcdonald's?
Ros: Ok.
Andiamo con la mia macchina al mcdonald's.
Ordiniamo e ci mettiamo a parlare di tante cose.
Non saprei come fare senza di loro.
Ad Edo lo conosco da 6 anni, a Ros da solo 2 mesi ma è già diventata importante e per me è come una sorella.
Mi arriva una chiamata da Lele.
*In chiamata*
Io: Oi bro.
Lele: Ciao Vale! Sei a Los Angeles?
Io: No. Sono a Roma.
Lele: Per tua sorella vero?
Io: Si.
Lele: Ok ci sei andato?
Io: Si e c'erano pure Edo e Ros.
Lele: Ok. Dove siete ora?
Io: Al mcdonald's.
Lele: Ok.
Io: Tu dove sei?
Lele: A casa con Diego, Gian e Tanc.
Io: Se vuoi ci possiamo incontrare al parco tra poco.
Lele: Ok. Invito pure Elena Sofia, Elisa e Giulia?
Io: Si dai.
Lele: Ok. A tra poco bro.
Io: A tra poco.
Chiudo la chiamata e avviso Edo e Ros.
Edo va a pagare ed usciamo.
Andiamo al parco e dopo mezz'ora arrivano i Q4, Elisa, Elena Sofia ed Giulia.
Loro: AO!
Edo: Ahahah tutto di un colpo romani!
Io: Già ahahah.
Q4: Noi si. Loro no.
E&ES&G: Hey!
Ci mettiamo a ridere e facciamo la passeggiata parlando delle nostre vite sentimentali.
Diego e Tanc dicono di amare 2 ragazze che sono in questo gruppo.
Io, Edo e Ros l'abbiamo capito ma gli altri no.
Diego: La mia incomincia con la E.
Giulia: Elena Sofia?
Diego: Non lo dico. E poi Elena Sofia lo sa.
ES: Esatto. Io lo so.
Ros: Io ho capito...
Io&Edo: Anche noi.
Elisa: Tu Tanc?
Tanc: Non si può dire.
Tutti: Dai Tanc!
Tanc: Eh no...
Tutti: Uffa!
Continuiamo a parlare.
Tanc: E tu Vale?
Io: Non posso dirlo...
Edo: Io e Ros lo sappiamo.
Ros: Già.
ES: Anche noi vogliamo sapere.
Ros lo dice nell'orecchio ad Elena Sofia ed Elisa.
Lele, Edo e Tanc lo sanno.
Gli unici che non sanno niente sono Diego, Gian e Giulia.
Si io e Gian avevamo litigato ma siamo tornati amici.
Io: E a te Gian?
Gian: Io non ce l'ho ahahah.
Edo: Non ci crediamo.
Gian: Ok ce l'ho!
Tanc: Uh e chi è?
Gian: Comincia con la E...
Tanc: Oh io ho capito!
Io&Edo&Diego: Anche noi.
Il pomeriggio passa scherzando tra di noi e poi alle 18:30 torniamo a casa.
Torno a casa e faccio dei tik tok.
I fan sanno che sono a Roma perché l'ha detto Marta.
Si fanno le 20:30 e cucino un insalata con la cotoletta e mangio.
Salgo nella mia stanza, mi levo tutto e rimango solo con i boxer e mi addormento.

SOLO NOI / VALARTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora