CAPITOLO 16

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Marta pov's
Mi sveglio.
Scendo sotto e faccio colazione con dei pancake.
Salgo sopra, faccio la doccia e mi metto dei jeans azzurri strappati al ginocchio e una maglietta corta bianca.
Scendo sotto, mi siedo nel divano e guardo un po' di tv.
Scende Valerio stavolta con un pantaloncino della tuta grigio.
Oddio sto per svenire!
Vale: Buongiorno principessa.
Mi dà un bacio nella guancia e si siede accanto a me.
Io: Buongiorno...
Continuo a guardare la tv, si perché se lo guarda gli potrei saltare addosso da un momento all'altro.
Vale: Dormito bene?
Io: Si. Tu?
Vale: Non molto.
Io: Perché?
Mi giro e lo guardo dritta negli occhi.
Vale: Non riuscivo a prendere sonno...
Io: Mi dispiace.
Abbasso lo sguardo.
Vale: Tranquilla.
Io: Ok.
Mi appoggio sul suo petto nudo.
Mi abbraccia e guardiamo la tv.

Vale pov's
Mi sveglio assonnato.
Stanotte ho fatto solo 2 ore di sonno.
Mi era stata mandata una foto di mia sorella in un incidente ed un altra di lei sdraiata sul lettino dell'ospedale con i tubi e l'altre cose attaccate.
Me l'hanno mandata alle 2 e da lì non ho più preso sonno.
Vorrei andare da lei e vedere come sta, magari fargli una visita oppure parlargli mentre lei dorme.... ma non voglio rovinare la vacanza a Marta. Non voglio che torniamo a Roma. Può essere che il tempo che mia sorella si sveglia include molti giorni e quindi dovremmo stare lì per 2 settimane e non tornare più lì.
Non voglio tornare a scuola.
Però non voglio fare nemmeno il fratello stronzo e farla arrabbiare perché poi quando uscirà dall'ospedale mi ripeterà tante volte di essere stato uno stronzo e che invece di andare da lei sono stato qui.
Marta non lo deve sapere.
Mi alzo, mi faccio una doccia calda per schiarirmi le idee e mi metto un pantaloncino della tuta grigio.
Scendo sotto e trovo Marta seduta nel divano.
Io: Buongiorno principessa.
Gli dò un bacio nella guancia e mi siedo accanto a lei.
Marta: Buongiorno...
Io: Dormito bene?
Marta: Si. Tu?
Io: Non molto.
Marta: Perché?
Cazzo... e mo che gli dico?
Io: Non riuscivo a prendere sonno...
Cerco di essere convincente.
Marta: Mi dispiace.
Abbassa lo sguardo.
Io: Tranquilla.
Marta: Ok.
Si appoggia sul mio petto nudo.
La abbraccio.
Guardiamo la TV.
Si fa ora di pranzo.
Marta: Vado a cucinare il pranzo.
Si alza.
Io: Ferma.
La blocco per un polso.
Si gira verso di me e mi guarda confusa.
Marta: Perché?
Io: Perché si. Cucini sempre tu e io non faccio mai niente quindi stavolta cucino io. Tu riposati.
Marta: Ma....sei tu quello che ti devi riposare visto che stanotte non hai dormito.
Io: Vero...Ma le principesse come te non si devono scomodare.
Mi alzo.
Marta: Uffa...eh va bene!
Si siede.
Io: Vado.
Gli dò un bacio nella guancia e vado in cucina.

Marta pov's
Che gentile che è Vale...
È proprio un ragazzo d'oro.
Prendo il telefono e messaggio con le mie amiche.

Valerio pov's
Entro in cucina.
So che mi dovrei sedere e non cucinare visto che tra un momento all'altro brucio la casa pensando a mia sorella all'ospedale ma sono testardo e quindi cucino io.
Prendo una padella e cucino 2 cotolette e delle patate con l'uovo.
Metto il sale e aspetto che si friggono.
Mi siedo nello sgabello nero di pelle.
Aspetta...posso fare che dico a Marta che devo partire per un paio di giorni per una cosa urgente e poi dopo domenica torno qui.
Buona idea!
Lei rimane qui tanto sono solo 4 giorni senza di me.
Prendo 2 piatti di vetro e metto le cotolette con le patate con l'uovo sui piatti.
Apparecchio la tavola e poso i 2 piatti.
Chiamo Marta e intanto mi siedo in uno sgabello.
Lei si siede difronte a me.
Dopo mezz'ora di silenzio imbarazzante mi decido a parlare.
Io: Marta...
Dico guardandola negli occhi.

Marta pov's
Vale: Marta...
Mi guarda negli occhi.
Io: Si?
Alzo lo sguardo dal mio piatto.
Vale: Domani devo partire per Roma.
Io: Cosa? Perché!?
Faccio cadere la forchetta e il coltello facendo rumore.
Vale: Devo fare una cosa urgente. Tranquilla parto domani e domenica torno.
Io: Ok. Non posso venire con te?
Lo guardo con gli occhi dolci.
Vale: No servo solo io per questa cosa.
Io: Ok.
Vale: Sei triste?
Io: No no...
Dico abbassando lo sguardo triste.
Vale: Marta so che sei triste ma...
Lo interrompo.
Io: Non sono triste.
Vale: Invece si. Ti conosco da 2 mesi e so che sei triste perché devo partire e tu rimarrai qui sola per 4 giorni senza di me.
Ha ragione.
Sono triste.
Io: Perché non mi vuoi portare?
Urlo e mi alzo dallo sgabello.
Vale: Non è che non ti voglio portare...
Lo interrompo di nuovo.
Io: E allora cosa?
Vale: Non voglio rovinarti la vacanza. Può essere che per questa cosa ci dovrò stare per tanto tipo una settimana oppure tutto il mese e non voglio che vieni anche tu se no la nostra vacanza è rovinata.
Io: Dimmi cos'è questa cosa urgente.
Vale: No. Ci soffrirai anche tu... È una cosa mia.
Abbassa lo sguardo e mette in bocca un pezzo di cotoletta.
Io: Hai fatto sesso con qualcuno?
Metto le braccia incrociate.
Vale: No.
Io: E allora cosa Vale!?
Gesticolo arrabbiata.
Odio quando non mi vuole dire le cose.
Vale: Niente tranquilla.
Dice abbassando lo sguardo.
Io: No! Tu ora me lo dici!
Gli punto un dito contro.
Vale: NO! È UNA COSA PERSONALE E CI STO MALE IO DA QUANDO L'HO SAPUTO!
Si alza dallo sgabello anche lui.
Io: VOGLIO SAPERLO. NON MI INTERESSA SE È UNA COSA TUA O NO. DIMMELO.
Si siede.
Mi siedo anch'io.
Fa un respiro profondo e poi mi guarda.

SOLO NOI / VALARTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora