Ero ancora fuori casa, a girare per le strade. Avevo bisogno di qualcuno con cui parlare. Pensai a Mia, ma era notte e avevamo lavorato fino a tardi, non volevo disturbarla. Presi il telefono, andai in rubrica e cercai una persona precisa. Premetti il tasto "chiama" senza pensarci due volte.
"Pronto?"
Una voce profonda e assonnata mi risponde"Salve signor Conte, scusi per l'orario, ma sono disperata. Non so più dove andare. Posso venire da lei?"
Non sento risposta. Passa un minuto e mi affretto a parlare di nuovo
"Scusi, l'ho disturbata inutilmente. La ringrazio per avermi rispo.."
Non faccio in tempo a finire la frase che mi dice:
"Ti mando l'indirizzo di casa mia"
"Grazie mille"
Chiudo la chiamata
"Certo, non puoi disturbare la tua migliore amica ma il tuo capo si"
"Ci mancavi solo tu, oh"
"Vabbé vedo che non sei dell'umore, vado"
Mi arriva subito un messaggio, lo apro e vedo che è l'indirizzo. Inizio a correre, sento il cuore martellarmi nel petto. Dopo un po' sento la fatica, e quindi rallento. Dopo più di mezz'ora di camminata, arrivo davanti la casa. Suono, e la porta davanti a me si apre. C'è lui, in tutta la sua bellezza. Si fa da parte per farmi entrare. Una volta dentro, noto la bellezza di quella casa. Stile moderno, mobili bianchi e muri neri. Il rumore della porta che si chiude mi risveglia. Mi giro, e lo guardo negli occhi. Così profondi. Scoppio in lacrime. Lui si avvicina e mi abbraccia. Mi sento così bene fra le sue braccia. Dopo un tempo, per me, troppo breve lui si stacca.
"Sediamoci e se vuoi mi dici cosa ti è successo"
Mi dice lui con voce dolceCamminiamo verso il salotto, e mi indica un divano a l bianco. Ci sediamo e io aspetto un po' prima di parlare.
" I mei genitori mi tengono solo per portare a casa i soldi. Non mi sono mai sentita dire da loro un 'ti vogliamo bene' o un 'siamo fieri di te'. Mio padre è sempre fuori, per fortuna. Mi madre, invece è sempre a casa. Non ha un lavoro e usa i soldi che guadagno per comprarsi la droga. Alcune volte mi chiudo in camera e spero sia solo un brutto incubo. Però oggi non c'è l'ho fatta. Mio padre voleva portarmi con se per concludere un affare. Mi vede come un oggetto. Vorrei scappare, ma non ho il coraggio o le forze di partire e ricostruirsi una vita da sola"
Lui, per tutto il tempo in cui ho parlato, non ha detto una parola. Mi stringeva la mano e mi guardava.
"Mi dispiace tantissimo. Puoi stare qua quanto vuoi, per me non c'è alcun problema. E se senti ancora il bisogno di parlare, io sono qua. Non capisco come si possa fare del male ad una persona come te"
Sento le mie guance andare a fuoco. Mi asciugo le lacrime e gli rispondo
"No, non c'è bisogno. La ringrazio per avermi ascoltato. Ora penso debba levare il disturbo."
Mi alzo ma sento la sua mano che mi afferra il polso.
"Non mi dai nessun fastidio, tranquilla. Davvero, almeno stanotte rimani."
Dopo un po', accetto e restiamo a parlare sul divano. Nessuno dei due ha sonno.
"E tu che studi hai fatto?"
Chiedo
"Ho frequentato il liceo classico, per poi iscrivermi in giurisprudenza. È stato molto difficile arrivare dove sono ora. Ma, sono stati sforzi ricompensati."Sorride. È così bello. Mi sistemo, per stare più comoda e senza accorgermi mi avvicino a lui. Siamo a pochissimi centimetri di distanza. Sento il suo fiato infrangersi sul mio naso. Ma, prima che succedesse qualsiasi cosa, la suoneria del telefono, che mi avvisa che mi è arrivato un messaggio ci distrae. Prendo il telefono e vedo che è Simone
Da:Simo✨
Hey, scusa per l'orario, ma non riesco a dormire. Oggi eri bellissima, e mi sei mancata moltissimo mentre ero a Londra. Spero di incontrarti il prima possibile 💜Sorrido, anche prima che partisse si comportava in questo modo, così non ci do molto peso. Sento Giuseppe alzarsi, sbuffando.
"Dove vai?"
"Vado a prepararti il letto. Io dormirò sul divano"
"No, non c'è bisogno. Dormo io sul diva.. "
Ma lui era già uscito dalla stanza, sbattendo la porta. Ero abbastanza confusa. Che gli era preso?
Author's place
Buon pomeriggio, siamo tornate con un nuovo capitolo. Speriamo vi sia piaciuto
Byeee ♥️
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ℐ 𝓁𝑜𝓋𝑒 𝓊 𝒻𝑜𝓇𝑒𝓋𝑒𝓇
HumorLui, Giuseppe: un uomo dal passato difficile Lei, Emanuela: una donna che vuole essere indipendente Ma non sanno cosa il destino riserverà loro Questa è una storia volutamente Trash quindi leggetela e fatevi una risata