||All monster are human 2||Dylan O'Brien

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MARGOT'S POV
Ero così confusa da non capirci niente. Dylan provava a consolarmi, ma se fosse stato vero? Se fossimo fratelli? Cosa sarebbe successo? Una famiglia? Un incesto? Non lo so. "Forse è meglio che andiamo a casa" mi dice "non voglio tornare da mia mamma". Ed era così, doveva dirmelo subito, evitare di farmi innamorare di lui. "Ho un'idea" mi dice lui titubante. Vedo che fa una chiamata, abbastanza lunga quindi penso che stia raccontando tutta la storia a chiunque ci sia dall'altra parte. "Andiamo da Ian, è da solo e dice che non è un problema". Ci alziamo e iniziamo ad andare da Ian. Vorrei essere più forte, e meno stanca. Arrivati da lui non ci perdiamo molto in discorsi, io mi sdraio sul letto e mi addormento subito. Probabilmente la stanchezza, probabilmente la pesantezza del tutto. Il mio sonno è profondo, contorto, mi mostra una realtà che forse si attuerà.
DYLAN'S POV
Margot si addormenta subito, io non ho un minimo di sonno invece. Vado da Ian per parlare. "Basta trovare la carta dell'adozione e scopriamo la verità" dice Ian preoccupato. "Ho paura, temo che questo sia vero e che la perderò. Lei mi è stata vicina in momenti oscuri così come io penso di aver visto la sua oscurità e di averla un po' fatta svanire. Io la amo Ian, se anche fosse la mia sorellastra, questa cosa non passerà capisci?" La mia testa cade tra le mie mani. Ian mi guarda "andrà tutto bene, ora però devi provare a dormire Dylan. Non fa bene a nessuno dei 2 che tu stia così e lo sai. So che stai di merda, ma lei è fragile e ha bisogno di te". Tutto ciò mi riporta sulla terra. Cosa sto facendo? Non posso disperarmi. Devo starle accanto. Anche perché, se in questi giorni scoprissimo che c'è davvero un legame di parentela che ci unisce, io potrei perderla e non posso. Devo godermi tutto ciò almeno fino al momento della verità e poi lottare per lei. La amo così tanto e così come è, amo le sue fragilità e amo come mi rende dannatamente pazzo. Faccio un cenno a Ian per ringraziarlo e mi stendo vicino a Margot. La abbraccio, la bacio, la stringo. Non importa cosa succederà, lei sarà la mia Margot. L'indomani mi sveglio e trovo lei intenta a guardare fuori dalla finestra. "Buongiorno" le dico sbadigliando. "Sai cosa ho pensato?" "Dimmi" si alza e si siede vicino a me. Mi guarda con i suoi occhioni e mi sorride "fanculo tutto. Andiamo via, partiamo per qualche giorno. Poi penseremo al da farsi. Godiamoci ciò che ci rimane". La guardo attentamente per capire se è impazzita o se è seria. "Sei sicura?" "Se vuoi, se non vuoi rimandare possiamo cercare qualcosa sulle tue origini". Sentiamo bussare alla porta "ragazzi non ho potuto fare a meno di origliare. Se posso darvi un consiglio, andate via qualche giorno. Ci pensiamo io, Bella, Thomas ecc a cercare qualcosa. Forse so dove cercare e cosa cercare", dice Ian. La sua sicurezza mi pervade. "Non è troppo? Mi sembra di chiederti davvero troppo" Ian fa di no con la testa "scherzi? Con tutto quello che state passando? Questo e altro". E fu così che in poche ore, dopo aver preso qualcosa da casa in modo furtivo per non incontrare mamma e zio, ci trovammo in aeroporto. La meta? Firenze.

ALLORA
Ciao a tutti coloro che hanno letto la storia e che hanno continuato a seguirla. Lo so, non pubblico da davvero un sacco di tempo. Questa storia è iniziata ormai 4 anni fa e io sono cambiata tantissimo. So che non è una giustificazione, ma mi sono allontanata tanto dalla scrittura. Con la quarantena ho capito che questo libro andava finito, avevo qualche idea allora e qualcuna adesso, voglio portarlo a termine. Mi dispiace davvero molto. So che molti non se la ricorderanno neanche da quanto tempo è passato. Vi ringrazio e mi scuso ancora ❤️