4. Best Friend's boyfriend

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«Ccosa c'è?» mi chiese Cassandra.

Dallo sguardo che aveva Harry probabilmente sapeva già tutto. Mi squadrava dalla testa ai piedi come se volesse strapparmi il vestitino da un momento all'altro.

«Niente» risposi

«Va be..» disse «comunque lui è Harry, il mio ragazzo.» concluse

Cercai di restare calma, senza iniziare a fare una delle mie solite scenate.

«Harry»

Con cautela strinsi la mano sudicia del ragazzo della mia migliore amica e subito dopo l'allontanai da lui.

«Melissa» «scusate ma ora devo proprio andare al bagno»

Finsi un sorrisino e andai di fretta alla toilette.

Quando uscii andai subito a prendere da bere. Bevvi per tutta la serata.

Dovevo nuovamente andare a fare pipì.

Così mi diressi al bagno, di nuovo.

Scorsi la porta e strinsi la manopola del sapone. Le sfregai ripetutamente e poi le sciacquai sotto la calda acqua che usciva dal rubinetto.

Il sapone ancora scorgava dalla piccola fessura rivolta verso il basso mentre io, mi stavo già asciugando le mani.

Non feci neanche in tempo ad uscire dal bagno che una grande mano mi cinse il braccio, trascinandomi nuovamente all'interno.

«Non provare a parlare..» disse Harry

«Perché? Se no che mi fai?» risi

Mi sbattè violentemente contro il lavandino facendomici sedere sopra. «Ti apro in due»

«Uuh che paura» risi nuovamente

Risata isterica. Eccola. Impaurita come un cagnolino abbandonato dopo esser stato bastonato.

«Vedi questo coltellino?» disse ritraendolo dalla tasca del cappotto «ecco, non serve di certo per tagliare le mozzarelle.»

Mi ritrassi al suo tocco che si posò sulla mia gamba destra.

«E poi non vorrei mai rovinare questo bel visino.» confessò «Questo corpo così perfetto, con queste curve invitanti»

Spinse il bacino contro il mio, tanto che riuscii a sentire l'erezione che cresceva nei suoi boxer.

Mi palpò il seno e gli schiaffeggiai la mano. «Non mi toccare!»

Era bello, ma faceva schifo, era la contraddizione in persona.

Si leccò le labbra. Era così attraente e bello. Fissai ancora per un bel po' le sue labbra, tanto che non mi accorsi neanche che la sua mano stava già palpeggiando il mio seno da sotto il mio vestito. Provai a ritirarmi, ma lui mi fermò.

«Ssh. Ti piacerà, piccola»

I suoi occhi erano così ipnotizzanti che ogni cosa che diceva sembrava la verità.

Un gemito uscì dalle mie labbra quando sfregò il mio capezzolo ormai duro.

Un'ondata di piacere lasciò il mio corpo quando leccò il capezzolo.

Non riuscivo a togliermelo di dosso. La sua bocca era così invitante.

Quando la sua mano raggiunse il mio clitoride, cedetti dal piacere. Cinsi i suoi fianchi con le gambe. Lui iniziò a massaggiarlo, ormai gonfio.

«Ti piace?» chiese

Annuii non riuscendo a parlare.

Nessuno mi aveva mai toccata così.

Avevo bisogno di un contatto maggiore. Quando il medio accarezzò la mia entrata mi lasciai sfuggire un gemito.

«Ti prego» lo supplicai

«Cosa?» chiese

«Ti prego»

«Cosa devo fare?» disse fermandosi

Sapeva che mi stava facendo impazzire e lo faceva apposta a non capire.

«Fammi venire» lo supplicai nuovamente

«Ho il permesso?» rise

«Sì» ansimai «Fammi quello che vuoi»

«Okay»

Infilò il medio dentro di me continuando a massaggiare il mio clitoride mentre io continuai ad ansimare.

Usciva ed entrava. Usciva ed entrava. Sapevo che stavo sbagliando. Ma non riuscivo a fermarmi.

«Sai dove ti sbatterei?» chiese

«Dove?»

«Contro il muro» disse «Sprofonderei nella tua intimità e con colpi secchi ti allargherei questo bel buchino.»

Non potei credere alle sue parole. Così sporche.

Ad ogni parola andava sempre più a fondo.

«Ti farei venire tante di quelle volte che neanche Dio potrebbe mai riuscire a contare»

Continuò a massaggiare il clitoride sfregandolo velocemente, infilando e sfilando il lungo dito.

Più la velocità aumentava e più ero al culmine del piacere.

Stavo per venire.

«E ti riempirei con il mio caldo sperma questa tua patatina invitante»

E in quel momento venni.

«Dio» ansimai.

Infilò la sua lingua dentro la mia bocca e io ricambiai senza neanche pensare alle conseguenze.

Aveva un buon sapore: latte e menta.

Continuai ad esplorare la sua bocca assaporando ogni piccolo millimetro di essa.

Baciava così bene.

Delle immagini di me e Cassie dall'asilo fino ad ora ripercorsero la mia mente e disgustata da me stessa.

'Non dovevo farlo, che stupida!' pensai.

«Hey» sentii una voce e andai nel panico.

Chi poteva essere?

A/S
Ragazze so già che mi odierete per aver interrotto il capitolo proprio ora hahaha.
Comunque è molto, ma molto sporco, io l'avevo detto fin dall'inizio perciò non criticatemi, o almeno se volete proprio farlo con critiche COSTRUTTIVE.
Detto questo vi amo.
Spero che la ff crescerà e vi lascio.
Ciao belle ❤️

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