1.Him

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Il buio mi ha sempre fatto paura.

Come le foglie cadevano a terra schiantandosi al suolo con tale leggerezza che trasmettevano addirittura oscurità.

Quegli alberi così spogli che trasmettevano tanta tristezza quanto quella dell'Autunno.

Mi guardai le dita ormai violacee e gelide e le strofinai un po' per riscaldarle e far si che quell'ormai poco sangue vivo che avevo, scorresse.

«Mamma, hai finito?» urlai.

Il freddo avvolgeva perfettamente il mio corpo quasi come il vestitino che indossavo.

«Mamma sono quasi le quattro del mattino, porca puttana! Ho freddo e anche sonno, ti muovi?!» urlai nuovamente.

Ma niente, come al suo solito non mi rispose.

Ormai la conosco come le mie tasche, quando vuole farti innervosire non risponde e si fa sorda.

«Mammaaa!» strillai «Ma è possibile che ti devi mettere a pulire la macchina alle quattro del mattino? Mi stanno per rapire!» dissi ridendo

Guardai impaziente all'orizzonte per calmarmi un po'.

È così strano come un'ombra possa farmi paura. Vidi una scura figura camminare verso di me. Aveva dei jeans stretti, neri, che si poggiavano perfettamente sul suo bacino. Ai piedi aveva degli stivaletti in pelle neri. Una maglia nera fasciava perfettamente il suo torace.

I capelli erano ricci e folti.

Era sexy, sì, ma non era per niente il mio tipo.

Non sapevo come faceva a stare con le maniche corte.

Io stavo congelando e avevo il cappotto. Sentivo freddo perfino per lui.

Quando alzò il viso vidi come il teschio disegnato sul suo volto sembrò così tanto realistico da farmi paura.

«Mamma!» urlai «Mamma hai finito?»

Lui stava ancora camminando verso di me.

«Mamma ma ti muovi? Cazzo!» strillai in preda al panico.

Non mi rispose, mi giri per guardarla. Era ancora piegata in due cercando di aspirare il più possibile le bricciole.

Mi voltai sentendomi toccare la mano. Me la schiaffeggiai cercando di prendere quello che si dice 'soggetto' che compie l'azione cogliendolo in flagrante.
Ahia!

Solo dopo essermi fatta male da sola, mi accorsi che era una foglia a compiere l'azione di spaventarmi toccandomi.

Mi girai ancora con gli occhi spalancati e cercai il tizio di prima. Non lo trovai. La paura si stava facendo spazio dentro di me, mentre cercai nuovamente il suo spaventoso sguardo.

Vidi una Range Rover nera muoversi. Spiai l'interno dell'auto e subito dopo lo vidi, mi guardò e rise. Delle fossette scavavano le sue guance valorizzando il suo bellissimo sorriso, perché sì, era davvero bellissimo.

I vetri posteriori oscurati confermavano che i colori scuri lo rappresentavano.

Lo fissai ancora per una manciata di secondi prima che sfrecciasse via e scomparisse nell'oscurità.

«Melissa! Sali che andiamo!» disse mia madre.

Mugolai un Mmh e salii nel posto del passeggero.

Che Halloween di merda.

A/S (angolo scrittrice)
Buonasera ragazze, so molto bene che questo capitolo è corto, ma è il primo, racconta dell'incontro tra Melissa (Lily Collins) ed Harry, perciò non ne vedevo il motivo per cui farlo più lungo.

Questa storia magari all'inizio vi sembrerà un po' noiosa, ma sul serio, non lo sarà per molto.
Questa è una fanfiction rossa, con presenza di violenza e atti sessuali, perciò non consiglio ai minori dei tredici anni di continuare, o comunque a persone un po' troppo sante.
Ora vi lascio, e spero vivamente che vi piacerà, aggiungetela alla biblioteca così rimarrete sempre aggiornate.
Ciao Directioners , ve se ama! <3

Sweet DARKNESS.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora