Il primo mattino del nuovo anno la stanza di Veronica era popolata da un ammasso di ragazzi addormentati e sbronzi. La prima a svegliarsi per uno strano rumore, e con un gran dolore di testa, fu Grace; nessuno al di fuori di lei sembrava essersi accorto del continuo picchettio alla porta. Nonostante fosse piuttosto stanca ed il suo aspetto non fosse dei migliori decise di aprire, trovandosi un mazzo di rose davanti a se; un regalo piuttosto gradito, anche se il tempismo non era dei migliori.
L'ingente quantità di fiori non mostrava alla ragazza il volto del fattorino ma, dopo che lui le consegnò le rose, potette notare che dietro a quella magnifica composizione si celava Axel, il quale consegnava personalmente un omaggio a nome della preside e della Rose Academy, alla regina del ballo. Grace non era a conoscenza di questa tradizione, che veniva ormai tramandata da generazioni in quella scuola, secondo la quale ogni anno la reginetta ricevesse un fascio di rose bianche, simbolo dell'istituto. Prima che qualcuno si accorgesse della presenza di Axel nella stanza i due trascorsero vario tempo a dialogare e lui ne approfittò per farle le congratulazioni. Per quanto quella conversazione stesse diventando interessante però il sostituto della preside aveva numerosi impegni e dovette quindi andar via.
Il rumore della porta fece svegliare Robin che si avvicinò incuriosito. Egli aveva compreso solo in quel momento la vincita di Grace e, dopo essersi congratulato, prese per lei il biglietto quasi nascosto tra le rose. Su di esso non vi era alcun mittente, solo quello strano logo della scuola che sembrava esser riportato ovunque ed una frase che poneva in loro numerose domande; sembrava il nome di uno strano libro e l'autrice pareva essere proprio la preside. Avendo controllato ogni singolo angolo della biblioteca, e non avendo trovato alcun riferimento a ciò che cercavano o anche solo al libro della preside, giunsero alla conclusione che ci che volevano non poteva che essere custodito gelosamente dalla stessa Amelia nel suo studio.
Robin e Grace, presi dalla curiosità, decisero di immischiarsi, ancor una volta, in qualcosa più grande di loro. Avevano deciso che sarebbero andati a curiosare nell ufficio della preside per saperne di più, senza perdere nemmeno un secondo. Non avevano messo in conto che però la porta potesse essere chiusa, dovettero quindi utilizzare, rischiano anche di essere visti, il teletrasporto. In pochi secondi si ritrovarono all'interno di quella stanza ed iniziarono a frugare ovunque. Il libro sembrava non essere da nessuna parte ed il tempo iniziava a stingere, dovevano fare in fretta, se fosse entrato qualcuno si sarebbero trovati in guai seri.
Nonostante le numerose ricerche, e il tempo che scorreva velocemente, il misterioso libro sembrava inesistente. Iniziavano a chiedersi, ancora una volta, se si trattasse di uno scherzo. Dal fondo della stanza si udì un chiaro miagolio che portò i ragazzi a girarsi verso quel punto. Robin si mostrò sorpreso a vedere un felino intento a fissarli seduto sulla scrivania, qualcosa nel suo sguardo lo terrorizzava ed il gatto non faceva altro che muovere la coda. Grace, sapendo dell'esistenza di quell'animale, si mostrava molto più tranquilla; nonostante ciò quella presenza li inquietava molto e decisero di porre fine alle loro ricerche per quel giorno.
Robin, essendo a conoscenza dei problemi che nell'ultimo periodo stava riscontrando con i suoi poteri, poiché aveva già utilizzato il teletrasporto non molto tempo prima, per facilitare lo spostamento, decise di dirigersi verso l'uscita. Inspiegabilmente uno strano libro si materializzò in prossimità della porta ancora chiusa e, con molta esitazione, Grace si accovacciò per prenderlo, notando che la copertina molto rovinata non permetteva loro di decifrare il titolo. Per capire di cosa si trattasse iniziarono a sfogliarne le pagine, sembrava un'opera abbastanza antica, scritta a mano e ad una prima occhiata la grafia sembrava familiare. Nelle prime pagine scorsero il nome dell'autrice che era proprio, come citava il bigliettino, la preside. Successivamente c'era scritta l'introduzione, sbiadita ma che ne consentiva comunque la sua lettura. Le parole, lette con il tono incentro di Grace, risuonavano in tutta la stanza.
"Due famiglie, una guerra e la fine di un amore, queste sono le parole che descrivono meglio la storia da me raccontata, a cui personalmente ho preso parte.
La mia lunga esperienza mi ha portato a questo punto, a scrivere le mie memorie che sembrano stiano svanendo nel tempo. La nostra deve essere una storia narrata, le nostre proli devono avere la possibilità di conoscere di quali crimini la mia gente si è macchiata, per evitare che la storia si ripeta.
Tragedie, sangue, distruzione e gelosia hanno portato alla lenta e dolorosa fine della casata dalla rosa rossa.
Noi della casata dalla rosa bianca, che tanto ci battevamo per la libertà, abbiamo finito per macchiare il nostro nome e simbolo, che resterà insanguinato per molti secoli."
Finalmente lo avevano trovato, stavano per scoprire a cosa si riferissero tutti gli strani indizi.
Il docile animale, che fino a quel momento sembrava volesse solo guardare, decise di saltare giù dalla scrivania e di iniziare a soffiare contro la porta. Qualcuno stava per entrare in quella stanza ed i due non avevano la possibilità di nascondersi, l'unica opzione valida era il teletrasporto.
Durante il viaggio qualcosa andò storto, il ragazzo aveva perso il controllo ed i suoi poteri avevano preso il sopravvento. Furono molti i luoghi i cui si teletrasportarono prima di arrivare nella stanza di Veronica dove, per la stanchezza, Robin cadde sulle sue ginocchia e si accasciò al suolo.
Grace lo soccorse e, con l'aiuto di Caleb, lo adagiò sul letto.
I dubbi e le preoccupazioni erano sempre di più ma solo una cosa ora frullava nella testa di Grace: avevano perso il libro.
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Rose Academy
Romance"Ci chiamavano mostri, ci definivano diversi, ma in fondo era solo perché ci temevano e non sapevano che un giorno ci saremmo ribellati." -Charlotte Lancaster Charlotte Lancaster era una donna che aveva tutto dalla vita, era sposata con un uomo ricc...