Capitolo 2

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«Da dove venite?»,mi domanda il ragazzo asiatico.

«Manhattan»,rispondo addentando il panino. Noah e Sam scherzano su chi deve tirare prima la monetina per fare uscire testa o croce,perché Noah vuole pagare la sua cena ma lei non vuole.

«Carino come posto.» risponde mentre apre la lattina per poi portarsela alle labbra.

«Abbastanza,solo che è troppo rumorosa e un po' di calma non si trova quasi mai.»

«Capito,quindi voi siete al primo anno di college?»

Annuisco mentre mastico un pezzo di panino.

«Matricole alla riscossa! Un po' come il trio di Hogwarts,sempre tra i guai!»,mi porto subito la mano davanti alla bocca mentre rido perché ho ancora il cibo in bocca.
Bevo subito la mia bevanda per mandare giù il boccone perché mi sembra di aver ingoiato una pietra.

«Penso proprio che diventeremo buoni amici tu ed io!» esclama ridendo facendomi cenno di sì con la testa.

«Ti piace la saga di Harry Potter?» domando.

«Sì,assolutamente! Se entri in camera mia ho la libreria piena di ogni edizione,ovviamente tutte complete! E non immagini neanche che cos'altro ho!!!» esclama entusiasta.

«Allora voglio senz'altro vedere la tua camera.» gli dico entusiasta anche io.

Continuiamo così la serata parlando del più e del meno. Ho saputo che lui ha genitori italiani,cioè è nato in Italia però ha origini straniere. Ha la camera più bella di sempre con trofei e addirittura un formato piccolo della Nimbus 2000. Pareti tappezzate con tutte e quattro le bandiere delle case di Hogwarts. Qualsiasi cosa riguardante Hogwarts,lui c'è l'ha.

Adesso sono nella mia stanza che guardo un film alla tv. Devo ricordarmi di installare Netfilx e altri.

Però penso andrò a dormire non solo perché sono stanca,ma anche perché è tardissimo.
Bussano alla porta ed è Sam. Apre lentamente e sbuca fuori con la testa,mi guarda e poi sorride. «Sei sveglia!» esclama sussurrando.
Annuisco arricciando le labbra. Entra e si viene a mettere sul letto con me.
«Cosa c'è Sam?» domando notando che si comporta in modo strano.

«Ho sentito un rumore strano. Lo so,adesso mi darai della bambina. Ma non conosco questa casa,quindi stasera dormo qui.» dice frettolosamente e riprende fiato.
Rido,«Okay»

«Tu ridi eh?» domanda alzando un sopracciglio.
Rido ancora di più e poi esclama: «Lo sai che ti voglio bene! Ora però andiamo a dormire ho troppo sonno per restare ancora sveglia.»

«Che stronza...va bene buonanotte.» si infila sotto le coperte e si gira di schiena.
Sbadiglio e mi copro con la coperta fino alla testa,subito dopo mi addormento.

                                                                   *      *      *

È martedì,oggi comincia l'università io e Sam siamo all'entrata è grandissima a dir poco bellissima. U.C.L.A.-Università della California di Los Angeles. Meravigliosa. Sul piano terra e primo piano degli archi grandi e alti metri fatti in pietra,che costeggiano sulla facciata del campus,li sorpassiamo ed entriamo nell'edificio. Orde di studenti ci sorpassano quasi prendendoci in pieno,gli schiviamo ed usciamo inermi da lì. Passiamo dalla segreteria aiutandoci con la mappa scolastica,c'è già una lunga fila quindi ci mettiamo in coda ad altri studenti e aspettiamo il nostro turno...neanche fossimo ad un supermercato.

«Ma quanto ci mettono sti babbei? Non siamo mica ad un supermercato!»,Sam sembra avermi letto nel pensiero,mi scappa un risolino e lei mi guarda di sottecchi «Ti sembra il momento di metterti a ridere?»,sembra abbastanza agitata.

Un amore senza fine 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora