L'uomo del treno

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Bacheca Facebook di Sara.
Lunedì 5 dicembre, ore 20:00:

"Stamattina sul treno mentre ero in viaggio per recarmi a lavoro, uno strano tizio mi fissava con insistenza.
Era un tipo insolito.
Quello che mi turbava non era tanto il suo aspetto fisico.
Uomo di mezza età calvo..Media altezza e magrissimo. Occhi vitrei e cerchiati da profonde occhiaie.
Il suo colorito era mezzo grigiognolo... Come se fosse avvizzito dentro.
Indossava un cappotto verde lungo, completamente chiuso. E totalmente consunto. Logoro.
Le scarpe di cuoio marroni erano lucide.. Limpide, sembravano nuove di zecca.
Quando mi sono alzata per recarmi verso l'uscita alla mia fermata, si è alzato di scatto e mi ha raggiunto.
Nel treno c'era molta gente, molti intorno a me si apprestavano ad uscire.
Ho avuto una sensazione di repulsione mista a paura tremenda.
Si è avvicinato sussurandomi qualcosa di incomprensibile nell'orecchio..Strattonandomi il cappotto e afferrandomi il braccio sinistro.
La gente spingeva per uscire e per entrare...
Mi sono fatta spazio,riuscendo ad allontanarlo.
Ho fatto le scale con il cuore in gola.
Mi sono girata più volte per controllare se mi stesse seguendo.
Dello strano tizio nessuna traccia.

Durante la giornata lavorativa l ho completamente rimosso dalla mente.
Stasera quando sono rientrata a casa, mentre sfilavo il giaccone, nella mia tasca sinistra ho trovato una scatolina rossa completamente chiusa da diversi giri di nastro isolante...
Ho ricordato il tizio e la calca nel momento di uscire.. Deve averlo fatto cadere di soppiatto nella mia tasca...
Ora non so se aprirla...."

Stesso giorno.
Ore 23:00:

"Non riesco a prendere sonno.
Non riesco a destare i miei pensieri da quegli occhi.
Mi fissano ancora, anche se non sono più dentro quel treno.
Sento il loro peso addosso, nella calma della mia camera da letto.
La scatolina è sul mio comodino.
Ogni tanto la guardo, ogni tanto faccio per aprirla..
Sono curiosa.
Ma la mia prudenza avverte il pericolo.
Devo disfarmene.
Domani mattina la getterò via, con lei spero che sparirà anche questa inquietudine."

Bacheca di Sara.
Martedì 6 Dicembre, ore 14:00:

"Poco fa ero seduta nella tavola calda dove è mio solito fare pausa pranzo.
Ero intenta a gustare le mie verdure grigliate, quando ad un tratto un rumore fragoroso mi ha distolto dalla portata.
Fuori il locale di nuovo lui.
L'uomo dal cappotto verde era lì, e sbatteva i pugni contro il vetro urlando parole che a me giungevano a stento.
Avrei voluto alzarmi e gridargli di lasciarmi in pace.
Avrei voluto tirargli la scatolina che tenevo nella tasca.
Ma i ragazzi del locale lo hanno allontanato in fretta.
Lui se n'è andato senza fare storie.
Non sono riuscita a finire il pasto.
Ho pagato e sono uscita fuori.
All'esterno l'aria era fredda e cristallina.
Un brivido mi ha attraversato la nuca scendendo giù, lungo la spina dorsale.
Ho messo il cappuccio e tirato fino a su la zip del cappotto.
Il cielo sgombro da ogni nuvola, si ergeva immenso e celeste sopra di me.
Per le strade foglie cadute da tanti toni di arancione.. Gli alberi ormai spogli....

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