Giorgio POV
Eravamo finalmente riuniti. Nulla poteva andare storto, vero? Almeno questo era quello che credevamo. O meglio, che credevo io..
Andammo a dormire, la mattina seguentr io mi alzai più tardi. Appena aprì gli occhi sentì persone litigare. Ancora assonnato, mi alzai e uscì dalla tenda. Cico e Strecatto stavano litigando. Alla loro destra, c'era una.. ragazza dalla pelle viola? Appena mi notò mi guardò attentamente dal basso verso l'alto, e giuro che potevo vedere un ghigno formarsi. Ritornai a guardare la scenata che Strecatto e Cico stavano facendo.
Terza persona POV
- È MIA AMICA!
Stre disse, completamente infuriato dall'attegiamento dell'amico contro la ragazza viola. Probabilmente Cico si stava comportando male con lei.
- LA TUA "AMICA" HA TENTATO DI UCCIDERMI.
Rispose a sua volta Cico, cercando di tirare fuori tutte le parole bloccate in gola. Ricordandosi ancora la sensazione di quell'ago così vicino alla sua gola, mentre lei se la rideva dalla finestra della stanza.
- Non lo farebbe mai, lei è buona..
Cico alzò un sopracciglio. A questo, Stre continuò.
- Mi fido di lei. Lei mi ha aiutato.
- Non penso che tu ti sia mai fidato di qualcuno in così poco te-
- Mi spiace, Cico ma Stre ha ragione. Fidiamoci di lei, non costerà nulla.
Lyon lo interruppe. Cico la odiava ogni secondo di più, ma i suoi amici non lo credevano. Era visibilmente infastidito e le lanciò un'occhiataccia. Ma la cosa che disse Strecatto gli spezzò il cuore.
- Forse non ti avrei dovuto salvare, l'altro giorno.
Grazie a quella frase, sentiva gli occhi lucidi dalla pressione, però ebbe il coraggio di dire una cosa che a Strecatto avrebbe fatto lo stesso effetto.
- Hai ragione. Non mi avresti dovuto salvare. Non avresti dovuto.
Voleva prendere le cose dalla tenda, ma si ricordò che non aveva assolutamente niente. Quindi quasi subito, andò via dall'accampamento. Sentiva i suoi 'amici' urlare il suo nome. Ma ora non sapeva nemmeno se chiamarli più così. Quello fu un errore. Perchè non sapeva cosa sarebbe successo.
.
.
.Giorgio P.O.V
[Saturday, 3 AM.]
Non ero ancora riuscito a dormire. Non dopo che Cico se ne è andato. Stre era affranto. Si pentiva delle parole che gli aveva detto, ma per qualche motivo credeva ancora alla ragazza viola chiamata Kahla. Mi ricordo ancora come lei mi aveva guardato: sembrava volesse uccidermi. Dopo un po' sentì dei passi farsi più vicini, sempre più vicini e infine il buio prese controllo della mia vista...
Mi svegliai incoscente, in una stanza. Era uguale a come l'avevano descritta Mario e Cico. Solo che c'era un mobile, un unico mobile: un tavolo, con sopra una siringa e qualche strana pozione che sembrava letale. Osservai attentamente tutto per cercare di trovare qualcosa, e vidi una finestra. Poi vidi lei. La ragazza che TUTTI avevano creduto. Quella che ha mentito a tutti noi. La vidi girarsi di lato e dire qualcosa, subito dopo uno scienziato entrò. Era esattamente come l'avevano descritta, solo che ero io a viverla. Sapevo che quel coso non era uno scienziato ma probabilmente un mostro. Iniziò ad avvicinarsi al tavolo e prendere la siringa, per poi inserire la pozione. Sgranai gli occhi, no, non poteva succedere. Non avevo forza di liberarmi, quindi dovetti lasciarmi andare. Sì avvicino a me, lentamente. Pensando che io mi sarei dimenato. Appena fu abbastanza vicino mi guardò da piedi a testa, e infine, lentamente, avvicinò l'ago ad un braccio, facendolo entrare lentamente. Urlai non so quanto forte, finquando tutto non si fece nero. Non riuscivo a vedere, non riuscivo a percepire.. nemmeno a respirare. Ma riusivo a muovermi e udire. Anche se non potevo vedere potevo immaginare la faccia di disprezzo, credendo fossi morto, da parte di Kahla.
- Portatelo via.
Strinsi i pugni. No. Non potevo morire in quel momento. Con non so quanta velocità, mi riuscì a togliere le manette e dare un pugno allo scienziato. Ero addirittura stupefatto da quello che avevo fatto io.. pensate!
La porta era chiusa, quindi l'unico passaggio era dalla piccola finestrella che mandava alla stanza dove Kahla stava entrando in panico. La sua espressione mi faceva ridere. Con un calcio,la finestra si ruppe e da lì iniziai a correre come un matto. Realizzai che, nemmeno erano passati 4 secondi ed ero già fuori. Kahla mi stava rincorrendo. Aveva paura.. di essere scoperta. Ma ora sapevo com'era davvero. Voleva fare test su tutti noi. Di poteri diversi.. corsi, in letteralmente un minuto all'accampamento. Mamma mia se avevo fame. La distanza era di almeno 10 chilometri e io l'avevo superata come se fosse un solo metro! Anche gli altri furono stupefatti di vedermi subito lì. Mi iniziarono a fare un sacco di domande, ma erano quasi tutti commenti sul mio "superpotere". Io limitai solo a dire un semplice:- Ho fame.
Alex, stupefatto, chiese:
- Ma quanto cavolo hai corso?
- Sicuramente più di te tutte le volte che sei andato a correre.
-Vabbè, quell è ovvio.
Poi partirono le risatine, eccetto da parte di Lyon, che disse:
- Ma Kahla?
Appena pronunciò il suo nome lei corse affaticata lì.
- S-stavo cercando di trovare Cico!
Borbottai "Sì certo.."
- Giorgio! Quante volte di ho detto di non borbottare?
Disse Lyon, ridendo.
Anche io accennai un sorriso.CICO POV.
Ero stato uno stupido. Non solo avevo lasciato i miei amici ds soli, ma ora non avevo nessuno. Ero da solo, con me stesso.. o almeno credevo. Finchè qualcuno non mi prese da dietro, trascinandomi via bruscamente. Un po' dopo, senza nemmeno accorgermene, mi ritrovai di nuovo su quella stupida sdraio. Poteva essere qualunque ora, lei, con un ghigno, si avvicinò.
- Bene, spero che ora tu non voglia rivelare i miei piani a tutti.. Cico.
Rimasi in silenzio e la guardai. non dissi assolutamente niente.
- Gatto ti ha mangiato la lingua? Vediamo allora.
prese velocemente una siringa.. oh no. Ero nella stessa situazione dell'altra volta. Guardai la porta, ed era barricata da lastre e lastre di ferro. Guardai nuovamente Kahla avvicinarsi, per poi, ad un tratto, infilare l'ago dritro al mio collo. Ora non c'era davvero via di scampo. il mio collo bruciava all'impazzata. Non volevo più niente ma tornare a casa, non riuscì più a controllarmi quando lanciai un grido più forte di quelli che faceva Alex.
Tutto ad un tratto, non sentì più l'ago nella gola. Quando aprì gli occhi mi ritrovai le facce di Stre, Stefano e Mario davanti guardarmi come se fossi un fantasma. Guarai le mie mani e non ero più legato a quel maledetto lettino. mi alzai di scatto ed osservai il paesaggio. Era esattamente l'accampamento.
- Sei- Sei comparso a caso.. dove sei stato?
Mi chiese Stre. Lo guardai negli occhi, quasi arrabbiato.
- Vallo a chiedere alla tua amichetta.
Mi alzai, poi corsi nella mia tenda, ormai, quasi casa mia. Subito pensai cosa aveva detto.
"Sei comparso a caso"
Ricordo solo che pensavo di voler tornare all'accampamento.
Il liquido della siringa.
No.. non poteva essere, vero? Ad un certo punto voletti provare. Pensai a Strecatto: era l'unica cosa che mi veniva in mente. Mi concentrai al massimo.
- Ma cosa..-
Aprì gli occhi, realizzai che ero sopra di lui. Avevo.. ho. Ho veramente dei superpoteri!
![](https://img.wattpad.com/cover/218043567-288-k121403.jpg)
STAI LEGGENDO
𝓤𝓷𝓪 𝓹𝓻𝓸𝓫𝓵𝓮𝓶𝓪𝓽𝓲𝓬𝓪 𝓪𝓿𝓿𝓮𝓷𝓽𝓾𝓻𝓪 | 𝚆𝙶𝙵
Aventura----------------------------- "𝚋𝚎𝚑 𝚊𝚕𝚕𝚘𝚛𝚊?" "𝙲𝚘𝚜𝚊?" 𝙲𝚊𝚙𝚒𝚛𝚊𝚗𝚗𝚘 𝚖𝚊𝚒 𝚌𝚑𝚎 𝚕𝚊 𝚌𝚊𝚞𝚜𝚊 𝚍𝚒 𝚝𝚞𝚝𝚝𝚘 𝚜𝚎𝚒 𝚝𝚞?" 𝙻'𝚎𝚜𝚜𝚎𝚛𝚎 𝚜𝚘𝚛𝚛𝚒𝚜𝚎 𝚕𝚎𝚐𝚐𝚎𝚛𝚖𝚎𝚗𝚝𝚎. 𝙶𝚞𝚊𝚛𝚍ò 𝚒 𝚛𝚊𝚐𝚊𝚣𝚣𝚒, 𝚏𝚒𝚗𝚊𝚕𝚖𝚎𝚗𝚝�...