C'era una volta una stella.
Era la più luminosa del firmamento ed ella danzava e danzava senza mai fermarsi.
Nel movimento trovava quella libertà e spensieratezza di cui non poteva fare a meno. Sembrava che nuotasse con fluidità nell'infinito cosmo.Lo spazio era la sua casa, non aveva bisogno di niente poiché, nel nulla, aveva tutto.
Si muoveva con grazia attorno agli altri corpi celesti e ciò non faceva altro che aumentare la sua bellezza.
Tutti gli altri astri del cielo invidiavano il suo fascino e la sua leggiardia. Si chiedevano come poter essere come lei, e si interrogavano sul motivo di tale splendore.
Era talmente bella che al suo passaggio gli umani esprimevano desideri d'amore e di libertà, distesi accanto alla persona amata.
Brillavano gli occhi a chiunque la osservasse.Si fermava tra cielo e mare, si specchiava sull'acqua e si sentiva libera. Non desiderava altro che vagare in eterno accompagnata dal suo scintillio.
Ma una notte, mentre volteggiava nel cielo, perse l'equilibrio e cadde, precipitando rovinosamente sulla terraferma.
La stella non perse la sua luminosità e la sua bellezza ma giaceva immobile conficcata nel terreno. Lo schianto sulla terra aveva diviso il corpo dell'astro in due metà quasi perfettamente identiche.
Passò la notte e passò il giorno, la pioggia e il sole.
Diversi animali piumati si erano fermati ad osservare la stella. Meravigliati della sua presenza si chiedevano come mai una stella così bella si trovasse nel loro mondo terreno. Tuttavia si sentivano tristi poiché tale bellezza era divisa da una crepa che percorreva la stella verticalmente dall'alto al basso.
Poi una sera il bagliore della stella aumentò notevolmente. Diventò così luminosa che quasi non si vedeva che era divisa in due parti.
Successivamente e gradualmente il bagliore si dissolse e con esso anche il corpo della stella.
Due bambine si guardarono negli occhi, si presero per mano e iniziarono a camminare lungo il prato, illuminate unicamente dal chiarore della luna.
I cuori nei loro piccoli petti battevano all'unisono.
Non avevano avuto bisogno di pensare. Facevano ciò che facevano perché era ciò che dovevano fare. Non c'era nessuna spiegazione nella loro naturalezza.
Erano unite da un legame così sottile ma allo stesso tempo così indistruttibile, e lo sarebbero state per l'eternità.
Il loro posto era proprio quello: l'una accanto all'altra.🌈🌈🌈
Angolo autrice
Ciao a tutti.
Come vedete questa è una one-shot estremamente breve.
L'ho scritta diversi mesi fa e ho deciso di riscriverla per adattarla e pubblicarla.
Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate (si accettano critiche, ovviamente solo se costruttive).
Se questa breve storia vi è piaciuta allora vi consiglio di leggere una (o anche tutte) le altre mie one-shot che potere tranquillamente trovare se date un'occhiata al mio profilo.
Un abbraccio.~ Emma
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Nate dalla Stessa Stella [ONE-SHOT]
Short StoryDue bambine si guardarono negli occhi, si presero per mano e iniziarono a camminare lungo il prato, illuminate unicamente dal chiarore della luna.