Capitolo 6 - Orgoglio e James Potter

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Il giorno dopo

James' POV

-"Dev'essere uno scherzo..avanti la Evans non può essere fidanzata. Sta sempre da sola, o accompagnata dai libri. Se questa storia fosse vera, il mio piano potrebbe fallire"- penso nella mia mente, poi ritorno a scarabocchiare sui bordi del quaderno degli appunti di erbologia.
Ricevo una gomitata improvvisa
-"Che c'è Remus??!"- tutti quanti si girano verso di me, tutti tranne Evans che nonostante sia seduta al banco davanti al mio, non esita a rimanere impassibile.
-"Ti ha chiamato la professoressa, devi andare a prendere il tuo compito"-
Mi alzo, raggiungo la cattedra e ritiro il compito, assicurandomi di coprire il voto con la mano fino a quando non ritorno al mio posto.

-"B-!Sono un grande!"- batto il cinque a Remus ed entusiasta prendo un pezzo di carta e scrivo un bigliettino che poi lancio al banco davanti

-"Ehi Evans, B-, tu quanto hai preso?"-
La ragazza dai capelli rossi non si gira, ma con sorpresa ricevo un bigliettino in risposta

-"A+"- scritto con il suo solito tono serio.

-"La tua solita fortuna, presto sarò più bravo di te"- ghigno

-"Come vuoi tu"- risponde freddamente

La conversazione entusiasmante finì in meno di trenta secondi. Tempo record.

-"Pss"- la chiamo con una voce sottile cercando di non farmi sentire da tutto il resto della classe, ma sfortunatamente ha ripreso a fare come il suo solito, preferendo ascoltare la lezione piuttosto che me; così le tiro un altro bigliettino colpendole la mano appoggiata delicatamente sul banco di legno.

Con aria seccata lo apre

-"Girano voci che esci con qualcuno"-

-"E a te cosa importa?"-

-"Sono solo molto curioso"-

-"E sai anche che non risponderò alle tue domande"-

-"Finora l'hai fatto"- scrivo, mentre un sorriso mi spunta spontaneo sul viso. Non potevo credere che stavo "parlando" con lei senza ricevere un libro in testa.

Legge il bigliettino e poi si gira.
-"Ora basta Potter, non ci parlo più con te"-
-"Ma lo stai facendo. Ora"-
-"Perchè sei così irritante!?"-
-"Perchè mi piace la tua faccia quando sei arrabbiata"-

-"Potter. Evans. Avete concluso la chiacchierata?"- interrompe la Sprout
-"Si ci scusi professoressa"- dice Lily
Subito dopo riprendere a spiegare, e continua a riprenderci per altre sei volte

-"Noi non abbiamo ancora finito la nostra conversazione Evans"-
-"Ho detto smettila!"- mi sgrida bisbigliando, ma l'orecchio della Sprout evidentemente funzionava ancora troppo bene per far finta di non aver sentito che stavamo ancora parlando

-"Potter, Evans! Siete in punizione. Alla fine di questa lezione passerete tutto il pomeriggio, fino al momento della cena, a: riordinare l'aula e a dividere le pergamene con le peculiarità delle piante in ordine alfabetico."- riprende fiato dopo aver parlato senza respirare

-"Ma aspetti io"-
-"Non voglio sentire scuse, e vi terrò d'occhio"- dice alzando il tono di voce

La tortura finì ma solo per gli altri..per noi era appena iniziata

-"Questa me la paghi, sul serio"-
-"Seriamente Evans, è solo una punizione"-
-"Beh si da il caso che non ne abbia mai avuta una in sette anni di scuola"-
-"Stai scherzando vero?"-
-"Certo che no"-
-"Beh..ora sai cosa si prova ad averne una"-
-"Quando usciremo di qui, ti ritroverai all'interno di una tomba, cosi proverai come ci si sente ad essere morti"- dice sarcastica, credo.
-"Sul serio, ti arrabbi così tanto per una punizione? Sai molte ragazze pagherebbero per passare l'intero pomeriggio da sole insieme a me"-
-"Come fai ad essere cosi arrogante?"-
-"È un dono"- rispondo di scatto, e lei si poggia una mano sulla fronte
-"E comunque non ti metterò in una tomba per questo"-
-"E allora per cosa?"-
-"Perchè dal primo anno che abbiamo messo piede in questa scuola, hai reso la vita impossibile a me e ai miei amici. Scherzi e incantesimi di tutti i tipi, prese in giro, punizioni. Io non ce la faccio più! Mia sorella non mi parla da anni e questo mi fa soffrire tanto, pensavo che una volta qui ad Hogwarts mi sarei sentita a casa, ma poi arrivi tu che ti comporti così...sono poche le persone che mi capiscono veramente qui"-
-"Io, io non"-
Mi interrompe con un segno di mano ed io rimango lì a guardarla senza più aprire bocca, proprio come uno...stoccafisso; non avevo mai visto questo lato di lei. Non pensavo avesse avuto una vita del genere.
In quel momento mi sono sentito così stupido.

Questo è stato il primo momento in cui non abbiamo litigato, è stato...strano.
Il pomeriggio è passato velocemente ed era ora di cena, così insieme ci avviamo verso il tavolo della nostra casata, dove i nostri amici rimangono sconvolti nel vederci insieme senza che nessuno ammazzi l'altro.

D'improvviso un'insolito richiamo dal Professor Silente. Questa volta però era per tutti gli alunni del settimo anno. Nessuno escluso. Deduco sia una cosa importante.
Così ci rechiamo in una stanza che possa conterci tutti.
Silente entra con camminata veloce, sembra molto preoccupato e fissandoci negli occhi inizia a parlare

-"Vi ho condotti tutti qui perché la situazione si sta aggravando. Non c'è più tempo da perdere"-

Opposti - James Potter E Lily Evans Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora