Capitolo 8 "Calore"

16.2K 915 117
                                    

Era la vigilia di Natale ed io me ne stavo nel mio letto a bere e guardare fuori dalla finestra da qualche giorno ormai.
Dopo aver raccolto tutte le mie forze, mi sollevai dal letto e mi feci una doccia veloce, per poi chiamare Eric.

“Pronto?” rispose.

“Stronzo...”

“Ehi Jake! Perdonami, era una questione di lavoro. Mi dispiace, non volevo lasciarti solo così all'improvviso...”

“Fanculo le tue scuse, tu hai dato le chiavi di casa nostra ad uno psicopatico.”

Rise ed io allontanai il telefono dall'orecchio, strizzando gli occhi: ero così ubriaco che ogni minimo rumore rimbombava nella mia testa.

“Sei minorenne, non potevo abbandonarti completamente.”

“Anche Jason lo è. ”

“Lui è più responsabile e fra qualche mese compierà 18 anni.”

“Ti odio. Domani è Natale, perché dovete sempre mettere il lavoro davanti a tutto?! Vi odio! Te, mamma, papà e Mercy. Andate a farvi fottere!” riattaccai.

Sprofondai nel divano e chiusi gli occhi. Il telefono squillò a vuoto per qualche minuto.

Mi svegliai la mattina dopo. Era Natale. Fuori nevicava. Presi la giacca ed uscii. Camminai per tutta la mattinata. Le strade di Londra erano quasi deserte, si trovavano tutti a casa con le loro famiglie, tranne me. Ero stanco di essere il ragazzino della famiglia ricca, costretto a passare le festività da solo.

Tornato a casa andai in sala ed iniziai a guardare un programma noiosissimo. Dopo un po' di zapping lanciai il telecomando a terra ed uscii nuovamente, senza una meta precisa e dimenticando di prendere una giacca. Il freddo mi travolse dalla testa ai piedi, così iniziai a correre. Intorno a me non c'era nessuno. Ero solo.
Ormai sfinito, mi sedetti a terra, appoggiando la schiena sulla vetrina di un negozio di alimentari. Avevo le mani congelate e come se non bastasse, iniziò a piovere, una pioggia leggera, ma abbastanza fredda da farmi tremare. Era Natale, stava piovendo ed io iniziavo a non sentire più il mio corpo a causa della temperatura. Poi un calore improvviso mi avvolse, facendo sparire il dolore.

Jake e Jason | Come un uraganoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora