Pensieri

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Non riuscivo a mettere a fuoco ciò che vedevo, sentivo delle voci, avevo freddo e ricordavo poco che niente di quello che era successo.

"Credo si sia svegliata"

Una voce calma, tranquilla, mi faceva sentire bene, credo fosse quella di kaede.

"Hisui ti senti bene? Sei molto pallida"

Un'altra voce, un po preoccupata ma bella, di tono basso, questa volta credo sia rantaro.

Poco a poco riuscì a riprendere piena coscienza, ero in un un'infermeria, con tante coperte e con i miei amici vicino.

Arrivò mikan a misurarmi la pressione e dopo mi portò un pasto caldo, una ciotola di ramen, me lo faceva spesso mio fratello prima che partisse per l'America.

Vorrei che fosse qui, sono molto legata a lui, mi manca tanto.

Tornai alla realtà, accanto al mio lettino si trovavano Kaede,Rantaro, Ouma e saihara.

La bionda si buttò tra le mie braccia,le lacrime salate scendevano dai suoi occhi lilla, era così preoccupata.

"Avrei dovuto impedirti di andare lì, sono stata stupida"

Mi resi conto che ero io quella ad aver fatto la cazzata,odio quando qualcuno deve essere triste per me, soprattutto se quel qualcuno è una persona che ti è vicina durante un gioco di omicidi.

"Smettila non dire così, sono stata io l'imprudente ma ora non commetterò più questi errori"

Feci un piccolo sorriso, e la vidi più tranquilla. Saihara sembrava essere sollevato, kaede non aveva fatto altro che essere preoccupata mentre ero incoscente.

Una persona che attirò la mia attenzione però fu Ouma, era stato sempre in silenzio, non disse una parola, niente di niente, finchè non uscimmo per andare nei cottage.

Andai ancora nel suo, camminavo un po lentamente, sentivo le gambe deboli, come se non le avessi.

Mi sdraiai sul letto, sembra strano ma l'unica cosa che volevo era dormire.

Rantaro andò a farsi una doccia e rimasi da sola con Kokichi, in un silenzio imbarazzante di ben 5 minuti.

"Cosa farai?"

"Come?"

"Intendo, avete una relazione no? Cosa farai a riguardo"

Aveva un tono freddo, è diverso dal solito, mi mette quasi a disagio.

"Non abbiamo proprio una relazione, e comunque non ne ho idea, non voglio di certo pensarci ora"

"non ti sto dicendo di pensarci ora, ma prima lo fai meglio è, lo dico per te"

"Ouma che succede?"

"Uh?"

"Si insomma, sei strano, sei troppo serio per i tuoi canoni"

"Sono solo preoccupato ok? Avrebbe potuto ucciderti, e potrebbe capitare anche agli altri, e a me!"

Tremava, le sue guance diventarono di un rosso cremisi, la pelle era bagnata da goccioline di sudore, il respiro era corto, stava avendo un attacco di panico.

Senza penzarci due volte lo abbracciai, mi è capitato di avere qualche attacco di panico in passato e un abbraccio di una persona fidata mi tranquillizzava.

Dopo un po sembrava essersi calmato.

"Grazie"

"Figurati, so che è una brutta situazione,ma non dobbiamo pensare in negativo, se no diventermo pazzi nel giro di due giorni"

Non Solo Un Gioco	[danganronpa Ita] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora