Capitolo IV " LA PARTENZA"

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15 dicembre 2004

Era mattina e con Benjamin ci eravamo dati appuntamento nel ormai nostro cafè.
Quando Benjamin entrò iniziai a ridere a crepapelle. Si era vestito al buio, non ce la feci e risi per tutto il tempo. Calzini di SpongeBob, scarpe diverse, camicia bianca da donna e pantaloni bordeaux.

<<Beh dai guarda il lato positivo ho appena trovato il soprannome per te pagliaccione Ahahahah. Ma cosa hai combinato? >> chiesi ridendo

<<Non mi è suonata la sveglia e ho preso le prime cose che ho trovato. >>

<<Lo vedo,ma la camicia da donna?>>

<<Non lo so neanche io, però se stasera esci con me potrò rimediare.>>

<< A stasera allora. >> dissi andandomene

Andando a lavoro non feci altro che ridere e risi anche a lavoro mentre parlavo di Gustave Eiffel ad una scolaresca italiana.

La sera però anch'io mi misi in tiro. Avevo messo un abito blu un scollato nella schiena, una borsa piccola a tracolla e dei tacchi che mi erano costati un occhio della testa per poi alla fine rompersi.

Entrai e lo vidi. Era bellissimo! Camicia bianca, pantaloni beige, scarpe nere,era stupendo.

<<Vedo che sei riuscito a cambiarti.>>
Dissi ridendo

<<Credo proprio di sì.>>

Quella sera è stata una delle sere più belle della mia vita fino a quando però mi disse una cosa abbastanza drammatica.

<<Cloé, lo sai che ti amo ma non possiamo stare insieme come faresti al pensiero che tra poche ore dovrò partire? >>

<<Beh come faresti tu credo. Benjamin io voglio qualcosa di più con te, non ho mai amato nessuno come te. Sei la persona più speciale che ho e non voglio perderti e se dovrai partire, vorrei che partissi pensando a noi. >>

Sorrise, porse la sua mano nelle sue tasche e...

<< Cloé vuoi diventare la mia fidanzata? >>

Mi regalò un anello stupendo. Un anello di fidanzamento! A me! Ero felicissima.

<<Certo pagliaccione! >>

<<vieni con me ti porto a vedere le stelle.>>

Arrivammo in una collinetta ci sdraiammo a terra io appoggiata al suo petto e lui con un braccio dietro la testa e uno sulla mia spalla.

Alla fine andammo a casa sua mi offrì da bere e poi salimmo in camera sua. Una camera a dir poco fantastica, poi ci misimo nel suo letto mi prese per mano, io mi misi nelle sue gambe e lo fecimo per tutta la notte. Il pensiero che l'indomani mattina dovesse partire mi faceva rabbia perché avrei dovuto aspettare un bel po' di tempo per il suo ritorno ma successe qualcosa di inaspettato...

L'indomani mattina lo accompagnai all'aeroporto Charles De Gaulle.

<<Vedi di tornare presto!>> dissi piangendo

<<Lo farò, solo per te parigina!>>

È così se ne andò lasciandomi con la paura di non poterlo vedere più, presi un caffè li aeroporto.Dovevo farmi una doccia, puzzavo come un maiale nel fango ma prima dovevo andare a fare delle commissioni e dovevo passare da Sophie fino a quando alla fine feci la doccia a casa sua.

<<Allora cosa mi racconti, cosa avete fatto ieri sera eh?>> disse Sophie

<<Ma niente, abbiamo parlato, bevuto un po' di coca cola... >>

<<Sisi,AHAHAH.>>

Restai fino a pranzo da lei e poi tornai a casa aprii la porta e...

<<Finalmente ma quanto ci hai messo?>>

<<Benjamin, ma che ci fai qui??>>

<<Mi mancavi e non ho saputo resistere, mi puniranno ma per te questo ed altro! >>

<<Ma sei venuto con me in aeroporto e poi come sei entrato? >>

<<Si sono felice di vederti anche io!>>

<<MA CERTO CHE SONO FELICISSIMA DI VEDERTI. ma non sto capendo.>>

<<Non volevo lasciarti sola e quindi al posto di fare i controlli in aeroporto sono tornato indietro e adesso sono qui.>>

<<Ti amo. >>

<<Sei stupenda. >>

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