CAPITOLO II "IL SECONDO INCONTRO''

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<< Hallo?>>

PURE AL TELEFONO AVEVA UNA VOCE FANTASTICA

<<Bonjour,je suis Cloé.>>

<<Oh,la ragazza del Café.>>

<< Si, sono io.>>

rimanemmo a parlare per ore,era un ragazzo stupendo e anche molto divertente, fatto sta che l'indomani lasciai Charles per messaggio.

12 dicembre 2004

Ero a lavoro e come ogni weekend lavoravo al Louvre il giorno prima non avevo sentito Benjamin proprio per niente. Fatto sta che dando i volantini del Louvre sentii una voce familiare dire:

<<Posso averne uno?>>

ERA BENJAMIN .

<<Benjamin! Che ci fai qui?>> chiesi sorpresa

<<Beh,diciamo che da poco mi sono appassionato al Louvre. Dopo vieni a prendere un caffè con me parigina?>>

"Era il soprannome che mi aveva dato"

<<Certo che si! Ma devo dare un soprannome anche a te.>>dissi ridendo.

arrivati al cafè aveva un aria un po' preoccupata.

<< Tutto bene?>>gli chiesi perplessa.

<< Beh, c'è una cosa che non ti ho detto. Sono un militare.>>

<<Wow! Fighissimo!>>

<<Beh,non tanto.Tra due settimane dovrò partire per il Sudafrica e non so come e se ritornerò.>>

Capii subito quello che voleva dire. Ero triste,iniziai a piangere. Senza sapere né come né perché però mi ero affezionata a lui e non volevo perderlo. Sarà stato da come mi faceva sentire quando stavo con lui,dalla sua risata, i suoi abbracci,in pochi giorni era diventato il mio migliore amico e per fortuna stava bene anche a Sophie.

<<Dai vedrai che andrà tutto bene.>>

<< Ma se ti stai rovinando tutto il trucco dalle lacrime!>> mi disse ridendo

<< Stronzo! ahahahah. >>

<< Dai, andiamo. >>

<< Mi accompagneresti a casa?>>

<<Preferirei portarti in un altro posto.Ti fidi di me?>>

<<Certo.>>

uscimmo dal locale e mi chiese:

<< Ti piace l'alba?>>

<<Si(?)>>

<< Beh,allora andiamo!>>mi disse ridendo

abbiamo fatto una piccola passeggiata e poi mi portò alla sua auto

<<Eccoci qua!>>

<<UNA LAMBORGHINI?>>

Ero felicissima ma pensai subito:

<< Ti prego non mi dire anche tu che sei un figlio di papà!!!!>>

<Ahahahah ma no! È un piccolo regalo che mi lasciò mio nonno prima di morire qualche mese fa.>>

<< Oh, mi dispiace. Che bei regali che ti faceva il nonno però eh!>>

<< Dai salta su ti porto da una parte.>>

<< Dove andiamo?>>

<<SURPRISE.>>

dopo un ora di macchina arrivammo in un paesino di montagna! Era stupendo, siamo stati tutta la notte li fino all'alba ed era in quel momento che successe l'inizio di qualcosa di stupendo. Mi guardò negli occhi, gli uccellini iniziarono a cantare, il sole stava sorgendo, mi prese per mano, poi per i fianchi e mi baciò.

<<Cloé Martin,io ti amo.>>

aspettavo quel momento da tantissimo tempo

<< Benjamin Bernard,Ti amo anch'io.>>

dopo una colazione in aperta montagna mi portò a casa. Arrivata lì non facevo altro che pensare a lui e a come in pochi giorni ci siamo avvicinati così tanto, però una cosa era certa, avevo trovato il vero amore. pensando al fatto che dovesse partire gli feci una sorpresa strabiliante...

Un amore a ParigiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora