La luce dorata scendeva dai lampadari in metallo battuto e modellato in complicati disegni arricciati come una cascata d'oro impalpabile.
Sotto il vasto e altissimo soffitto affrescato con scene mitologiche, quasi un centinaio di persone viveva il primo vero e grande evento della stagione.
Dame intonacate come dopo una massiccia opera di restauro e uomini alteri nei completi scuri con occhi fiammeggianti di cupi desideri.
Louis non amava particolarmente queste feste.
Diciamo pure che aveva qualche problema con l'inguaribile ipocrisia di una società profondamente sbagliata e marcia.
Del resto però, non poteva certo ammazzarsi perchè era nato in un epoca invece che in un'altra.
No?
Con lo sguardo cercò rapidamente tra la calca in continuo movimento la testolina scura dell'amica e dopo pochi attimi l'individuò al centro di un gruppetto relativamente nutrito di donne e uomini di varie età.
Eleanor aveva sempre avuto la capacità d'affascinare con un'intelligenza spiccata e brillante, ammaliando senza bisogno di nasconder una curiosità forse fuori luogo per il tempo, ma che non le aveva mai impedito di farsi strada ovunque volesse.
Se mai il compagno perfetto fosse esistito per lei, allora avrebbe dovuto tenerle testa senza paura, ma la castana incuteva timore anche negli uomini più.."navigati" e più il tempo passava, più El diventava meno appetibile agli occhi di scapoli quasi esclusivamente materialisti.
Poco distante dalla piccola riunione anomala, un trio relativamente fuori posto catturò la sua più totale attenzione.
Più o meno in disparte dalla calca degli improbabili ballerini, al centro quasi perfetto del salone, una signora di mezza età con una massa composta di ricci scuri spruzzati d'argento e un sorriso largo e sincero s'intratteneva con due personalità che non potevano che spiccare in mezzo a tutta quella convenzionalità.
Uno di essi era alto, una massa indomabile di ricci color cioccolato gli cresceva selvaggia sul capo, il volto sporcato da un sorriso labile come una fiammella al vento e gli occhi alla continua ricerca di qualcosa o qualcuno tra i presenti che evidentemente non trovavano.
L'altro, leggermente più basso non sembrava esser eccessivamente interessante.
A prima vista, una giacca anonima da cui spiccava una camicia bianca stretta da una cravatta nera cingeva il busto relativamente largo di un individuo dai capelli lisci e a caschetto, il naso grande e le labbra carnose.
Portava stivali da fantino alti fin sopra il ginocchio, segno che era arrivato a cavallo e non in carrozza, ma negli occhi nascondeva qualcosa che non stonava in quel piccolo gruppetto eccentrico.
Gli occhi allungati sembravano pendere verso il basso alle estremità, ma l'iride chiara non nascondeva uno spirito attento e curioso, profondamente originale e incredibilmente proiettato verso un futuro precluso a tutti.
Tranne che a lui evidentemente.
Come se braci incandescenti avessero improvvisamente preso a divampare sulle sue gote, Louis arrossì come una ragazzina quando la vedova Chapman, la signora col grande sorriso, lo riconobbe e con un gesto ampio del braccio lo invitò ad unirsi alla loro chiaramente interessantissima conversazione.
Ciò che lo mise in imbarazzo non fu la padrona di casa.
Dolcissima donna, un cenno nei suoi confronti non avrebbe mai potuto imbarazzarlo tanto da farlo quasi singhiozzare.
Ciò che gli fermò il respiro fu che immediatamente, lo sguardo ora brillante e appagato dell'alto riccio lo inchiodò al posto, sondandolo mentre faticava a sollevare un piede dopo l'altro per raggiungerli.
Con un sorriso degno del più fatale tra i predatori, il Lord lo privò della parola mentre l'anziana donna gracchiava le presentazioni.
Accortasi che non avrebbe mai ricevuto attenzione però, sbuffò leggerissimamente offesa e si allontanò impettita come un'oca che regna indisturbata su tutta l'aia.
"Il mondo è dannatamente piccolo, signor Tomlinson." sussurò i riccio allungando una mano dalle dita lunghissime verso di lui.
Una vocina domandò in un sussurro come facesse a conoscere il suo cognome, ma con ogni probabilità la vecchia vedova chiacchierona aveva ceduto alla pulsione di raccontera a chiunque la vita di chiunque, perciò non s'allarmò eccessivamente.
"O forse siete voi ad essere troppo grande, signore..."
Con sguardo critico squadrò circospetto il palmo largo del suo affascinante interlocutore, prima di decidere che stringerlo non sarebbe stato fatale, ma solo educato.
"Chiamatemi tranquillamente Harry, Sir."
Quando le dita affusolate si chiusero attorno al suo palmo così assurdamente piccolo, mancò un respirò e dovette trattenere un gemito sul fondo della gola.
"Non sono niente del genere."
"Siete molto di più Louis."
La coda del suo nome pronunciato in un sibilo tanto bollente quanto lo sarebbe stato la superficie del sole se solo si fosse avvicinato abbastanza da misurarla, lo fece rabbrividire come sotto una tempesta di neve inaspettata e registrò ogni singolo movimento il riccio compì chinandosi per baciare la mano ancora stretta nella sua.
"Lasciate che vi presenti il signor Wilde!"
Con un accenno di movimento verso destra, Harry si scansò appena di qualche centimetro cosicchè il fantino con lo sguardo nel futuro potesse esaminarlo quel tanto che bastava per arricciare il naso in una strana smorfia scontenta, alzare appena due dita come saluto e tornare alla sua tranquilla contemplazione dell'ignoto.
"Oscar è...un tipo davvero originale." sussurrò sensuale il riccio al suo orecchio.
Quando esattamente gli si era avvicinato così tanto?
"Particolare oserei dire." trovò la forza di gracchiare, mentre sentiva il bisogno di allontanarsi, ma allo stesso tempo d'eliminare del tutto quel sottile filo di spazio e aria che li separava.
"Sareste stupito di scoprire quanto questi aggettivi abbiano il potere di definire cose completamente diverse tra loro, signor Tomlinson."
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*balla la ola*
MA CHE èèèèèèè???
Un aggiornamento?!
Yessaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!
Gioite con me scimmiette (?) che tra poco si entra nel vivo e fremo dalla voglia di scrivere magie fantastiche di cui non avrete mai sentito parlare (sintomi da overdose di fantasy e assenza di sonno)
Sono felicissima delle 106 visualizzazioni, 12 votazioni e e 10 commenti.
In particolare volevo ringraziare flowstyles per il commento che mi ha fatta urlare come una ragazzina (essendo quasi ventenne è una situazione imbarazzante emettere ultrasuoni a questo modo xD) e la favolosa (zitta e guai a te se replichi @.@) StylesPaperPlanes per avermi imbottita di complimenti e per aver iniziato a seguire pure questo esperimento!
La tua fiducia nelle mie capacità e qualcosa di davvero edificante e commovente per me *-*
Alla prossima principesse e
MI RACCOMANDO
COMMENTATEEEEEEEEEE
Gio xxx
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マスク (Masuku) - Larry
FanfictionNascondi ciò che sono e aiutami a trovare la maschera più adatta alle mie intenzioni. - William Shakespeare - - V per Vendetta -