-“Cosa?! Papà ti prego no!"
-“Perché vorresti restare qui? Non hai molti amici."
-“Lo so... Però io e Katrin stavamo diventando migliori amiche!"
-“Mi spiace tesoro, ma non abbiamo altra scelta."
-“E perché no???"
-“Bé, non c'entrano i bulli, lasci che ti spieghi:tu hai dei poteri, come li ebbe tua madre, lei ebbe il potere di controllare il tempo un po' diverso dal tuo, è un potere ereditario."
-“E il tuo?"
-“Sono nato normalissimo, senza potere."
-“oh, e perché ricevo questo potere solo ora?"
-“Si genera quando si è più grandi e responsabili, di solito in momenti di pericolo, nel tuo caso, le bulle"
-“Ma perché dovremmo trasferirci?"
-“Qui non è più sicuro."
-“Che intendi?" non rispose e si girò. “papà, papà" non mi rispose e camminò verso il salotto per guardare un pò di TV.
-“Lo scoprirai. " Mi disse solo questo.
Allora io corsi per le scale e andai nella mia stanza. Presi il cellulare e immediatamente chiamai la mia amica Katrin.~ In chiamata ~
Katrin:Pronto?
Lucky(io):Ciao Katrin.*Dissi con le lacrime agli occhi*
Katrin:Ehyyy, che hai??? Mi sembri un po' giù di morale, tutto ok???
Lucky:Ricordati, che ti scriverò ogni giorno, e-e che non mi dimenticherò mai di t-te.
Katrin: Lucky. Dimmi cos'è successo.
Lucky:M-mi devo trasferire... .
Katrin:Cosa perché?!?
Lucky:Per.......... E quindi.....
Katrin: Lucky, non ti sento
Lucky:........... Ssione.
* Lucky spegne la chiamata *
“Forse fare finta di non aver connessione è sbagliato? Ma sò che non posso dirle la verità."Pensai, cercando di non piangere.
* Sento una musica *
Mi avvicino verso di essa e vedo che è il carillon di mia madre. “Non so come si sia attivato da solo. Però, so che è il momento giusto per raccontarvi della sua morte."* Angolo me *
Scusate se questo capitolo è più corto degli altri però ritengo opportuno raccontarvi della morte della madre nel prossimo capitolo.
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Magic~Hight School
General FictionUna ragazza diciassettenne, decide di dichiararsi al ragazzo che le piaceva; tuttavia il suo amore non era corrisposto Lo venne a sapere tutta la scuola. Presa in giro continuamente e umiliata, dovette cambiare scuola. Un giorno, vago tanto la morte...