The Wayward Willow Tree

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STORIA COMPLETA QUI --> https://archiveofourown.org/works/23969296/chapters/57651103 

"Jake, forza," lo prega Louis. "Almeno per una volta possiamo non passare in rassegna dieci completi e uscire di casa in orario?"

Jake lo fissa con quell'angelico sguardo in viso, le mani dietro la schiena, dondolando di qua e di là. Una scarpa slacciata e una che è volata dall'altra parte della stanza e si sta tranquillamente riposando dentro un vaso di fiori.

Ad occhi esterni, quel bambino scioglierebbe il cuore più duro in un istante, ma Louis lo conosce bene, sa che dietro quegli occhi blu c'è la mente di un cospiratore. Sicuramente un adorabile bambino di nove anni, amante della musica classica, violoncellista, dolce, artistico e intelligente, ma un cospiratore senza dubbio.

È difficile essere arrabbiati con lui, ma è ovvio che tutto fa parte di un piano superiore per ritardare la loro partenza verso il Campo Estivo, o come Jake continua a chiamarlo Campo di Prigionia. Il perché Jake consideri uno centro estivo scolastico con altri quattordici ragazzini tra gli otto e i dodici anni, che avrebbero trascorso le giornate a giocare e rilassarsi sulla spiaggia, come una prigione è fuori dalla comprensione di Louis. Si tratta di Jake dopotutto, è sempre stato un bambino con le proprie leggi.

Jake adora rimanere in casa, cosa piuttosto inconveniente quando vivi praticamente sulla spiaggia. Ama nuotare, ma non la sabbia, il sole o le onde, e il fatto che il primo passo che si fa quando escono dal patio sia direttamente sulle dune di Emerald Beach, è un po' difficile da evitare.

Jake adora la musica, l'arte, e la lettura; invece che il calcio o il surf come il resto dei bambini della sua età. Non che a Louis importi. No, davvero. Gli interessi e i talenti di suo figlio sono la sua costante gioia. Ma qualche volta...qualche volta Louis apprezzerebbe se potesse sforzarsi e unirsi agli altri ragazzini - non è che Emerald Beach avesse tante altre opzioni per qualcuno che doveva trascorrere le due settimane di vacanza estiva.

"Okay, Jake, capisco." Sospira Louis mentre si inginocchia sul pavimento di legno sbiadito del salotto, con le spalle piegate e cercando di mostrare quanto fosse distrutto all'osso. Jake è in piedi di fronte a lui, con le bracci fermamente incrociate in difesa, e un ghigno sul volto sapendo già che sarebbe stato lui a vincere. "Non ti piacciono le scarpe. Okay. Che ne dici di prenderne un paio che ti piacciono?"

"Papà," inizia Jake in un tono più da genitore che da bambino. "Non è che non mi piaccia questo paio," dice con il suo accento metà australiano metà dello Yorkshire, un mix creato dal suo luogo di nascita e dall'influenza di Louis.

Jake indica con disgusto le scarpe con enfasi come se fossero il ceppo del male. "Non i piacciono proprio le scarpe. Le scarpe sono stupide. La sabbia ci entra dentro e mi fanno male ai piedi. Nemmeno a te piacciono quindi non capisco perché io debba indossarle."

E va bene. È uno di quei giorni.

....

CONTINUA SU AO3 

Eh sì, purtroppo anche questa storia non sarà pubblicata qui, le autrici sono più restrittive con l'uso di Wattpad per non so quale ragione. Quindi mi adeguo. Metterò il link su "Conversazioni" ma me lo potete chiedere come sempre in privato, sono felice di rispondervi. 

 http://achiveofourown.org/ works/23969296/chapters/57651103

C'è uno spazio da togliere prima di "works" per far funzionare il LINK. 

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