Alba

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"Di che cosa hai voglia stanotte, Katsuki?"

La risposta di Bakugou fu un'imprecazione tra i denti soffiata sulle labbra ancora bagnate di Shoto.
Si buttò di nuovo su quella bocca che nonostante la sua purezza sapeva essere maliziosa e lasciva come poche altre cose al mondo.

Lo baciò tenendolo per il viso, guardando il modo in cui stringeva gli occhi per lasciarsi andare di più. Gli succhiò il labbro inferiore tenendolo tra i denti e strinse rendendosi conto di quanto fosse morbido nonostante solitamente fosse steso in una linea sottile e discreta.

Una mano di Todoroki si appoggiò sulla sua coscia nuda, coperta a malapena dai pantaloncini corti di tuta. Risalì lenta ed a Katsuki venne la pelle d'oca persino sulla testa, gli ringhiò piano in bocca, dentro al bacio bagnato e profondo che si stavano scambiando.

No, quello non era il posto adatto, ma l'avrebbe volentieri voluto vedere coricato tra l'erba verde, macchiato di terra, nudo sotto alle sue spinte. Cazzo.

Con urgenza si staccò e gli annusò il solco della gola, lo morsicò un secondo prima di sfuggire dai suoi tocchi e sollevarsi in piedi.

"Muoviti Metà e metà" gli disse allungandogli impulsivamente una mano.

Shoto gliela prese e si diede la spinta per tirarsi su.

"Dovresti imparare la pazienza, sai Katsuki?"

"Io giuro che ti scopo qui se dici un'altra parola."

La faccia di Todoroki si piegò tutta in un sorriso piccolissimo e soddisfatto, gli occhi ovviamente brillarono.

Attraversarono il pratino ed il viale principale di fretta, con Bakugou davanti che non aveva mollato la presa dalla mano dell'altro, un passo dietro di lui. Dall'esterno era proprio una scena curiosa quella.
Aprì la porta dei dormitori pregando di non incontrare nessuno e così fu. Probabilmente erano entrambi nelle rispettive camere, non lo sapeva, non gli importava minimamente.
Presero a salire le scale ma all'improvviso Shoto si fermò e l'altro imprecò di nuovo.

"Che cazzo fai?" Chiese sottovoce, cercando di far trasparire tutta la propria rabbia.

Todoroki spinse con la mano libera facendo appoggiare al muro Katsuki, gli si spalmò addosso rimanendo però morbidissimo e leggero. Scottava.

"Qui è dove hai pensato per la prima volta di baciarmi" sussurrò contro la sua bocca.

Oddio. Sì, si ricordava bene quella scena. Il bastardo era appena rientrato dalla mutazione e gli era crollato tra le braccia, nel ritirarsi su l'aveva avuto talmente vicino da aver pensato esattamente quello.

"E come cazzo fai a saperlo?"

Ovviamente non rispose e gli si appoggiò sulla bocca. Fu un bacio stretto e poco accennato in cui le lingue girarono l'una sull'altra solamente due volte, gli occhi si socchiusero e le loro mani ancora l'una nell'altra si strinsero di riflesso.
Era stata una celebrazione di quel luogo, più che un bacio vero e proprio.

Bakugou no, non lo lasciò andare. Se lo portò mano nella mano fino a davanti la propria stanza, frugò cercando la chiave con la sinistra ed una volta dentro tornò a baciarlo contro il legno duro della porta, richiudendo la serratura in un groviglio confuso di braccia.

Todoroki gli prese l'orlo della maglietta e tirò verso l'alto, non sembrava avere voglia nemmeno lui di giochetti o grandi premure. Katsuki sentiva un nodo alla bocca dello stomaco stringere fortissimo, non sapeva potesse piacergli a tal punto anche in quella versione affamata.
Il suo viso rimaneva sempre innocente ed anche se sapeva che fosse colpa o merito di quei lineamenti delicati si ritrovò a ringraziare madre natura o la genetica, chissà. Non sapeva neanche più che filo avessero preso i suoi pensieri, era su di giri in una maniera che non aveva proprio mai provato prima.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 31, 2020 ⏰

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