Incontro

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Mi svegliai entusiasta e un po' agitata perché questo pomeriggio lo avrei incontrato. Mi fiondai sotto la doccia per lavarmi e per pettinare i miei capelli . Erano molto lunghi e ricci ben definiti . Finita la doccia presi dell'olio di cocco e lo passai su tutti i ricci e mi lavai i denti. Corsi in camera per  vestirmi e mi accorsi che i miei vestiti più belli erano a lavare
Fantastico

Alla fine optai per un può di jeans neri un po' più larghi sulle caviglie che mi fasciavano bene le coscie e rimaneva morbido lungo tutti i polpacci , misi un maglioncino e la giacca.
I miei capelli quella mattina erano indomabile e alla fine mi arresi e la smettei di cercare di metterli apposto . Misi un po' di mascara sulle ciglia presi la cartella e usci di casa.
Arrivata a scuola raccontai alla mia migliore amica che avevo conosciuto questo ragazza e che eravamo diventa molto amici ed era premuroso con me. La mattina trascorse veloce tra varie lezioni e verifiche.

A pranzo mangiai con Bruna per raccontargli cosa mi aveva detto Pablo e che si era offerto di venirmi a prendere .
Lei lo trovo molto premuroso ma disse che era un po' affrettato e in effetti non aveva tutti i torti
" sei sicura che non abbia altre intenzioni?" Mi chiese

" tranquilla non sono stupida "

" ti viene a prendre a piedi o in macchina? »

Oh cazzo!
Mi assalì il panico
Non ci avevo pensato merda.
Menomale che non eri stupida...
Zitta tu!

" non so non gliel'ho chiesto"
Bruna dopo averci pensato un po' mi consiglio di chiamare e chiedere.

" hai ragione lo chiamo subito"
Cercai il suo numero tra i contatti e chiamai
Squillo un paio di volte e poi rispose
« ehi angelo «

" ehi ti disturbo?" Gli chiesi
« non disturbi dimmi tutto »
« come ci torniamo a casa? » chiesi diretta
« il vado in palestra con marin subito dopo lavoro quindi vengo in macchina ma pensavo di lasciarla vicino alla palestra e venire in tram a piedi, per quanto sia bella la mia macchina non viglio metterti a disagio , per te va bene »

« certo che sì non vedo l'ora a dopo! »
« A dopo scema «
Chiusi la chiamata e un sorriso da ebete mi si formò sulle labbra
« che ha detto » mi domando Bruna incuriosita

« mi ha detto che non vuole mettermi a disagio e che verrà in tram lasciando la macchina da un altra parte »

Bruna rimase sorpresa e in realtà lo ero anch'io
Di solito i ragazzi non capiscono queste cose
« bene ora andiamo in classe e stasera mi racconti come va d'accordo " disse abbracciandomi

" certo ti voglio bene a stasera"
"Anche io "
Uscì dalla mensa e notai gli occhi di Marin addosso , lo guardai dall'alto al basso finché lui non stacco gli occhi da me e ne fui soddisfatta
Non mi piace quando i ragazzi mi guardano pensando che io abbassi lo sguardo mi sembra di essere inferiore e non lo sono quindi reggo lo sguardo finché non sono loro a distoglierlo.
Marin era il classico ragazzo molto popolare della scuola era indubbiamente bello e aveva molte ragazze che gli correvano dietro ma se tra noi le cose non funzionavano non potevo certo forzare.

Andai a lezione e il pomeriggio trascorse davvero lentamente
Sembrava che il tempo rallentasse apposta per non farmelo incontrare.
Quando andai a fine lezioni in bagno per darmi una sistemata mi accorsi di essere un disastro e mi maledissi mentalmente.
Che palle l'unico giorno che vorrei essere carina non lo sono . Eppure non chiedo tanto

Le mie amiche mi abbracciarono e mi fecero promettere di raccontare come andava . Ero stranamente nervosa ed era veramente insolito dato che con i ragazzi ero molto tranquilla sopratutto se erano solo amici
Certo amici , come no
Zitta tu
Presi un respiro profondo e uscì dalla porta . Era già buio mi misi a cercarlo con lo sguardo e lo trovai a parlare con Marin. Quei due erano migliori amici e a dire la verità un po' mi sentivo in colpa. Si voltò verso di me e mi sorrise e....
Mi sentii mancare
I suoi occhi ...oh cazzo
Erano azzurri limpidi . Ci si poteva perdere
Venne verso di me e mi sciocco due baci sulle guance
" ciao angelo " mi disse sornione
" ehilà straniero " dissi sorridendogli
" stavo parlando con marin e gli altri dovevi vederli erano tutti invidiosi . Andiamo dai"
" invidiosi di che?"
" del fatto che io sia amico con te e loro no"
"Bhe io sono amica di tutti , basta solo venire a parlarmi non sarei mai scorbutica con loro"

" io gli ho detto che sei cattiva e isterica  insomma gli ho detto la verità «
Gli tirai una pugno sul braccio ridendo

« sta arrivando il tram » mi fece notare
« ti va di camminare un po' e andare in un parco una volta scesi » gli proposi
« perché no?"
Salimmo sul tram che era affolato come al solito. Lui guardava fuori dalla finestra e io mi presi qualche minuto per guardarlo
Aveva i capelli di un castano chiaro quasi tendente al biondo, aveva un fisico asciutto ma muscoloso e beh gli occhi erano veramente belli.
« Angelo così mi sciupi «
Arrosi violentemente e lui scoppio a ridere
" sei arrossita , tranquilla guardami quanto vuoi"
Mi compri la faccia con la mano e gli risposi " figurati se ti guardo mi ero solo soffermata a guardare dietro di te"
" certo certo farò finta di crederti" mi rispose con nonchalance
Senti la voce del tram annunciare la fermata vicino a casa mia
"Dobbiamo scendere qui Pablo «
Lui mi guardò irrigidendosi
E mi rispose "d'accordo "
Scesi dal tram lo guardai con un stia furba e gli dissi " pablo.... prova a prendermi «   Mettendomi di nuovo a correre
Lui rimase intontito ma poi capì e si mise a rincorrermi raggiungemmo il parco e ad un certo punto mi prese per la vita facendomi girare verso di lui e facendomi appoggiare la schiena ad un albero.
Alzai lo sguardo per guardarlo negli occhi e ...quei occhi che dovevano assomigliare tanto al acqua ora sembravano bruciare come fuoco
« ripetilo « mi disse serio
« ripetere cosa ? » chiedi non capendo
« Pablo...non..."
non riuscì a finire la frase perché si avvicinò ancora di più a me e le parole mi morirono in bocca il mio cuore smise di battere.... ho forse incomincio a battere ancora più forte e... premette le labbra sulle mie.

Eccolo qui
Il mio primo bacio
A raccontarvelo rivivo ancora quel momento e mi viene da sorridere
Buona lettura

PARTE DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora