Ace,quella mattina, si svegliò per colpa del ripetuto bussare alla porta della cabina.
Senza alzarsi dal letto e stropicciandosi gli occhi chiese: <<chi è che rompe?>>
<<Ace sono Marco, alla buon'ora! Alzati e vieni sul ponte, il capitano ti deve parlare...e che cavolo,manchi solo tu,sbrigati!>>.
A quel punto ,sbuffando, si alzò mettendosi i suoi soliti bermuda neri, le scarpe,il cappello e gli altri accessori.
Sempre un po' assonnato, Ace si diresse alla porta che conduce al ponte della nave, salutando i suoi compagni quando comparivano al suo passaggio.
Uscito all’ esterno della nave però, la prima cosa che notarono i suoi nervi era la luce del sole troppo abbagliante che come una pioggia di aghi, si conficcava nei suoi occhi facendolo ringhiare.
<<Buongiorno bella addormentata, ti ha appena svegliata il principe azzurro?>> Domandó ridendo Vista, il comandante della quinta divisione dei pirati di Barbabianca.
<<Fanculo>> sbadiglió Ace facendo ridere tutti.
<<Allora,si può sapere cosa succede di così importante?>>
<<Hai una nuova missione Ace, tu e la seconda flotta dovete recarvi su quest' isola>> disse Marco mentre consegnava al moro un eternal pose con sopra scritto "Nora".
<<Nora eh?>>
<<Già, dovete andare lì>>
<<E perché scusa?>>
<<Perché, razza di somaro ignorante, quella è un isola sotto il dominio del tuo capitano e a quanto pare ci sono state delle divergenze che tu andrai a risolvere!>>
<<D'accordo...che palle peró>> esclamò il ragazzo.
Il pomeriggio dopo pranzo, Ace ordinó alla flotta di salpare alla volta di Nora.
3 giorni dopo, Ace si svegliò al suono di un grido: <<Terraaaa!>>
<<Ah finalmente>> sospiró di sollievo ace.
Non ce la faceva più a rimanere con le mani in mano, non vedendo l'ora di risolvere "le divergenze", come le chiamava Marco, dell' isola.5 MINUTI PIÙ TARDI
<<Cosa? Come non è l' isola di Nora? Non avete seguito l' eternal pose?>> esclamò incazzato Ace verso il navigatore.
<<Si che l' abbiamo seguito, ma ho pensato che saremmo potuti passare prima su quest' isola visto che le nostre provviste sono sul lastrico per colpa di qualcuno...>>
<<Mmm...si te lo concedo ma potevi avvertirmi prima di cambiare rotta eh!>>
<<Ah ma non l'ho cambiata...quest'isola è di strada>> rispose il navigatore.
<<D'accordo,d'accordo>> disse ormai convinto ace.
Finalmente sbarcati, la maggior parte dei suoi uomini andò a prendere le provviste necessarie ed Ace, visto che non voleva oziare, andò in centro città per cercare una locanda dove mangiare e levare le tende, come suo solito.
Tutto tranquillo per le strade: i bambini giocavano con i loro coetanei, la gente sorrideva e chiacchierava con altre persone.
Non sembravano esserci, almeno su quell' isola, delle divergenze come nell' altra anzi, qui tutti sembravano felici e questo rassicuró Ace.
Queste emozioni positive si serrarono di colpo,quando all' improvviso, una ragazza, forse tra i 18-20 anni, con un cappuccio in testa e la pelle talmente bianca che mostrava le vene bluastre, cominció ad urlare, avvicinandosi ad Ace e altre persone <<Aiuto, aiutatemi,fa male, aiuto!>>la ragazza stava praticamente piangendo.
Ace educato e cresciuto con i suoi modi gentili, cercó di rassicurarla << Ehi va tutto bene? Come posso aiutarti?>>
<<Aiuto,fa male...sono sola adesso>> piangeva a dirotto ormai, ma Ace non si diede per vinto ed insistette <<Se mi dici cosa succede, forse posso aiutarti>>.
La ragazza a quel punto, si avvicinò ancora di più e strinse forte le mani sulle spalle nude del giovane, ancora inplorandolo.
<<Ma ragazza...ti senti bene?>>
<<Ti prego aiut...>>stava per continuare quando un fiotto di sangue le uscì dalla bocca, andando a bagnare le labbra di Ace che cerco di sputarlo invano.
<<Ma che cazzo!?>> esclamò il moro, mentre cercava di togliersi le sue mani di dosso quando però, la ragazza lo graffió all'altezza del petto, facendolo sanguinare.
<<Ahi! Che male!>> si lamentò Ace alzando lo sguardo dalla ferita per incontrare quello della ragazza, ma questa era già sparita.
<<Ma dove è andata? Oiiii!!>>
<<Tranquillo ragazzo, lasciala stare>> gli disse un uomo vicino a lui.
<<Molto probabilmente quella lì era fatta di qualcosa>> espresse il suo parere un altro.
<<Ma che strano peró...bleeeh!!>> sussurrò Ace, toccandosi le labbra.
<<Meglio se vado a cercare una locanda per pulirmi la faccia>> detto questo, si incamminò alla ricerca di quest' ultima.
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THE INFECTION
FanfictionQuella che doveva essere solo una missione come un' altra,per Ace, si trasformó nel suo peggiore incubo dal quale sará teoricamente impossibile uscirne. Cosa fará il comandante della seconda flotta di barbabianca? Rimarrá l' uomo coraggioso di sempr...