Io, Martín Berrote, lui, Andrés De Fonollosa, la persona per me più importante, almeno fino a quel giorno.
Anzi no, nonostante tutto, è comunque la persona per me più importante.Lo guardavo negli occhi, e poi vedevo le sue spalle, sempre più lontane, e l'unica cosa che riuscivo a fare era piangere.
Lui mi aveva usato.
Mi aveva fatto credere qualcosa che non esisteva.
Forse perché volava dimostrarmi di non essere un codardo.
Però lui mi ha baciato.
Lui ha ricambiato con la mia stessa foga.
"Un mitocondrio" un cazzo.
È solo uno stronzo.
Ma lo amo.
Torniamo al principio però, vi racconto come è andata.Eravamo insieme in una stanza semi buia, ed era bellissimo.
-Come ti sembro?
Come dovresti essere, sei sempre stupendo, mozzafiato, un angelo.
-Magnifico... Bello.
Mi limitai a dire.
-Martin, ormai sono anni che ci giri intorno, che hai un tarlo dentro. È giunto il momento che lo tiri fuori.
-Tiro fuori un vino se vuoi... Beviamo un po'.
-No. No, non berrò quel vino con te. Sto andando a cena con Tatiana.
Tatiana, lei, sempre lei.
-Va bene.
Nella mia voce solo amarezza.
-Tu penserai a me, però, io non penserò a te.
-Non devi spiegarmi l'ABC, è chiaro.
Sentivo qualcosa dentro rompersi, sentivo di avere un cuore anche io, anzi, sentivo di aver avuto un cuore anche io.
-Oh, per favore. Tu credi che io non ti ami? Anch'io sento che quello che c'è tra noi è straordinario, unico, meraviglioso, e conosco l'amore, ho avuto cinque mogli.
-Beh
-Quello che non ti ho detto mai è che con nessuna di queste donne ho sentito qualcosa di simile a quello che sento con te. Neanche lontanamente. Noi due siamo anime gemelle, però al 99%. Lo sai, a me piacciono moltissimo le donne... E a te piaccio troppo io.
-È cos'è un 1% contro un 99? O forse non hai il coraggio di provarlo?
-Questo 1% è un piccolo mitocondrio, ma definisce il desiderio.
Mitocondrio, un mitocondrio un cazzo.
-Mhh, mitocondrio... Dov'è il desiderio? Eh? È qui? Dove? Non temere, tranquillo, non avere paura.
Mentre parlavo, le mie dita passavo delicatamente sulla sua pelle così liscia e così perfetta, dalle tempie, alle guance, fino ad arrivare dietro la nuca.
Lo baciai.
Lui non si mosse, non fece nulla, non ricambiò, ma nemmeno mi respinse.
-Sei un vigliacco, eh? Dove sta, eh? Eh?
Ad ogni pausa, tra una parola e l'altra, mi avvicinavo, avevo le sue labbra a pochi millimetri, ma ogni volta non arrivavo fino in fondo.
Mi staccai, e arretrai di qualche passo, perché lui veniva avanti, fino a costringermi al muro.
Fu lui a baciarmi.
Mi baciò e ci baciammo con foga, con voglia, almeno da parte mia, anche se non sembrava che a lui dispiacesse.
-Aspetta, aspetta. Darei qualunque cosa per sentire questo, però, è impossibile. È impossibile.
Lacrime iniziarono a scendere dai miei occhi.
-Ti amo Martin, ma mio fratello ha ragione, dobbiamo separarci e dobbiamo abbandonare il piano.
Andai totalmente in frantumi, una volta per tutte, con questi pezzi che sapevo già che non si sarebbero mai più riuniti.
-Quindi è quel figlio di puttana di tuo fratello che ti parla male del mio amore per separarci. Andrai a fare fotocopie alla Zecca di Stato, vero? Io ti ho proposto di fondere oro insieme.
-Ti aggrappi a una cosa che non esiste e non esisterà mai.
Urlava e le sue parole risuonavano nelle mie orecchie e nella mia testa come tante api pronte a pungerti ed a provocarti così tanto dolore, da non capire più ciò che ti circonda e da svenire, cadendo nel buio, quel buio che ti logora dentro.
-Devo lasciarti, è per l'amore e per la fratellanza, per il legame che sento per te. Adesso vattene e curati la ferita, a volte la distanza è l'unico modo per trovare pace. Addio amico mio, sono sicuro che, in un modo o nell'altro, il tempo ci riunirà.
No, non ci riuscirò, la ferita non passerà mai, e tu sarai ogni giorno nei miei pensieri, perché sei uno stronzo, ma io ti amo.
Era quello che volevo dire, ma le lacrime ed i singhiozzi che trattenevo mi zittirono, e dalle mie labbra non uscì mezza parola.Questo è ciò che è successo, e fa male, mi sento un coglione.
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Eri la mia luna - Berlermo -
Fanfiction-Anche la luna vive in funzione di qualcosa, qualcuno, il mare. Tu, Andrés, eri il mio mare.- Contiene scene non adatte ai minori. #1 - ilprofessore (15-maggio-2020) #1 - andrésdefonollosa (03-giugno-2020)